E’ da pochi giorni in distribuzione Rosso Rock “live in
Japan”, il nuovo album degli Osanna.
L’intervista a seguire, e le note del
comunicato stampa, tracciano in maniera molto chiara il pensiero di Lino Vairetti,
tra storia, presente e futuro.
Ed è significativo che un album live,
registrato fuori dai nostri confini, contenente elementi antichi rivisitati e
materiale inedito, nasca a quarant’anni di distanza da quel tour italiano dei
Genesis - il primo -, una serie di performance che il gruppo di Gabriel
condivise proprio con gli Osanna, in una sorta di rapporto alla pari. Date casuali?
Segno del destino? E’ piacevole fantasticarci sopra…
Vedere gli Osanna on stage è qualcosa che
lascia il segno, perché è la dimensione dove si supera l’elemento musicale, e
la teatralità, l’etnia, la tradizione e la cultura napoletana si fondono coinvolgendo
e trasportando il pubblico, che rimanda verso il palco tutta la gamma di
emozioni che scaturiscono, forti, alimentate da una sorta di atmosfera magica.
E tutto ciò è palese nell’album, e non sempre capita nelle registrazioni dal
vivo.
Il materiale base è la riproposizione di “Preludio, Tema, Variazioni e Canzona”,
colonna sonora del film “Milano Calibro 9”
(1972), realizzato a Kawasaki nel novembre scorso, con la collaborazione di
un’orchestra giapponese. In aggiunta tre bonus tracks registrate in studio, due
delle quali inedite (con un omaggio a Peter Hammill).
Ma le sorprese
legate a questo progetto trascendono la musica … scopriamo quali…
L’INTERVISTA
A distanza
di tre anni esce un nuovo album targato Osanna. Cosa rappresenta per te questo
nuovo capitolo?
Beh,
indubbiamente rappresenta la continuità… il giusto e naturale percorso della
nuova line up degli Osanna in questo cammino tra passato e futuro, iniziato già con Prog Family nel 2008
e forse già con Taka Boom nel 2001. “Rosso Rock”, in attesa del prossimo lavoro
“Palepolitana”, lo sento molto vicino a tutta la produzione storica, suonato
con l’energia giusta e con una formazione che degnamente e con il dovuto rispetto,
si confronta con quella degli anni ’70.
La relazione
con il mondo dei Van Der Graaf prosegue, con un tributo ad Hammill e la mano di
Jackson nell’artwork. Sbaglio nel dire
che esiste un link molto più profondo,
tra le due band, che non si spiega con il solo utilizzo comune dei fiati?
Il
mio amore e la mia stima per i VDGG (ma anche per i Genesis), non è un mistero.
È dal ’72 che sono diventato un loro fan
seguendoli con interesse e ammirazione, avendo
avuto anche il piacere e il privilegio di condividere lo stesso palco, quello
di Villa Pamphili a Roma con i VDGG e altri in giro per l’Italia con i Genesis. È vero,
tuttavia, che i VDGG mi sono stati più
vicini in questi anni di reunion degli
Osanna. Peter Hammill è stato ospite nel concerto del trentennale alla
presentazione di “Taka Boom” il 2 dicembre del 2001, scrivendo anche la
prefazione del libro di Carmine Aymone “Osanna – Naples in the world”, edito da
Afrakà. Nel 2008 poi David Jackson è entrato in formazione con gli Osanna come
elemento fondamentale dell’Album “Prog Famuly” e ora, nonostante alcuni
dissapori tra loro, in questo nuovo lavoro “Rosso Rock” c’è questa magica
citazione al brano di Peter Hammill "The Light Continent”, mentre David Jackson, invece che col sax, è presente
come autore dell’immagine di copertina con una sua foto scattata nei camerini
dell’Auditorium Club Città di Kawasaki. Sono stati, e sono tutt’ora, entrambi dei
miei miti che magicamente ho ritrovato come miei compagni di viaggio. Un grande
onore per me e per il gruppo.
Parte
dell’album è la registrazione di un concerto giapponese. Che tipo di esperienza
hai vissuto?
