L’estate che sta per terminare è stata
densa di avvenimenti significativi.
Vorrei fare tra qualche giorno una
specie di lista, nella speranza che anche il mese di settembre mi regali
qualcosa da ricordare per sempre.
I miei momenti “importanti” sono
spesso legati al mondo musicale, ma alla fine le escursioni in quella che io
definisco la “sfera magica”, diventano un mezzo efficace per arrivare a nuove
conoscenze e quindi a nuove esperienze.
Scelgo oggi un incontro di metà
estate, riuscito sotto tutti i punti di vista, e nemmeno i contrattempi
caratteristici di ogni evento, sono riusciti a scalfire la sua qualità.
Faccio un passo indietro.
Da molti mesi la mia amica Danila
Cerato aveva preso un accordo con Glauco Cartocci per organizzare la
presentazione dei suoi tre libri “musicali” a Sassello, in provincia di Savona.
Glauco è un amico romano, dai più ampi
interessi, e nel caso specifico si sarebbe ovviamente presentato come
scrittore.
Col passare del tempo (la pensata era
di inizio anno), ha preso corpo l’idea di realizzare un doppio incontro, Savona
prima di Sassello, il tutto favorito dall’accordo con Sandro Signorile,
musicista e musicofilo, e Barbara Rossetti, che hanno messo a disposizione la
loro tipografia, che si è dimostrata una splendida location.
Per una serie di motivi la decisione
finale è stata presa solo nell’ultima settimana, e si è quindi dovuti ricorrere
ad una sorta di improvvisazione, almeno per Savona, la cui più grave
conseguenza è stata la mancanza di parte dei libri destinati ai presenti,
arrivati poi per il secondo incontro a Sassello.
Ma di quali libri sto scrivendo?
Sono tre, “Com’era nero il
vinile”, “L’uomo dei rockodrilli” e forse il più famoso, “Il
caso del doppio beatle”, il volume che ha favorito le numerose
frequentazioni di Glauco in televisione in qualità di esperto “beatlesiano”.
Nelle previsioni iniziali “Il caso
del doppio beatle” doveva rimanere argomento per la seconda serata, ma la
curiosità di conoscere la verità su Paul McCartney ha portato il pubblico competente
a spingere verso “Abbey Road”, e Cartocci non si è tirato indietro.
Il possibile flop di questa prima
presentazione era legato ad alcuni aspetti significativi.
Poco tempo per avvisare i possibili
interessati (tre giorni), una data infelice, il 31 luglio - vuoi per la gente
in vacanza, vuoi per il caldo e vuoi perché i venerdì sera estivi di una città
che vive (e quasi dorme) negli stabilimenti balneari, significano muscolate,
spaghettate e cene in compagnia.
Nonostante questo, il pubblico era
presente, e come sottolineavo prima, competente, e mi sono divertito nel porre le domande a Glauco.
La tipografia Sxs è stata
"modificata", trasformata dalla presenza massiccia di vinili,
strumenti e ampli, mentre una zona è stata allestita per il catering… un’organizzazione
davvero “adulta”.
Per la cronaca, la serata era nata
sotto il patrocinio dalla neonata associazione culturale “LiberArti”, di cui
molti dei presenti facevano parte.
Un po’ di presentazione dell’autore e
dei suoi tre libri, e tante domande che hanno stimolato Glauco ad approfondire
sino a livello di dettaglio.
L’impressione che ho avuto è che, in
assenza di naturali limiti di tempo, la serata sarebbe andata avanti a lungo,
con soddisfazione di tutti.
Sì, soddisfazione per la riuscita
dell’evento e per la rigorosità quasi scientifica con cui sono stati affrontati
certi aspetti.
Gratificazioni per Glauco e signora
(mi è sembrato di vederli a loro agio), per noi che già conoscevamo l’autore, e
anche per chi ha avuto questo primo contatto con lui.
Come scrivevo all’inizio, un’occasione
fantastica per nuove interessanti conoscenze.
Il giorno successivo, 1°agosto, replay
su una suggestiva piazzetta di Sassello, paese dell'entroterra stracolmo di
turisti nei mesi estivi.
Nuovo giro e nuova associazione
culturale.
Un’altra bella presentazione, con un
bravo introduttore, con presenza di musicisti in mezzo al pubblico. Finalmente
i libri sono arrivati!
Un’ora di domande e risposte e poi una
bella festa a casa di Danila, che ha approfittato per festeggiare la laurea
appena ottenuta.
Anche questa è stata un’occasione per
intrecciare conoscenze e interessi, e come sempre mi capita in queste occasioni
ho verificato come la musica sia un impareggiabile veicolo che conduce verso
nuove amicizie.
E così vedere parlare Glauco con
Albertino o i gemelli Terribile, come il giorno prima era accaduto con Franco,
Marina, Ferdinando e Bobo, tanto per citare alcuni dei presenti, come fossero
amici di lunga data, mi ha dato molta soddisfazione e devo dire che la “due
giorni” che ha collegato l’asse Roma- Savona, mi resterà nel cuore per sempre.
Era forse l’una del mattino quando
lasciavamo il giardino di Danila, stanchi e contenti, ma con un filo di
tristezza per la fine di una bella serata, non facilmente ripetibile.
(alzare al massimo il volume)