Il disco di cui mi appresto a
scrivere si intitola “Prigioniero di visioni”,
e a proporlo è Mauro Martello-Sezione Frenante.
Per arrivare subito al punto
propongo un po' di storia che riguarda i protagonisti dell’album:
Inizio col presentare il
pensiero di Martello che sintetizza così il nuovo progetto:
“Il disco comprende nove tracce di cui una strumentale. I testi si ispirano a racconti di Guy de Maupassant e di Edgar Allan Poe. Di questi autori sono state scelte le opere più legate al mistero, al fantastico e alla follia. Il progetto non è teso a realizzare una trasposizione musicale di lavori letterari. Si tratta piuttosto di una evocazione di atmosfere e suggestioni influenzate dalla lettura delle opere di questi autori. La musica è legata alla corrente del “progressive rock”. I brani, sempre slegati dalla tradizionale forma musicale della canzone, sono caratterizzati dal largo uso di sequenze melodiche, spesso di largo respiro e da frequenti momenti contrappuntistici. Numerosi i riferimenti a particolari forme della musica classica come, ad esempio, il canone. La vocalità si caratterizza per l’ampia estensione nel registro baritonale. I brani “Ligeia” e “Prigioniero di visioni” sono cantati da Lino Vairetti, voce solista e fondatore degli Osanna. Il brano strumentale è un omaggio a Ian Anderson, storico flautista dei Jethro Tull. Si tratta di una rielaborazione di una bourrée settecentesca rivisitata secondo lo schema della famosa “Bourée” dei Jethro Tull.”
Il mistero, il fantastico e la
follia a cui si accenna nell’introduzione si avvertono, quasi a pelle, nel
corso dell’ascolto. Ci sono sufficienti informazioni oggettive, tante da poter
entrare agevolmente all’interno di un progetto molto specifico, che unisce
atmosfere tipiche di un certo prog ad una classicità frutto del DNA dei
musicisti.
L’amore per i Jethro Tull è
palese ma non vincolante, e anche il tributo fornito attraverso uno dei brani
più celebri della Ian Andrson’s band - Bourée - viene completamente
rivisitato, al contrario di quanto accade con chi normalmente propone quel
pezzo, cercando la sovrapposizione assoluta.
Rileggere certe storie del
passato cercando la contaminazione delle opere letterarie dell’800 obbliga
musicisti e ascoltatori ad imboccare un sentiero fatto di elementi acustici, di
situazioni auliche, di sacralità sparsa, e le trame rock si sposano con la
tradizione e la cultura popolare.
“Prigioniero
di visioni” appare la sintesi perfetta del significato di
rock progressivo aggrappato alla tradizione tipicamente italiana, un
mantenimento dei canoni irrinunciabili del genere a cui si aggiunge la
contaminazione folk e melodica, potendo contare su skills strumentistiche di
grande rilievo e sulla padronanza assoluta della “materia”.
Lino Vairetti interviene in un
paio di episodi - “Ligeia” e sulla title track - e, ovviamente,
impreziosisce il disco con il suo timbro vocale e con la sua capacità di
“leggere” le linee guida - non solo in ambito prog -, ma l’album, questo album,
non può essere suddiviso in scomparti sonori ed episodi, giacché il profumo che
rimane alla fine dell’ascolto ha qualcosa di totalizzante, che prescinde il
gradimento della singola traccia.
È questo un disco che si
avvicina particolarmente ai miei personali gusti progressive, con frequenti
cambi di tempo e mood, con la miscela folk- rock che prediligo, con la ricerca
colta non fine a sé stessa ma proiettata verso un messaggio per il quotidiano,
e non viene meno, quindi, l’elemento didascalico e didattico.
Ma non occorre essere un
discepolo del prog per poter assaporare “Prigioniero di visioni”, la
trasversalità mi pare una caratteristica importante del progetto, a patto che
regni la curiosità e l’apertura mentale del fruitore.
Spero a questo punto di aver incuriosito a sufficienza il lettore, e per i propositi dell’autore e per l’ascolto dell’album (track by track) rimando al seguente link, consigliando vivamente la musica di Mauro Martello e Sezione Frenante:
Mauro Martello/Sezione Frenante: l'ascolto e le storie dell'album "Prigioniero di visioni"
Crediti
MAURO MARTELLO: lyrics author and music composer
LINO
VAIRETTI: voice in “Ligeia” and “Prigioniero di visioni”
SEZIONE
FRENANTE:
Mauro
Martello: flute, sax, duduk
Luciano
Degli Alimari: voice
Antonio
Zullo: guitars
Mirco
De Marchi: Keyboards
Sandro
Bellemo: bass
Alessandro Casagrande: drums and percussion
Pierluigi
“Gigi” Campalto: recording and editing
Federico
Pelle: mixing and mastering
Marzia
Rocchi: cover and inside artwork
Antonio Zullo: graphic project
Recorded and edited at “Il Passo Studio” Campalto VE
Mixed and mastered at “Basament Studio” Vicenza VI
Produced by Ma.Ra.Cash Records
Distributed
by Self Distribuzione Srl