L’idea di realizzare un
“live in Japan” era già nata nel 2010, quando noi Osanna suonammo al Club Città
di Kawasaki, il 2 aprile, il concerto
“Prog Family” con David Jackson e Gianni Leone. Realizzammo anche una
buona registrazione sonora, ma poi, dopo l’uscita del CD e DVD del cofanetto del Festival “Prog Exhibition”, con il nostro
concerto di Roma il 6 ottobre 2010, sempre con David e Gianni, ci sembrava una
ripetizione dello stesso repertorio eseguito in Giappone. Così, avendo avuto
l’invito di ritornare in Giappone nel 2011 per “Italian Progressive Rock
Festival”, per eseguire il concerto con orchestra dell’ album storico “Preludio
Tema, Variazioni e Canzona” dal film Milano Calibro 9, abbiamo preferito
aspettare per fare un prodotto più attuale ed originale. Abbiamo registrato con
l’idea e la volontà di realizzare un CD live del nuovo concerto a Club Città.
Naturalmente tutto doveva essere perfetto, senza errori di esecuzione, anche
perché suonavamo per la prima volta con una orchestra giapponese. Abbiamo messo
tutto l’impegno possibile per realizzare un live buono sia artisticamente che tecnicamente.
Il nostro sound engineer Alfonso La Verghetta ha portato la sua attrezzatura
per registrare professionalmente il concerto live. Per nostra scelta abbiamo
preferito usare un registratore digitale stereofonico e non multi tracce,
perché volevamo una esecuzione fedele all’originale senza sovra incisioni o
doppiaggi. È stata una esperienza fantastica vissuta insieme all’Orchestra
“Tokyo Vielle Ensemble”, una esecuzione eccellente come si evince dal live
pubblicato in Rosso Rock. Siamo davvero soddisfatti.
Che cosa ti
è sembrata l’audience giapponese… quale il loro modo di vivere la musica?
Il pubblico giapponese è
davvero unico e fantastico. Noi
Osanna siamo stati ospiti in Giappone a Club Città di Kawasaki due anni
consecutivi: il 2 aprile del 2010 e il 6 e 7 novembre 2011. L’impressione non è
cambiata, è stata meravigliosa tutte e due le volte. Sono stati tre concerti
diversi tra loro, ma credo molto affascinanti e ben eseguiti. Le performance
sono state molto apprezzate dal popolo giapponese, tra i più attenti e
preparati nel mondo. Ho trovato una accoglienza e una ospitalità meravigliosa e
conservo un ricordo fantastico del popolo giapponese che ha una grande
tradizione culturale, con un profondo
rispetto per l’essere umano
davvero invidiabile. Mi ha molto colpito il senso di innovazione, di efficienza, di educazione
e di precisione unico al mondo. Anche l’organizzazione
giapponese è sempre stata precisa e impeccabile.
Come è andata la presentazione di “Rosso Rock”
, alla Casa del Jazz di Roma?
A
Roma è andata benissimo, oltre ogni nostra aspettativa. L’Auditorium era tutto
esaurito e molta gente non è riuscita ad entrare… mi è dispiaciuto molto. Noi
eravamo in piena forma e abbiamo fatto davvero un grande concerto con una
energia e un dinamismo che ha catturato il pubblico presente che è stato molto
partecipativo, manifestando a scena aperta un grande entusiasmo. Si è creata
una bella sinergia tra gruppo e pubblico che è continuata anche dopo il concerto
tra saluti, baci, abbracci, chiacchiere, commenti, foto di rito, autografi e un
brindisi tra i rimasti con il vino Osanna Rosso Rock.
Quanto ti ha
cambiato l’arrivo del tuo nipotino Samuel?
Non
credo mi abbia cambiato…. ha solo portato una ventata di gioia. Ho rivisto
Irvin piccolo… un segno di continuità della stirpe Vairetti. Speriamo diventi
un cantante anche lui e possa rappresentare il futuro della musica rock. Con
queste stesse parole è stato dedicato anche a lui il nuovo CD “Rosso Rock”, con
la complicità di tutto il gruppo. Ho detto “anche a lui”, perché il CD è
dedicato al grande Sergio Bardotti che è stato nel ’72 il produttore dell’Album
“Preludio, Tema, Variazioni e Canzona”.
