Il
primo grande successo di Joe Cockerfu la cover dei Beatles "With A Little Help From My Friends", resa
famosa attraverso la performance di Woodstock.
La canzone raggiunse
la posizione n. 1 nelle classifiche britanniche e la n. 3 in quelle dei singoli
tedeschi, e divenne per anni il momento clou di ogni concerto di Joe Cocker.
Cocker arrivò alla notorietà
rivisitando canzoni già famose nel circuito rock, dando il meglio di sé nelle esibizioni
live, caratterizzate dall’utilizzo virtuoso del falsettone unito a una voce
graffiante e profonda.
Nel 1983 vinse il Grammy Award come “miglior
interpretazione pop di un duo o un gruppo” per “Up Where We Belong”, brano
cantato con Jennifer Warnes.
La rivista statunitense Rolling Stone
nel 2008 lo collocò al 97º posto della classifica dei cento migliori cantanti
di tutti i tempi.
È mancato il 22 dicembre 2014, a 70
anni, nel suo ranch in Colorado, per un male incurabile.
La moglie di David Gilmour, Polly
Samson, ha postato delle foto di lui che lavora in studio con una serie di
musicisti.
David Gilmourha lavorato in studio a un nuovo
disco solista, la cui uscita è prevista per il 2024.
Il nuovo album sarebbe il seguito di Rattle
That Lock del 2015, il quarto album solista di Gilmour, anche se da allora
ha pubblicato il singolo solista Yes I Have Ghosts nel 2020 e il singolo
a sorpresa dei Pink Floyd Hey Hey, Rise Up nel 2022.
La notizia è stata riportata dal sito
web dei Pink Floyd Neptune Pink Floyd, che ha ripreso una serie di post
sui social media della moglie di Gilmour, la scrittrice e paroliera Polly
Samson, che ha pubblicato sul suo account Instagram una serie di fotografie di
David che lavora in studio con vari artisti.
Tra questi, il bassista di lunga data
Guy Pratt (che compare anche in Saucerful of Secrets di Nick Mason),
Roger Eno al pianoforte, il batterista Adam Betts – che ha già lavorato con
Jarvis Cockern – e il bassista Tom Herbert (The Invisible e Polar Bear).
Samson ha anche confermato il nuovo
album in un'intervista con il sito web rumeno Ziles Inopti, affermando: "Spero
di tornare con un nuovo romanzo il prima possibile. Al momento sto lavorando
con David Gilmour su nuove canzoni. Promettente, vero?"
Non ci sono ancora notizie ufficiali su una potenziale
data di uscita.
Il 26 dicembre del 1939
nasceva Phil Spector, produttore discografico
e compositore statunitense, tra i più influenti e rivoluzionari della storia
della musica contemporanea.
Il suo nome è associato in modo
indelebile al Wall of Sound, la tecnica
di produzione sonora da lui creata capace di cambiare per sempre il mondo della
musica leggera in tutto il mondo.
Qualche
approfondimento.
Il Wall of Sound, chiamato anche
Spector Sound, fu da lui sviluppato nei primi anni Sessanta nei Gold Star
Studio di Los Angeles. A quei tempi Phil era già famoso nell’ambiente per la
sua personalità eccentrica e per le idee, poco convenzionali. Di fatto realizzò
una tecnica capace di trasformare le canzoni in piccole sinfonie.
Ma perché si trattò di innovazione?
Partendo dalla classica
strumentazione basso-chitarra-batteria, tipica del pop rock e del rhythm and
blues da classifica di quegli anni, Phil aggiunse in fase di produzione
strumenti tipici della musica orchestrale, come archi, ottoni, timpani,
percussioni e altri strumenti che mai erano stati utilizzati nel pop in
passato. Le parti orchestrali venivano registrate e poi sovrapposte alla musica
del gruppo, spesso raddoppiandoli o triplicandoli, creando un suono quasi
unisono densissimo, capace di avvolgere l’ascoltatore in una massa sonora
continua.
Di brani che possono esemplificare
l’utilizzo della tecnica del Wall of Sound ce ne sono molti ovviamente dei
Beatles, il gruppo più famoso tra quelli con cui collaborò Spector. Ma uno dei
primi esempi fu Be My Baby, canzone del 1963 interpretata dalle
Ronettes...
