Gianni Venturi-"Il Poema della Balena Spiaggiata"
PMS Studio
Gianni Venturi propone un nuovo progetto, ancora una
volta impegnato, sbilanciato, poetico, avanguardistico, insomma, tante
denominazioni che, da sole, poco aiutano nella comprensione della sua visione
musicale.
Seguo Venturi dal 2012, ovvero dalla sua performance sul palco del Prog Liguria, quando il suo ruolo era quello di frontman degli Altare Thotemico: in dieci anni ci si evolve, si ritrovano le origini o entrambe le cose!
Qualunque cosa esca dal suo cilindro
artistico ha caratteristiche precise, che relegano la proposta a “idee di e
per la nicchia”, non accessibili a tutti, non certo un problema per chi ha
deciso di raccontare il mondo e la vita che lo anima provando ad escludere
compromessi, basandosi sulla libertà di pensiero, essendo conscio, comunque, di
essere ancorato ad un sistema largamente imperfetto di cui tutti facciamo
parte. Combatterlo è il minimo che si possa fare, e se si è in grado di giocare
con l’arte, esistono grandi possibilità di essere efficaci e di raggiungere un
obiettivo minimo prefissato.
Mi rifaccio ad una citazione amica
che condivido in pieno e che sancisce la differenza tra il mainstream e la
proposta impegnata: la musica che passa oggi il convento serve, al massimo, a
muovere il corpo, mentre ne esiste un’altra capace di far muovere la mente!
La distinzione tra musica e parola si annulla all’interno di una canzone, anche nella forma più “tradizionale”, giacché nasce un reciproco sostentamento - tra lirica e sonorità - e la dicotomia tra le due forme artistiche porterebbe verso altri sentieri.
Venturi ci suggerisce la sua versione…
Una fusione tra versi e suono, Poesia
sonora? I testi sono parte integrante del mio percorso poetico e di vita,
poiché non mi riesce di separare la poesia dalla mia vita. Tutti i suoni sono
prodotti dalla voce, supportata da effetti vari…
L’album rilasciato da poco si
intitola “Il Poema della Balena Spiaggiata",
solo voci e poesia, elementi attraverso i quali Venturi canta l’amore e denuncia
il degrado morale che ci circonda.
“Balena spiaggiata” usata come metafora della situazione umana, della frenesia di arrivo consumistico che conduce ad annaspare per la scarsità di acqua, elemento simbolo della vita, quell’acqua di cui abbiamo bisogno, che si riduce giorno dopo giorno mentre il dramma aumenta attraverso l’incoscienza e l’inconsapevolezza di chi pensa che il problema sia di qualcun altro.
Come balene spiaggiate, boccheggianti,
siamo così,
la poesia dell’acqua evapora tra
miasmi velenosi e perduta memoria.
C’è un buco nero che attrae inesorabile
individui destinati ad una massificazione irreversibile…
Undici tracce in cui l’elemento
poetico passa attraverso la voce evocativa di Venturi, capace di disegnare
scenari e modellare atmosfere.
È un viaggio che nasce già nei titoli dei
vari “brani”, in altre situazioni fuorvianti, ma in questo caso illuminanti.
È un iter, dicevo, che muove le coscienze, induce a riflessioni, e realizza un percorso di bellezza e pulizia d’animo, fornendo una possibile risposta a chi da sempre si interroga sul ruolo sociale della musica, importante quando riesce ad allietare una giornata… fondamentale quando è in grado di aprire la mente consentendo un giudizio libero e favorendo una successiva azione di contrasto agli errori.
Ho scelto come sample un episodio
esemplificativo particolare, unione tra messaggio, poesia, cultura sonora e avanguardismo
espositivo: “Le Madri di Palestina”...
Un altro episodio di estrema qualità,
un contenitore che consiglio a tutti, a patto di avere tra le caratteristiche personali
un minimo di sensibilità e virtuosismo.
Un po' di biografia di Gianni Venturi…
https://athosenrile.blogspot.com/2023/03/biografia-di-gianni-venturi.html
https://gianniventuri.bandcamp.com/album/il-poema-della-balena-spiaggiata
https://www.facebook.com/gianni.venturi.773