Un altro
incontro casuale quello con gli Art Of Infinity.
Chi sono, che
cosa pensano e come si sono evoluti, si evince dalla biografia finale ma,
soprattutto, dall’intervista realizzata con uno dei due fondatori del progetto,
Thorsten
Sudler-Mainz.
Ho ascoltato il
loro nuovo album, Raumwerk, e ho cercato scampoli di loro musica pregressa, per farmi un’idea
generale di cosa essi propongano e di come siano cambiati nel tempo, musicalmente
parlando.
Accadeva ad
inizio anni ’70 un fenomeno tipicamente tedesco, che viaggiava parallelo
rispetto alla”nuova” musica che stava nascendo in Europa. Si guardava con
estremo rispetto verso quel versante, anche se a volte sembrava più un dovere, un
obbligo intellettualoide rivolto a suoni che non si comprendevano appieno, ma
che bisognava tenere in considerazione e, soprattutto, far sapere a tutti che
erano parte del nostro know how. Mi riferisco a band che hanno poi fatto la
storia, come Tangerine Dream, Popol Vuh,
Kraftwerk e Amon Duul. La loro musica
aveva alla base l’elettronica, la sperimentazione, l’ambiente, le visioni
musicali.
Art Of Infinity, appaiono come
i degni discendenti di quella stirpe di musicisti innovativi e intraprendenti.
Il loro
sviluppo ha portato ad una maturazione tale che il nuovo disco presenta liriche
in lingua tedesca, come ad evidenziare una buona sicurezza dei propri mezzi e
la determinazione nell’imporsi senza particolari accorgimenti ammalianti.
La loro musica,
inizialmente concepita come espressione”studio”, esplode ora come “live”, dando
ai protagonisti una piena soddisfazione espressiva.
Undici tracce
per oltre cinquanta minuti di suoni che accompagnano in un’altra dimensione. L’aspetto
“cosmico”e le atmosfere “ambient” che gli Art
Of Infinity propongono, trovano
punti di interruzione in brani come Arena, dove la chitarra incontra un mondo Pop creando qualcosa di
inconsueto e gradevole. Affascinante la commistione tra il classicismo del
piano e del violino con i programmatori, l’elettronica e un po’ di etnia.
Ma la parte che
più colpisce è l’introduzione di una sequenza vocale, mutevole a seconda dei
brani, che si inserisce come strumentazione aggiunta, trasformando le liriche
in parti soliste e accompagnamenti strumentali emozionanti: Die
Zeit e Zur zweiten Welt ne sono un rappresentativo esempio.
Un disco tutto
da gustare, capace di adattarsi al nostro stato d’animo e al contempo
modificarlo.
E in attesa di
vedere gli Art Of Infinity in
Italia, leggiamo il loro pensiero e
ascoltiamoli.
Intervista a… Thorsten Sudler-Mainz...
Potreste raccontare un pò di storia della band al pubblico
italiano?
Ho fondato Art Of Infinity insieme al mio amico e
compagno musicale Thorsten Rentsch nel 1996. Insieme a diversi musicisti e
cantanti ospiti abbiamo prodotto quattro album, che sono stati distribuiti dalla
famosa German Label BSC Music / Prudene. Il nostro nuovo album Raumwerk è stato
pubblicato nel novembre 2012.
Come definireste il genere musicale che proponete?
La musica di Art Of Infinity è influenzata dall’
elettronica, ma anche dall’ Art Rock e dalla Pop Music. Gli arrangiamenti dei
nostri brani sono sostanzialmente elettronici, ma comprendono anche voci,
chitarre, percussioni e altri strumenti suonati realmente. La musica che
realizziamo a volte può sembrare complessa e un po’ “pomposa”, spesso con
l’aggiunta di voci femminili, e talvolta si può chiamare semplicemente
"Ambient-Pop".
Siete una band tedesca e proponete musica elettronica. Esistono
analogie rispetto ai gruppi degli anni ’70?
Sì, penso di sì, e i recensori dei nostri album
spesso parlano di somiglianze con i grandi gruppi tedeschi, come i Kraftwerk e
Tangerine Dream, ma penso che con Art Of Infinity siamo riusciti a creare uno
stile unico che ci caratterizza e ci rende differenti dalle altre band, attuali
e del passato.
Esiste un artista che ha influenzato la vostra musica e su cui
siete tutti d’accordo?
Oh sì, io in particolare sono influenzato dalla
musica dei Pink Floyd. La magia di quella musica è davvero grande, e amo soprattutto i loro album seventies.
Come si è
evoluta la vostra musica dal 1996 ad oggi?
Con i nostri primi tre album, New Horizon, Dimension
Universe e " Endless Future, abbiamo creato e
completato una trilogia. Il nuovo album "Raumwerk è diverso, perché abbiamo usato per la prima volta testi
in tedesco. Abbiamo anche utilizzato alcuni nuovi elementi tipicamente pop, che
è possibile ascoltare nel nostro nuovo singolo Raum und Zeit. Allo stesso tempo abbiamo prodotto anche una nuova
long track, molto complessa, il cui nome è Zur
Zweiten Welt. Su questa traccia è possibile ascoltare la chitarra del
chitarrista tedesco Klaus Maggiore Hauser e le percussioni del percussionista
americano Byron Metcalf. Sono molto orgoglioso del fatto che questi grandi
musicisti, e molti altri guests siano parte della famiglia Art Of Infinity. A tal proposito vorrei dire che tutti i musicisti
ospiti vengono introdotti sul nostro sito web. Abbiamo migliorato il nostro sound,
di album in album, ma ci sono un sacco di cose attuali fatte nello stesso modo
in cui venivano realizzate nel 1996, quando iniziammo la nostra avventura.