Altri esempi importanti sono Sleigh
Reid, sempre delle Ronettes, ma anche alcuni lavori di grandi gruppi come Beach
Boys e Rolling Stones. Lo stesso Leonard Cohen, con cui Spector collaborò in
diverse occasioni, divenne esempio del Wall of Sound con l’album Death of a
Ladies Man, datato 1977.
Si ricorda che Phil Spector nel 1989 venne
introdotto nella Rock and Roll Hall of Fame come non interprete e che la rivista
Rolling Stone lo ha inserito al 64º posto nella sua classifica dei 100 migliori
artisti di tutti i tempi.
Nell'ultima parte della sua vita
divenne noto anche per l'eccentricità e il comportamento narcisista e
ossessivo: nel 2009 fu condannato a 19 anni di carcere per omicidio di
secondo grado in seguito all'uccisione di Lana Clarkson, avvenuta nel 2003.
È
deceduto un anno fa, il 16 gennaio del 2021, durante la sua detenzione, per
complicazioni legate al COVID-19, a seguito delle quali era stato trasferito
dal carcere in un ospedale: aveva 81 anni.
Air Cutè il quarto album in studio della
band rock inglese Curved Air, pubblicato
nel 1973. L'album è stato prodotto da Chris Thomas e registrato presso
gli studi Morgan di Londra.
Air Cut segna l'inizio di un nuovo capitolo
nella carriera dei Curved Air. La band ha abbandonato l'approccio più
sperimentale e barocco dei primi album per abbracciare un suono più diretto e
rock. Il risultato è un album più accessibile e radiofonico, ma che non
rinuncia alla complessità e alla raffinatezza della musica dei Curved Air.
Il disco si apre con "The Purple Speed Queen", un'energica canzone pop, e termina con "Easy", un'intima ballata folk. "Two Three Two"
è un altro brano rock potente, mentre "Metamorphosis" è
un'elaborata suite che spazia da elementi rock ad altri classici. Da segnalare "Elfin Boy", una dolce e sognante ballata folk.
Air Cut è un album ben riuscito che
dimostra la maturità artistica dei Curved Air. La band ha trovato un equilibrio
tra la sperimentazione e la semplicità, creando un album che è sia accessibile
che stimolante, un must have per tutti gli amanti del rock
progressivo e della musica degli anni '70.
Il 22
dicembre del 2020, all’età di 75 anni, a seguito di un attacco cardiaco, ci
lasciava Leslie West, cantante e
chitarrista statunitense noto per essere stato lo storico fondatore dei
Mountain, di cui fu anche il chitarrista.
Vediamo qualche nota storica della band.
I Mountain furono fra i primi complessi a enfatizzare il ruolo della chitarra nell'ambito del power-trio e ad allontanare l'hard-rock dalle sue matrici blues.
Posero così le basi per un genere che usasse le vibrazioni dure fini a se stesse, l'heavy-metal.
I Mountain furono formati dal chitarrista Leslie West (Weinstein), ex Vagrants, e dal produttore dei Cream Felix Pappalardi, (già chitarrista per Fred Neil e Tom Rush ai tempi del Greenwich Movement) di ritorno a New York, dove aveva appena prodotto l'album solista di West, intitolato appunto Mountain (Windfall, 1969).
Pubblicizzati come i "Cream d'America", la sincopata Mississippi Queen (1970) li catapultò subito nelle classifiche con un rock roccioso, affilato e fulmineo che rappresentava un passo avanti rispetto al modello originale. Quel brano e Theme For An Imaginary Western (il classico di Jack Bruce) sono i pezzi forte dell'album Mountain Climbing (Windfall, 1970). L'epica Nantucket Sleighride, sull'album omonimo (1971) coronò le loro ambizioni mitigando il sound con un melodismo reminescente della psichedelia. Pappalardi toccò il vertice della sua arte di produttore con l'album Flowers Of Evil (1971), nel segno di un raffinato pop barocco che al riff poderoso di Flowers Of Evil fa seguire le cadenze gotiche di One Last Cold Kiss e il blues sincopato Crossroader e chiude con l'onirica, orientale e rinascimentale Pride AndPassion, il loro ritornello piu` suggestivo.