Tra gli inediti
che presenti c’è un brano dedicato alla tua città, “O Culore ‘e Napule”. Mi dici la cosa
che più ami e quella che ti piace di meno della tua Napoli?
Io amo profondamente Napoli che è una bellissima
città dal punto di vista naturale e paesaggistico, ma anche ricca di storia, arte,
musica e cultura millenaria. Purtroppo è anche una città difficile, piena di
contraddizioni e di malessere dove, parallelamente a tante eccellenze, tante
innovazioni e tanti talenti, esiste e dilaga il malaffare, la camorra e spesso
anche l’ignoranza e l’incapacità nei luoghi di potere, che determinano stati di abbandono e di inciviltà
che mettono a dura prova la sopravvivenza degli stessi napoletani, costretti ad
arrangiarsi e cercare ogni espediente per tirare avanti. Con “’O Culore ‘e
Napule” tocchiamo ironicamente e criticamente questi argomenti, già messi in
luce con “Fuje ‘a chistu Paese” in Palepoli, 40 anni fa.
Tra le curiosità legate al disco, la creazione di un marchio di
vino, “Osanna Rosso Rock”, prodotto in
numero limitato. Come è nata l’idea?
Noi Osanna siamo tutti amanti del vino rosso. Io già
da qualche anno avevo questo pallino di produrre un vino a nome del gruppo, e quale occasione migliore
era questa avendo scelto come titolo dell’album Rosso Rock? Detto fatto. L’idea
è stata subito condivisa da un nuovo consorzio casertano “Terra Campanie”, che ha
voluto fare questo esperimento legando il vino alla musica. Abbiamo scelto i
vini di tre aziende del consorzio: l’Aglianico
(prodotto dalla Azienda Tenuta San Biagio con vigneti DOC della zona
Galluccio), il Primitivo (prodotto dall’Azienda Regina Viarum con vigneti della
zona di Falerno del Massico) e il Pallagrello Nero (prodotto dalle Cantine RAO
con vigneti della zona di Caiazzo). Una miscela esclusiva di 13,5 gradi,
prodotta in sole 1333 bottiglie tutte numerate e firmate da me una ad una.
A distanza di quarant’anni la musica di “Milano Calibro 9” non
sembra presenti il segno del tempo che passa. Cosa rappresenta per te nella
scala dei valori del lavoro globale degli Osanna?
Per natura io sono una persona che vive intensamente
il presente. Leggo e rileggo il passato
solo come esperienza formativa, ma senza alcuna nostalgia o rimpianto. Quando
rivedo la storia degli Osanna, quando riascolto i brani dei vari album storici,
spesso non mi rispecchio neanche. Come se quello che ascolto l’avesse fatto
qualcun altro. Indubbiamente riconosco il valore che ci è stato attribuito da
critici, giornalisti e operatori del settore e principalmente dal nostro
pubblico, di cui sono onorato, ma so anche che si poteva fare di più e che c’è
ancora tanto da fare. Il passato è passato. Voglio ancora confrontarmi con il
presente e desidero che quello che è stato fatto in precedenza sia il volano
per la nuova formazione che ha tanto da dire e da fare. Elio D’Anna, Danilo
Rustici, Massimo Guarino e Lello Brandi (insieme a me), hanno lasciato una
traccia indelebile testimoniata con album splendidi…. ora spazio a Gennaro
Barba, Pako Capobianco, Sasà Priore, Nello D’Anna e Irvin Vairetti, che con
grande amore e tanti sacrifici si sono
dedicati a questa nuova avventura Osanna.
Hai
già pianificato altri progetti per l’immediato futuro?
Abbiamo in cantiere il prossimo album concept con brani inediti
dal titolo: “Palepolitana”. Sarà un album dedicato alla città di Napoli e a
“Palepoli” a distanza di 40 anni della sua prima uscita nel 1973. È concepito
come un Rock Opera con una grande scenografia, costumi, attori e ballerini.
Sarà un lavoro multimdiale e sarà usato molto il dialetto napoletano. Ho già
scritto tutto il testo della Rock Opera e a gennaio 2013 lavoreremo alla parte
musicale, alla pre produzione e agli arrangiamenti dello spettacolo. Pensiamo
di registrare tutti I brani tra maggio e settembre 2013 e pubblicare il lavoro
discografico a dicembre del 2013.
