Il Live Aid fu un evento musicale epocale che si svolse il 13 luglio 1985, caratterizzato da due concerti simultanei di beneficenza di portata globale: uno allo Wembley Stadium di Londra, e l'altro al John F. Kennedy Stadium di Philadelphia.
Ideazione e scopo
L'evento fu ideato da Bob Geldof, cantante dei
Boomtown Rats, e dal musicista Midge Ure degli Ultravox, in risposta
alla devastante carestia che colpì l'Etiopia negli anni '80. L'obiettivo
primario era raccogliere fondi per alleviare la fame e le sofferenze nel paese
africano, sensibilizzando al contempo l'opinione pubblica mondiale sulla crisi
umanitaria.
Caratteristiche uniche
La simultaneità dei concerti in due continenti, resa
possibile dalle comunicazioni satellitari, fu un elemento senza precedenti che
sottolineò l'unità globale nella lotta contro la fame.
Il Live Aid vide esibirsi un cast impressionante di artisti
di fama mondiale provenienti da diversi generi musicali, con un forte focus sul
rock e sul pop. Molti di questi artisti si esibirono gratuitamente, animati da
un sincero desiderio di contribuire alla causa.
L'evento fu trasmesso in diretta televisiva in oltre 150
paesi, raggiungendo un'audience stimata di quasi due miliardi di persone.
Questa copertura mediatica senza precedenti amplificò enormemente la
consapevolezza e la raccolta fondi.
Artisti iconici (selezione)
Londra (Wembley Stadium):
Queen (la cui performance è spesso
considerata uno dei momenti più iconici nella storia dei concerti rock)
Phil Collins (che si esibì anche a
Philadelphia nello stesso giorno grazie al Concorde)
Bob Geldof
(con i Boomtown Rats e come solista)
Philadelphia
(John F. Kennedy Stadium):
Michael Jackson (che partecipò al
coro di "We Are the World" ma non si esibì singolarmente)
Led Zeppelin (con Phil Collins e Tony
Thompson alla batteria)
Impatto e eredità
Il Live Aid non fu solo un grande concerto, ma un vero e
proprio motore di solidarietà. I fondi raccolti per l'Etiopia furono
ingenti, anche se l'efficacia di quegli aiuti nel lungo
periodo è stata spesso messa in discussione. Ma al di là dei numeri, l'evento ebbe un'eco
pazzesca a livello mondiale. Improvvisamente, la carestia in Africa non era più
una notizia lontana, ma qualcosa che toccava le corde di milioni di persone.
Il Live Aid diventò un fenomeno culturale potentissimo, un momento in cui gente di ogni tipo si sentì unita dalla musica per fare qualcosa di buono. Il successo fu tale che aprì la strada a un sacco di altri concerti benefici negli anni a venire.