West formò con Jack Bruce il power-trio West Bruce & Laing, che pubblicò Why Don'cha (Windfall, 1972 e Whatever Turns You On (Windfall, 1973), uno dei primi album di hard-rock con il sintetizzatore.
I Mountain si sciolsero dopo Avalanche (1974), e West formò un proprio complesso sullo stesso stile, che pubblicò The Great Fatsby (Phantom, 1975) e The Leslie West Band (1975).
Pappalardi morì nel 1983, ucciso dalla moglie. West riformò i Mountain per registrare Go ForYour Life (Scotti, 1985), ma, dopo gli album solisti Theme (Capitol, 1988) e Alligator (Capitol, 1989), scomparve nel nulla.
Tornò sulle scene con Dodgin' The Dirt (Blues Bureau, 1994) e As Phat as It Gets (Lightyear, 1999). Blood of the Sun (Raven, 1996) é un'antologia della sua carriera.
Fairytale of New Yorkè una canzone natalizia del gruppo
irlandese The Pogues, pubblicata nel
1987, ed eseguita insieme alla cantante Kirsty
MacColl.
Il brano, una ballata in stile folk
irlandese, è stato scritto da Jem Finer e Shane MacGowan (che ci ha lasciato pochi giorni fa) e fa
parte dell'album del gruppo intitolato If I Should Fall from Grace with God.
L'arrangiamento è di Fiachra Trench.
È stata votata come migliore canzone
natalizia di tutti i tempi in vari sondaggi televisivi, radiofonici e
giornalistici effettuati nel Regno Unito e in Irlanda.
Originariamente la canzone doveva
essere un duetto tra Shane MacGowan e la bassista dei Pogues Cait O'Riordan, ma
quest'ultima lasciò il gruppo nel 1986, prima che il brano fosse stato
completato. All'epoca il produttore dei Pogues era Steve Lillywhite, che chiese
a sua moglie Kirsty MacColl di registrare una traccia per la voce femminile che
fungesse da linea guida in una versione demo del pezzo. L'esecuzione della
MacColl piacque così tanto ai Pogues che le chiesero di interpretare il brano
anche nella sua versione definitiva.
Il brano descrive una sorta di sogno
ad occhi aperti di un immigrato irlandese che sta passando la vigilia di Natale
smaltendo una sbornia chiuso in una cella da ubriachi a New York. Quando un
altro ubriaco chiuso con lui nella cella si mette a cantare una strofa della
ballata irlandese The Rare Auld Mountain Dew il narratore (MacGowan) inizia a
sognare il personaggio femminile del brano. Il resto della canzone (che può
essere interpretato come un monologo interiore) prende la forma di un botta e
risposta tra la coppia, che la vigilia di Natale, litigando, parla delle
proprie speranze giovanili distrutte dall'alcolismo e dalla dipendenza dalla
droga.
Il canto melodioso della MacColl crea
un forte contrasto con la voce rauca e impastata di MacGowan, e le strofe sono
di tono talvolta dolce-amaro altre semplicemente amareggiato: es. Happy
Christmas your arse/I pray God it's our last (It. "Buon Natale stronzo! / Prego
Dio che sia l'ultimo insieme"). I versi Sinatra was swinging e cars
as big as bars (It. "Sinatra cantava lo swing" e "Automobili
grandi come bar") lasciano intendere che la storia sia ambientata verso la
fine degli anni quaranta.
Il titolo, ripreso dal romanzo A
Fairy Tale of New York dello scrittore James Patrick Donleavy, venne scelto
dopo che il brano era stato già registrato.
Il
video
Nel
brano MacGowan e la MacColl intonano per due volte, "The boys of the
NYPD choir still singing "'Galway Bay" (It. "I ragazzi del coro della
NYPD stanno cantando 'Galway Bay'"). Il Dipartimento di polizia di New
York in realtà non ha un coro, ma dispone di una banda di percussioni e
cornamuse che ha partecipato alla realizzazione del video. La banda non sapeva
suonare Galway Bay e, mentre veniva filmata, suonò invece la sigla del Mickey
Mouse Club; il filmato venne poi opportunamente rallentato in fase di
produzione per adattarlo al ritmo del brano.
Al video ha preso parte l'attore Matt
Dillon, che ha interpretato il poliziotto che arresta lo sbronzo MacGowan.