Che importanza hanno i testi rispetto alla musica, nelle vostre
composizioni?
Le liriche sono molto importanti per me. Scrivo testi
per esprimere l'idea del tema dell'album o per raccontare delle piccole storie.
Ma noi tutti amiamo anche comporre brani strumentali, come Das Tor ad esempio. A volte la musica parla da sé e non servono le
parole. Nei primi album abbiamo anche creato i cosiddetti "fantasy voicings", con la nostra
ospite, la cantante Eva Wolf, e nell’ album Endless
Future con la cantante Alquimia. Nel nuovo album abbiamo lavorato con la
nuova cantante Ilona Gerulat che arriva da Colonia. Con Ilona abbiamo prodotto
alcuni chant-like vocali,
questa volta in lingua tedesca.
Cosa significa per voi una performance live?
Art Of Infinity è soprattutto un progetto “studio”;
nel novembre 2012 abbiamo eseguito un concerto al Planetarium Bochum, in
Germania, per la prima volta: è stata una grande esperienza per noi! Con
quattro musicisti ospiti e i cantanti, abbiamo presentato brani vari di tutti
gli album degli Art Of Infinity.
Suonare dal vivo significa molto per me. Per chi fosse interessato è possibile vederci
su YouTube. Abbiamo pubblicato un documentario dell’esibizione live, con le
immagini del concerto e i provini che abbiamo
fatto nello studio di Thorsten Rentsch, a Colonia.
Che cosa potete dire del nuovo album “Raumwerk”?
"Raumwerk" è il nostro quarto album ed è
stato pubblicato il 2 novembre 2012. Il tema centrale, e ciò che ruota attorno,
ha a che fare con il concetto di “sogni terreni”. Abbiamo cercato di creare un
suono spaziale. In "Raumwerk" è possibile trovare musica dal pop alla
musica sperimentale. Così il nostro nuovo singolo, Raum und Zeit (Camera e spazio) suona più come l’Ambient-pop dei
Kraftwerk o dei German Project Schiller. Ma ci sono anche elementi di Art Rock,
come Pink Floyd (Zur Zweiten Welt, Arena) e qualcosa di più sperimentale
(Traumraum, Sternenhalle). Sono molto contento di questo album e le reazioni
della stampa internazionale sono confortanti.
Quale rapporto avete con le nuove tecnologie?
Noi componiamo le nostre tracce di base con il
programma Logic Audio. Quindi, se ho una nuova traccia o idea, ascolto tutto
assieme al mio compagno Thorsten Rentsch. Di solito questo è l'inizio per la
produzione di una nuova creazione di Art of Infinity. Thorsten Rentsch è anche
il proprietario di uno studio professionale di registrazione. Una grande “console”
SSL per il mixaggio, analogica, capace di miscelare un suono fantastico, antico
e caldo, che è il cuore dello studio. Ma c'è anche un moderno sistema Pro
Tools, e un sacco di apparecchiature all’avanguardia. Così il suono di Art Of
Infinity nasce e si sviluppa con tecnologie studio vecchie e nuove, mix di cui
il primo beneficiario è il sound finale.
Cosa dobbiamo aspettarci nell’imminente
futuro da ART OF INFINITY?
Nel
futuro immediato cercheremo nuove idee
musicali, dopo di che si vedrà.
Non
ci sono ancora piani concreti, ma posso immaginare un allargamento di Art
of Infinity per quanto riguarda le esibizioni
live, con una set list che includerà alcune
delle nostre long tracks, come Evolution,
Drift Upon The Sky, Utopia, o Zur Zweiten Welt.
Note Biografiche
La band tedesca ART OF INFINITY, progetto
tedesco, fu fondata nel 1996 dai musicisti e
produttori Thorsten Sudler-Mainz e Thorsten
Rentsch.
In collaborazione con diversi ospiti, musicisti e cantanti, hanno prodotto quattro
album che sono stati distribuiti dalla famosa label BSC Music / Prudence. La
combinazione affascinante di Ambient, Art rock e Pop è il marchio di fabbrica
inconfondibile di Art of Infinity.
Il loro album di debutto New Horizon ha visto la luce nel 2000.
Nel
2004 ART OF INFINITY firma un contratto
con la Musica BSC. Dopo il successo del secondo disco, Dimension Universe, canzoni come Cosmic Rain or Drift Upon The Sky furono inserite anche all’interno di compilation internazionali.
Il loro album studio del 2008, Endless Future, ha ricevuto numerosi e
positivi consensi dalla stampa.
Una relazione dettagliata sui lavori “studio”
è stata pubblicato sul loro sito web.
Con The
Flow Of Time (Radio Version)" ART OF INFINITY ha realizzato nel 2009
il primo singolo.
Il nuovo album Raumwerk, e il nuovo singolo
Raum und Zeit (Radio Version) risale
al 2012. Questa volta i testi sono in lingua
tedesca.
Con il loro spettacolo dal vivo, Raumwerk 2012, hanno fatto il loro
debutto live nell’autunno 2012.
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