Il calendario mi
fornisce ancora una volta l’occasione per ricordare l’eccellenza musicale.
Compie gli anni oggi Aldo Tagliapietra,
voce storica delle Orme, da alcuni anni super-impegnato in proprio. Quando
entrai in contatto col mondo “Orme” era il 1970, avevo 14 anni, ed ero stato
colpito dal brano pop “Irene”. Di lì
a poco il percorso della band virò decisamente verso un’altra musica,
influenzato dalla partecipazione, come spettatori, al Festival di Wight. E
nacque “Collage” e le Orme entrarono
a far parte delle band seminali che rappresentarono i fervori del momento, in
atto anche in Italia.
Aldo ha la fortuna di
possedere una timbrica particolare che è diventata caratterizzante,
riconoscibile in un nano secondo, probabilmente impossibile da clonare.
Aldo è anche una
persona come difficilmente se ne trovano nel mondo musicale, attenta allo
spirito più che alla materia, ai rapporti umani, alla famiglia – un nucleo il
suo, capace di suscitare sana invidia per il collante che lo unisce, e di cui
sono testimone.
Bassista, chitarrista,
vocalist, frontman, suonatore di sitar, ha dedicato tutta la
sua vita a quella che è definita musica progressiva, siglando assieme ai suoi compagni
di viaggio album storici che oltrepassano la necessità di catalogare ogni tipo
di musica e armonia, perché l’ascolto è sufficiente per l’apprezzamento
immediato.
Negli ultimi anni si è
assistito ad un cambiamento importante, legato alla connessione tra la serenità
personale e i risvolti professionali. Circondatosi di una band di giovanotti, ha
ritrovato la voglia di comporre e di buttare nuova carne al fuoco, evitando di
ripescare, solo, pillole di passato, rilasciando invece due album di inediti ed
un libro… il tutto in due anni! E credo sia pronto un nuovo capitolo!
Frequenti i suoi
concerti in giro per l’Italia e per il mondo, con progetti di varia natura,
perché la musica continua ad essere la sua vita.
Gli chiesi un po’ di
tempo fa: “Cosa scriveresti sul tema: "Tagliapietra e la sua musica futura”? “Spero
di continuare ad avere quell’entusiasmo e quella creatività che mi ha permesso
di arrivare a scrivere musica come faccio ultimamente, per molti e molti anni
ancora”.
Un esempio positivo
per tanti giovani che sicuramente non conoscono ancora Aldo Tagliapietra, ma se
nascesse in loro la curiosità di saperne di più (mi illudo che queste righe
possano servire a questo), rimarrebbero affascinati, ne sono certo, da una voce
senza eguali, capace di trasmettere le emozioni di cui spesso si parla senza
sapere cosa in realtà siano, e una volta entrati in contatto con il suo modo di
porsi sarà difficile dimenticarlo.
Questo il suo ultimo lavoro che ho recensito da poco:
Questo il suo ultimo lavoro che ho recensito da poco:
Tanti auguri Aldo!
Questo
accadeva nel 1976…