Censura
Il 18 dicembre 2007 l'emittente
radiofonica BBC Radio 1 censurò le parole "faggot" (it.
frocio) e "slut" (it. puttana) da Fairytale of New York
per "evitare di commettere un reato". Le parole, cantate dalla
MacColl e da MacGowan come insulti reciproci, furono coperte da un suono. La
madre di Kirsty MacColl definì la censura "ridicola", mentre i
Pogues dissero di averla trovata "divertente". La BBC in un
comunicato disse: "Abbiamo trasmesso una versione modificata perché
alcuni ascoltatori potrebbero trovare l'originale offensivo". Più
tardi, la stessa sera, l'emittente fece marcia indietro e fece sapere che, dopo
una giornata passata a sentire le critiche di artisti e ascoltatori, avevano
deciso di ritornare sulla propria decisione. Sempre la stessa sera andò quindi
in onda anche la versione integrale. Gli altri canali della BBC, tra cui la
tendenzialmente conservatrice BBC Radio 2, continuarono a trasmettere la
versione originale.
Anche MTV ha rimosso e reso
incomprensibili le parole "slut", "faggot" e
"arse" al momento di trasmettere il brano.
Popolarità
La canzone fu lanciata nel Regno
Unito e in Irlanda nel novembre 1987 e divenne rapidamente un successo,
trascorrendo cinque settimane al primo posto della classifica di vendita
irlandese. Il 17 dicembre 1987 i Pogues e la MacColl eseguirono il brano nel
popolare spettacolo televisivo della BBC Top of the Pops, esibizione che spinse
Fairytale of New York al secondo posto della classifica ufficiale UK Top 75.
Il brano concluse al 48º posto tra i
più venduti del 1987 nonostante fosse stato in vendita solo per un mese e non
ottenne il primo posto nella Classifica britannica dei singoli natalizi, andato
alla cover di Always on My Mind dei Pet Shop Boys. Sembra che MacGowan abbia
commentato il fatto con la sua tipica "delicatezza" affermando:
"Siamo stati battuti da due checche e una drum machine". In seguito,
la Mac Coll dichiarò di non essersi in realtà mai sentita in competizione con i
Pet Shop Boys, in quanto facevano un genere di musica completamente diverso.
La canzone fu ripubblicata dai Pogues
nel Regno Unito nel 1991 (raggiungendo il 36º posto) e nuovamente nel Regno
Unito e in Irlanda per il Natale 2005, raggiungendo il 3º posto della
classifica nel Regno Unito. Tutti i proventi di quest'ultima edizione furono
devoluti parte a varie associazioni che si occupano dei senzatetto e parte a
Justice for Kirsty, una campagna di sensibilizzazione organizzata per far
emergere la verità riguardo alla morte della MacColl, avvenuta nel 2000.
Nel 1996 è stata usata come brano
introduttivo del film Basquiat.
Con l'avvento del fenomeno del
download, che ha permesso a un brano di entrare nelle classifiche di vendita
anche senza la presenza di un supporto fisico, Fairytale of New York ha
fatto regolarmente il suo ingresso nella classifica dei singoli più venduti nel
Regno Unito e in Irlanda nel dicembre di ogni anno a partire dal 2005. Verso la
fine del 2012 ha raggiunto il milione di copie vendute nel Regno Unito.
Il 22 dicembre 2005 i Pogues hanno
eseguito il brano in uno speciale televisivo condotto da Jonathan Ross su BBC
One; il posto della MacColl come interprete femminile fu preso dalla cantante
Katie Melua. Si trattò della prima esecuzione televisiva del pezzo da parte dei
Pogues dopo il 1988.
Nel dicembre 2012 la canzone è stata
ripubblicata per celebrarne il venticinquennale.
Il brano, eseguito dal cantante folk
irlandese Christy Moore, è presente sul suo album del 1991 Smoke and Strong
Whiskey.
Nel 2011 Angelo Branduardi ne ha
scritto una versione in italiano intitolata Favola di Natale a New York,
cantata con Fawzia Selama e inclusa nell'album Così è se mi pare.
David Jackson, ex membro dei VdGG, pubblicherà il
nuovo album Keep Your Lane con il percussionista e produttore
olandese René van Commenéea febbraio
L'ex sassofonista dei Van der Graaf
Generator David Jackson e il percussionista e produttore olandese René
van Commenée hanno condiviso il loro nuovo singolo natalizio Gateway, che potete ascoltare a seguire.