Rosso Rock
“live in Japan”
Il nuovo lavoro degli Osanna in CD e LP
in distribuzione internazionale dal 4
settembre 2012
Etichetta:
Afrakà Records in collaborazione con
Maracash
Distribuzione
nazionale: SELF
Distribuzione
internazionale: Maracash e D.U. (Japan)
Nel
1972 usciva nelle sale cinematografiche italiane un film di genere
noir-poliziottesco scritto e diretto da Fernando Di
Leo, con Gastone
Moschin, Barbara Bouchet, Mario Adorf,
Philippe
Leroy e tanti altri attori: “Milano
Calibro 9” oggi rivalutato da Quentin Tarantino. La colonna sonora del film fu affidata
agli Osanna con le composizioni e la fantastica direzione d’orchestra del
maestro argentino Luis Enriquez Bacalov
(Premio Oscar per Il Postino). A
quarant’ anni di distanza dall’uscita di quell’album dal titolo “Preludio, Tema, Variazioni e Canzona”,
gli Osanna celebrano con un concerto tributo esclusivo il film “Milano Calibro
9”, con l’uscita di un nuovo lavoro discografico dal titolo “Rosso Rock”, con un “live” registrato
in Giappone all’Auditorium “Club Città”
di Kawasaki il 6 e 7 novembre 2011 ed eseguito per la prima volta dal vivo con
la nuova formazione composta da Lino
Vairetti chitarra e voce solista, Gennaro
Barba alla batteria, Nello D’Anna
al basso, Pako Capobianco alla
chitarra elettrica, Sasà Priore al
piano, organo e keyboards e Irvin
Vairetti al mellotron, synth e voce. Il concerto, che insieme agli Osanna
ha visto sul palco l’orchestra di archi giapponese: “Tokyo Vielle Ensemble”, è stata registrato dal sound engineer Alfonso La Verghetta (valente fonico
degli Osanna), ripreso e realizzato rigorosamente in diretta in stereofonia e
pubblicato senza alcuna modifica o editing. Oltre alle tracce del concerto
“live in Japan” di “Milano Calibro 9” ovvero: “Preludio”, “Tema”, le “Variazioni” e “There Will Be Time”, gli Osanna hanno voluto regalare ai propri fans
e a tutti gli appassionati di rock, tre bonus tracks registrate in studio (con
l’inserimento di un ensemble d’archi napoletano diretti da Gianluca Falasca), tra
aprile e maggio 2012: il brano “Fiume”
dall’ LP “Landscape iof Life” del
‘73, e due brani nuovi inediti “’O
Culore ‘e Napule” (dedicato alla città di Napoli esaltandone pregi e
difetti), e “Rosso Rock”, in cui c’è
un omaggio a Peter Hammill, leader
dei Van Der Graaf Generator, con una citazione tratta dal suo brano "The Light Continent”. Il lavoro è
dedicato alla memoria di Sergio Bardotti
(che nel 1972 è stata il produttore e la vera anima del progetto discografico
legato a ”Milano Calibro 9”) e al piccolo Samuel
Vairetti, nato nel 2012, quale testimone nel segno della continuità, del
futuro della musica rock. Ospiti del CD, che sarà stampato anche in vinile su
etichetta Afrakà Record (con la
collaborazione e la distribuzione di Maracash
/ Camelot Club, della Self e
della DU giapponese), sono il
chitarrista Roberto Petrella, il
cantante Gianni Biondi e il
musicista e compositore Stefano Maria Longobardi
autore della musica di Rosso Rock. I testi dei brani inediti sono di Lino Vairetti che è anche produttore
artistico del progetto.
PRESENTAZIONE
“Rosso Rock” con Osanna in concerto, è stato presentato in prima nazionale il 15 settembre 2012 alla Casa del Jazz di Roma.
A Napoli è prevista la presentazione il giorno 14 ottobre 2012
nell’ambito della manifestazione Disco
Days, con successivo concerto con orchestra (con data e luogo da definire)
previsto tra fine ottobre e inizio novembre 2012.
BRANI
DEL CD / LP
Live
in Japan:
1.