La coppia ha recentemente annunciato
che pubblicherà un nuovo album in studio, Keep Your Lane,
attraverso la Talking Elephant Records il 2 febbraio.
Il nuovo album contiene una nuova
versione di Pioneers Over c dei Van der Graaf, originariamente
dall'album del 1970 H To He Who Am The Only One, mentre l'ultima
traccia, Felona, attinge dalle idee che Jackson e l'ex compagno
di band Peter Hammill pensarono per Le Orme per la loro versione inglese del
1973 di Felona e Sorona, brani rielaborati appositamente per il nuovo
album.
<<Il brano è stato ispirato
dall'atmosfera evocata dal singolo natalizio di Kaprekar Constant, “All You
Wish Yourself>>, spiega Jackson. "Ho scritto una marcia di
coda per questo, che non è mai stata usata, ma quando l'ho inviata a René ha
creato un pezzo completamente nuovo".
Keep Your Lane vede anche la partecipazione dell'ex
bassista dei Porcupine Tree Colin Edwin, Dorie Jackson - la figlia di Jackson
con la quale si esibisce nei Kaprekar's Constant -, Andrew Keeling e John
Ellis.
È morto il 15 dicembre 2023, all'età
di 79 anni, Robert Johnson, chitarrista, cantante e compositore britannico. È
stato membro del gruppo folk rock britannico Steeleye Span dal 1972 al 1977 e
di nuovo dal 1980 al 2001.
Era nato a Londra. Sua madre era
un'insegnante di musica. Ha studiato alla Westminster City School di Londra e
all'Università dell'Hertfordshire.
Johnson suonò chitarre acustiche ed
elettriche e cantò nell'album del 1972 del suonatore di dulcimer degli
Appalachi Roger Nicholson Nonesuch for Dulcimer, accreditato come Robert
Johnson. Nel 1972 divenne membro della band folk elettrica inglese Steeleye
Span, dopo essere stato introdotto dal violinista Peter Knight.
È apparso per la prima volta
nel quarto album del gruppo, Below the Salt, dove ha cantato nella traccia
"King Henry". Insieme a "King Henry", introdusse molte
delle canzoni più conosciute della band nel repertorio, come "Thomas the
Rhymer", "Alison Gross", "Long Lankin" e
"Gaudete".
Nonostante abbia cantato in molte
canzoni, era una sorta di membro di sottofondo. Johnson lasciò temporaneamente
gli Steeleye Span nel 1977 per lavorare su un concept album, The King of
Elfland's Daughter, insieme a Peter Knight. Tuttavia, tornò nel 1980 per
registrare Sails of Silver. Dopo l'abbandono di Tim Hart dalla band nel 1980,
Johnson divenne l'unico chitarrista e un membro più importante, assumendo un
ruolo centrale per gli album Back in Line (1986) e Tempted and Tried (1989).
A causa di motivi di salute, lasciò
gli Steeleye Span nel 2000, ma tornò l'anno successivo per registrare Present
– The Very Best of Steeleye Span. Tuttavia, i suoi problemi di salute gli
impedirono di andare in tour, così fu sostituito da Ken Nicol. Ciononostante,
ha continuato ad essere coinvolto con la band, contribuendo alla scrittura di
canzoni e alla voce per i loro album in studio, l'ultimo dei quali è Wintersmith
nel 2013.
Nel 2023, Steeleye Span ha pubblicato
una nuova registrazione del brano "The Green Man", scritto da Bob
negli anni '80 ma mai pubblicato ufficialmente. Il riff di chitarra è stato riproposto da Bob
per la canzone "Well done, Liar" nell'album del 2000 Bedlam Born.
Johnson era uno psicologo
qualificato, avendo conseguito una laurea presso l'Università
dell'Hertfordshire. Ha avuto due figli, Barnaby e Holly, con la sua prima
moglie, Jane. Al momento della sua morte, era sposato con la sua seconda
moglie, Mandy.
Il 16 dicembre, l'account Twitter Steeleye
Span ha rilasciato una dichiarazione in cui annunciava la sua morte, dicendo
che "stava male da alcuni mesi, ma alla fine ci ha lasciato alla
ricerca della fine dell'arcobaleno".
Compie oggi 80 anniKeith
Richards, nato a Dartford il 18 dicembre del 1943.
Per ricordarlo propongo un mio post di qualche tempo fa, incentrato
su di un aspetto tecnico, per evidenziare quanto Keith sia stato innovativo, fatto
su cui non tutti sono d’accordo.
Nel corso della
lettura di“life”, il racconto della
vitadi Keith Richards,
sono rimasto colpito dalla storia riguardante il suo modo di suonare la
chitarra, delle cinque corde e dell’accordatura aperta in SOL da lui utilizzata
nel corso degli ultimi cinquant'anni.Non credo abbia fatto
proseliti, ma di sicuro è stato un innovatore. Richards non piace a
molti, musicalmente parlando, e molti lo detestano per il suo stile di vita mentre altri pensano che non sia tecnicamente degno di nota e che sia impropriamente
inserito nella lista dei migliori chitarristi esistenti. Ciò che descrivo a
seguire mi pare dimostri almeno la condizione oggettiva di archetipo del
chitarrista elettrico, e ciò non mi pare fatto privo di significato.
Tratto liberamente da
“life”, autobiografia diKeith Richards.
La grande scoperta
che feci alla fine del 1968 o nei primi mesi del ’69 fu l’accordatura aperta a
cinque corde. Mi cambiò la vita. E’ così che suono i riff e le canzoni per cui
gli Stones sono più conosciuti -Honkey
Tonk Woman, Brown Sugar, Tumbling Dice, Start Me Up e Satisfaction.
Ero giunto a un punto
morto ed ero convinto di non fare progressi con l’accordatura standard, da
concerto. Non imparavo più e certi sound che cercavo non riuscivo ad ottenerli.
Era da un pò che facevo esperimenti con le accordature. Il più delle volte le
cambiavo perché avevo in testa una canzone, eppure, per quanto mi impegnassi,
non ero in grado di tradurla in accordi con l’impostazione tradizionale. In più
volevo riprendere alcune cose tipiche dei vecchi chitarristi blues e trasporle
sull’elettrica mantenendone la semplicità di base e la purezza. Fu allora che
venni a sapere tutta quella roba sul banjo.
Di solito
l’accordatura del banjo veniva impiegata sulla chitarra per eseguire la tecnica
slide o utilizzare il collo di bottiglia. “Accordatura aperta” significa
semplicemente che la chitarra è stata impostata, in precedenza, su un accordo
maggiore (ma esistono modalità diverse).
Io avevo lavorato sul
RE e sul Mi aperti. Ero venuto a sapere
cheDon Everlyusava un’accordatura aperta in alcuni
brani. Si limitava a fare il
barrè, a far scorrere il dito sulla tastiera. Il primo a suonare un
SOL aperto davanti ai miei occhi fuRy
Cooder, malgrado se ne servisse esclusivamente per la tecnica slide, ancora
con il MI basso. Io decisi che era troppo limitante, e che il MI basso mi stava
tra i piedi. Mi accorsi che non ne avevo bisogno, non stava mai accordato e mi
era d’intralcio rispetto a ciò che volevo fare, così lo tolsi, e la 5° corda, e
il LA, divenne la nota più bassa. Se per caso colpivo quella corda non dovevo
più preoccuparmi, né dovevo regolare gli armonici e tutte quelle cose che
neppure mi servivano.
Cominciai a
strimpellare con l’accordatura aperta… territorio inesplorato. Cambi una corda e
d’un tratto ti ritrovi con un universo completamente nuovo sotto le dita. Tutto
ciò che pensavi di sapere è volato fuori dalla finestra. Nessuno aveva mai
pensato di suonare accordi minori su un’accordatura aperta maggiore, perché sei
costretto ad usare degli espedienti. Devi ripensare tutto, come se il tuo
pianoforte fosse stato capovolto, e i tasti neri fossero diventati bianchi, e
quelli bianchi neri. Oltre alla chitarra devi riaccordare la testa e le dita. E
abbandoni il regno della musica comune. La maestosità dell’accordatura
aperta in SOLsu una chitarra
elettrica a cinque corde è che ci sono solo tre note - le altre due sono
doppioni disposti su ottave diverse - .