Preludio (by Luis E.
Bacalov)
2.
Tema (by Luis E. Bacalov)
3.
Dianalogo (by Osanna)
4. Spunti
dallo spartito n. 14728 del Prof. Imolo Meninge (by Osanna)
5. To Plinius
(by Osanna)
6. My Mind Flies (by L. Vairetti – Osanna)
7. Tempo
- 13° Cortile
(by L.Vairetti – Osanna)
8. Posizione
Raggiunta (by Osanna)
9. There Will Be Time
(by L. E. Bacalov - S. Bardotti - F. Baldazzi)
10. Preludio reprise (by Luis E. Bacalov)
Special tracks in studio:
11. Fiume (by L. Vairetti – D. Rustici)
12. ‘O
Culore ‘e Napule (by Lino Vairetti)
13. Rosso Rock (by L.
Vairetti – P. Hammill - S.
Longobardi)
OSANNA LINE UP
Lino Vairetti - lead vocals and electro-acoustic “Greg Bennet”
guitar
Gennaro Barba - drums “Ufip cymbals”
Pasquale Capobianco - electric lead guitar
Nello D’Anna - electric bass
Sasà Priore - piano, organ and keyboards
Irvin Vairetti - vocals, mellotron and synth
Special guests:
Tokyo Vielle Ensemble Orchestra in “Milano Calibro 9” live in Japan
Gianluca Falasca Strings
Ensemble in “Fiume - ‘O Culore ‘e Napule
- Rosso Rock”
Stefano Longobardi keyboards and
vocals in “Rosso Rock”
Roberto Petrella acoustic guitar in “Fiume”
Gianni Biondi vocals in “Rosso Rock”
CREDITS
Produzione
artistica: Lino Vairetti – Produzione
esecutiva: Afrakà Records
Arrangiamenti:
Osanna eccetto “Rosso Rock” arrangiato
con Stefano Longobardi
e
“Fiume” arrangiato con Gianluca Falasca Strings Ensemble
Gli
arrangiamenti originali per orchestra di “Milano Calibro 9” sono di
Luis Enriquez Bacalov con nuove
trascrizioni di Gianluca Falasca
I
brani del “live in Japan” sono registrati presso l’Auditorium Club Città di Kawasaki
I
brani nuovi sono stati registrati all’ Italy Sound Lab Studio di San Paolo
Belsito Napoli
Sound
Engineer: Alfonso La Verghetta –
Mixato
da: Alfonso La Verghetta e Lino Vairetti
Mastering
di: Bob Fix - Napoli
LA COPERTINA
Progetto grafico e artistico della
copertina del CD e LP “Rosso Rock”: è di Lino
Vairetti
con la collaborazione di:
David Jackson (sua la foto in copertina),
Angelo Formisano (per la splendida immagine interno
copertina),
Antonio Aragona (foto back stage del videoclip “Rosso
Rock” nella Piscina Mirabilis)
Tina De Luca per le foto di scena.
IL VIDEO
Il Videoclip del brano “Rosso Rock” è
stato girato presso il sito archeologico “Piscina
Mirabilis”
di Bacoli (Napoli) – Patrocinio della Sovrintendenza Beni Culturali
Soggetto e sceneggiatura di Stefano Maria Longobardi
Regia e montaggio di Lucio Maria Lo Gatto.
Fotografia di Antonio Aragona e riprese di Stefano
Matino.
IL VINO
“Osanna Rosso
Rock” - sarà anche il
marchio di un vino omonimo IGP di origine campana prodotto da“Terra Campanie” (un nuovo Consorzio del
casertano formato da piccole aziende vinicole che producono solo prodotti di
qualità). “Rosso Rock” (prodotto in solo
1333 bottiglie tutte numerate e firmate
a mano da Lino Vairetti), è una miscela esclusiva di tre tipologie di vino:
Aglianico (prodotto dalla Azienda Tenuta San Biagio
con vigneti DOC
della zona Galluccio),
Primitivo (prodotto dall’Azienda Regina Viarum
con vigneti della
zona di Falerno del Massico)
Pallagrello Nero (prodotto dalle Cantine RAO
con vigneti della
zona di Caiazzo).
Gradazione di 13, 5