Lasequenzaè:SOL- RE- SOL – SI- RE.
Certe corde
risuonano, quindi, per l’intera canzone tenendo sempre bordone, e dato che sei
su un’elettrica, producono un riverbero. Solo tre note, ma
grazie a quei doppioni su ottave diverse, la distanza tra note alte e basse è
colmata dal suono, con una magnifica risonanza squillante. A forza di suonare
con le accordature aperte mi sono reso conto che ci sono un milione di posti
dove non devi mettere le dite. Le note ci sono già. L’accordatura aperta
funziona se riesci a individuare i punti dove posizionare le dita, e se
azzecchi l’accordo giusto ne puoi sentire un altro sottostante che vibra anche
se non lo stai suonando. Eppure c’è, e sfida ogni logica. Ciò che conta è ciò
che lasci fuori. Fai risuonare tutto in modo che una nota si armonizzi con
l’altra, e vedrai che, se hai cambiato posizione delle dita, quella nota
riecheggerà ancora. Lascia che continui. Si chiama bordone, o almeno io la
chiamo così. Da un punto di vista logico sembra senza senso, ma quando stai
suonando e ti accorgi che la nota prosegue nonostante tu abbia cambiato
accordo, ecco, quella è la fondamentale della canzone, è il bordone. Imparare di nuovo a
suonare la chitarra mi appassionò e mi diede vigore. Era uno strumento diverso.
Feci costruire delle chitarre a cinque corde per me. Non ho mai voluto suonare
come qualcun altro, e dopo quella fase ho voluto scoprire ciò che la chitarra o
il piano avevano da insegnarmi. Le cinque corde
fecero piazza pulita del disordine. Mi consentirono di trovare nuovi lick e
intessere trame più ricche. Potevo quasi sovrapporre la linea melodica agli
accordi, grazie alla possibilità di aggiungere note qua è là.
E tutto a un tratto,
anziché avere due chitarre, era come se avessi un’intera orchestra. Non sapevi
più chi suonasse cosa… era fantastico.
Ian Stewartci chiamava
affettuosamente i suoi “prodigi da tre corde”, ma era un titolo onorevole. Che
cosa puoi fare con quei tre accordi? Chiedete aJohn LeeHooker, la maggior parte delle
sue canzoni ne aveva solo uno, così come i pezzi di Howlin’WolfeBob
Didley… solo un accordo. Fu ascoltando loro che compresi che la tela a mia
disposizione era il silenzio. Il genere di musica in cui si tappano tutti i
buchi in modo frenetico non era certo la mia passione, né ciò che ascoltavo
volentieri. Con cinque corde potevo essere sobrio, lasciando un vuoto tra un
accordo e un altro. Ecco cosa mi ha insegnato “Heart-break Hotel. Quella fu la
prima volta in cui sentii qualcosa di così spoglio. Allora non ragionavo come
adesso, ma quello mi rimase impresso, quell’incredibile profondità al posto di
un proliferare di fronzoli. Per un ragazzo della mia età fu una rivelazione.
Passare alla cinque
corde fu come voltare pagina: là iniziava un’altra storia e.. sto ancora
esplorando!
Ultimo incontro dell’anno utile a
presentare il libro “Woodstock - Ricordi,
aneddoti, sentimenti diffusi”, di Pintelli/Enrile/De
Negri.
La location destinata all’evento era
in questo caso il magnifico Centro Mezzalunga di Celle Ligure, che ospita con continuità eventi
sociali e culturali.
Buona la partecipazione di pubblico e,
soprattutto, l’interesse reale, quello che chi guida l’incontro percepisce al volo
e rispetto al quale è possibile cambiare indirizzo alla narrazione.
Ormai è cosa collaudata, il
contenitore realizzato soddisfa tutti… i meno giovani che hanno il piacere del
ricordo che, niente come la musica riesce a stimolare, ma risulta piacevole anche
per le nuove generazioni - incontrate da ottobre ad oggi - che afferrano il
significato racchiuso tra le pagine del libro, che utilizza il festival per
raccontare cosa accadde in quel magico 1969.
Ogni incontro avuto è stato caratterizzato
da differenti contorni e nessuno dei sei episodi si può considerare
sovrapponibile. Ieri, ad esempio, il driver era per la prima volta Mauro Selis, melomane e
psicologo, partecipante attivo nel “progetto Woodstock”, che ha sintetizzato il concetto di “LSD”, caratterizzante dei tre giorni di pace, amore e musica.
Eppoi un ospite, Sandro Signorile,
che assieme a Roberto Storace ha proposto una versione particolare di “4
+ 20”, ovviamente di CSN&Y, band la cui musica è stata utilizzata
nel corso della presentazione.
Parte musicale ad appannaggio dei B.E.S.T.
(BRIANO Marco, ENRILE Athos, STORACE Roberto, TERRIBILE
Giuseppe) e lettura finale di Maura Genta.
Divertente, utile, aggregante,
coinvolgente… tutti aggettivi ascoltati alla fine delle tante presentazioni,
che di tutto sanno tranne che di spinta alla nostalgia.
Siamo solo all’inizio, le intenzioni
per proseguire in diverse direzioni esistono per cui… stiamo arrivando!
Un caloroso ringraziamento a Carla
Camoirano che ci ha ospitato con estrema gentilezza nel Centro Mezzalunga!
Recensire - seppur in modo semplice e
avvicinabile da chi non conosce la band - l'album "Angel's Egg" dei Gong significa immergersi in un viaggio musicale
straordinario, pieno di avventure psichedeliche e sperimentazioni sonore.
L’album è il quarto della band, ed è
stato pubblicato il 7 dicembre 1973. È anche il secondo della trilogia Radio
Gnome Invisible, che si conclude con il successivo “You”.
Qualche nota estremamente sintetica
sul gruppo Franco britannico…
I Gong sono un gruppo di rock
progressivo fondato dal musicista australiano Daevid Allen, precedentemente
membro dei Soft Machine. Il loro stile è talvolta catalogato anche come space
rock ed ha uno strettissimo legame con la scena di Canterbury. Una delle
caratteristiche più particolari del gruppo è l'anticonformismo dei suoi membri
(a partire da Allen), e la variopinta "mitologia" messa in scena nei
loro testi. Intorno al gruppo principale Gong hanno ruotato un grande numero di
formazioni e gruppi paralleli (Pierre Moerlen's Gong, Planet Gong, Mother Gong,
New York Gong ecc.) che complessivamente sono noti come la Gong Global Family.
Ma veniamo al disco, uno di quelli a
cui mi sono avvicinato per caso da adolescente e da cui non mi sono mai più “staccato”!
"Angel's Egg" si
apre con la traccia "Other Side of the Sky", un brano
che incarna perfettamente lo spirito cosmico e avventuroso dei Gong. Con una
combinazione di strumenti tradizionali, sintetizzatori spaziali e testi
surreali, la band crea un'atmosfera unica che cattura l'ascoltatore e lo
trasporta in un universo alternativo.
La suite di "Sold to the
Highest Buddha" è un altro punto culminante dell'album. Con i suoi
cambiamenti di ritmo, le improvvisazioni e i vocalizzi eccentrici di Daevid
Allen, il brano offre un viaggio musicale straordinario e indimenticabile. Le
influenze jazz, rock e progressive si fondono insieme in una miscela
affascinante che caratterizza la musica dei Gong.
"Angel's Egg" è un
album ricco di sfumature e varietà. Dalla ballata psichedelica "Prostitute
Poem" alla travolgente e frenetica "Sold to the Highest Buddha", l'album presenta una serie di tracce che si
distinguono per la loro originalità e creatività. Le sonorità eccentriche, i
cambiamenti di tempo e le strutture musicali complesse fanno di questo album
un'esperienza unica nel suo genere.
La produzione di "Angel's
Egg" è impeccabile e la qualità del suono permette di apprezzare appieno
gli intricati dettagli musicali e le sfumature sonore, che rendono l'ascolto
un'esperienza coinvolgente e coinvolgente.
Un album che merita di essere
scoperto e apprezzato dagli amanti della musica sperimentale e del rock
progressivo, lavoro che trasporta l'ascoltatore in un viaggio psichedelico e
avventuroso, attraverso suoni stravaganti e testi surreali. Nonostante siano
passati molti anni dalla sua pubblicazione, l'album conserva ancora tutto il
suo fascino e la sua rilevanza. È un classico intramontabile che dimostra la
genialità e l'originalità dei Gong come band.