Gli ascolti musicali in genere hanno - e hanno sempre avuto - grossi limiti, perché scoprire mondi nuovi,
uscendo da stereotipi e forzature quasi imposte, costa fatica. Non denaro…
fatica.
L’italiano medio, ad esempio, ascolta musica che ha tre differenti
provenienze: quella “casalinga”, quella americana (del Nord!) e quella in
arrivo dall’Inghilterra. Esistono ovviamente le eccezioni, ma se parliamo di
numeri cospicui, non si esce dal triangolo.
Qualunque sia il genere che si predilige, esisteranno entità e
situazioni analoghe in nazioni che quasi mai viene in mente di degnare di uno
sguardo. Il prog boliviano? Il jazz islandese? Impossibile prendere in
considerazione questi azzardati accostamenti!
E invece c’è molto e ovunque.
Mi sono casualmente arrestato davanti a OtraBanda, gruppo della Colombia che
propone una miscela che si potrebbe definire prog psichedelico. Solo perché contiene
tracce e modus operandi della musica progressiva e gli stilemi della
psichedelia.
Compiono i 20 anni di attività e sono quindi consolidati e seguiti
nel loro paese.
Non ho potuto ascoltare in toto le loro creazioni, e quindi
sarebbe azzardato un giudizio approfondito, ma ero molto interessato a capire
la loro filosofia musicale inserita in un contesto geografico che mi è
sconosciuto, e che, ne sono certo, darebbe all’ascoltatore curioso grandi soddisfazioni.
Mi ha aiutato Cata, bassista della
band e insegnante di inglese.
Molto più di un’intervista direi… un quadro globale che fa
emergere similitudini e diversità culturali che possono fare riflettere e,
forse, indurre il lettore ad approfondire la musica di OtraBanda e di parti di
mondo per lo più sconosciute, almeno sotto questi aspetti.
Ciò che ho ascoltato mi è sembrato poco condizionato dalle
etichette e dai generi precostituiti, anche se le influenze si percepiscono e circoscrivono
la loro produzione, ma appare evidente lo sforzo innovativo e la capacità di creare
qualcosa che entra in immediata sintonia con l’ascoltatore - e quindi mi
immagino il beneficio ricevuto dall’audience in fase live. Faccio un po’ fatica
nell’abituare l’orecchio alla lingua (però questo mi capita anche con l’italiano!),
ma appare chiaro, leggendo il pensiero di Cata, che esiste una forte esigenza
di fare passare con estrema chiarezza i concetti - e la poesia - racchiusi nelle
liriche.
Vale la pena approfondire, in attesa di vedere Otrabanda in Italia.
Ascoltiamo Elemental...
L’INTERVISTA
Potresti
riassumere la storia della band, partendo da quella musica che è stata per voi
un punto di riferimento?
Ci sono varie influenze musicali che sono diventate punti di
riferimento per la band e per i suoi
membri. Tutti noi concordiamo nel dire che i Pink Floyd sono stati quelli da
cui abbiamo tratto maggiore ispirazione. Altre band sicuramente importanti sono
state: Jethro Tull, Blue Oyster Cult, Led Zeppelin e King Crimson. Abbiamo diversi
gusti musicali, così la varietà del nostro background è molto complessa,
oscillante tra gruppi come The Smashing Pumpkins, Dream Theater, molti
musicisti di jazz, e persino le band e le orchestre di musica latina. Il
progetto OtraBanda è nato, come molti altri sogni, all'interno dei parchi del
nostro quartiere, in particolare quello di E. Carlos Restrepo (una comunità
bohemienne e intellettuale a Medellin, Colombia). Un mix di amici, chitarre,
voci e la notte. La città, l'atmosfera urbana, come punto di riferimento
diventa il concetto che attraversa e segna in modo netto l'inizio di OtraBanda.
"L'altro lato del fiume
..." - questo il significato della parola in spagnolo - e la parola “Sebastian Uribe” (membro fondatore della
band) hanno dato il via al progetto. OtraBanda si è così trasformato in una svolta
creativa che tutti noi volevamo fortemente perseguire, attraversare, vivere.
Tale riferimento poetico permette alla band di dare vita a canzoni contaminate
con il rock urbano e realizzare testi che permettono agli altri, quelli
dall'altra lato del fiume - cioè in OtraBanda - di pensare e di essere pensato.
L’OtraBanda di questo fiume musicale è altrettanto sinuosa come altri lidi
possibili, e si adatta alle correnti d'acqua che accarezzano e portano avanti
la conoscenza, la gente, gli amici, e gli elementi che alimentano un paesaggio
mutevole e formativo. Questo è il modo in cui OtraBanda è stata influenzata
dalla gente nel corso di tutta la sua storia, e il risultato ha generato album
e concerti interessanti.
Come
siete arrivati alla Musica Progressiva?
L'etichetta di musica prog è stata in realtà la risposta alla
reazione dei tanti amici e ascoltatori della band fin dai primi giorni della
nostra attività. Troviamo difficile collegare il suono di OtraBanda ad un
genere specifico, ma capiamo la libertà data dalla musica progressiva; come la
parola stessa implica, è un continuo, a volte complesso, flusso libero di
espressione e ricerca di parole, suoni, e sensazioni.
Come
definireste a parole la vostra proposta musicale?
Abbiamo sempre pensato che la nostra musica sia… onesta. E, anche,
ben pensata… per chi ama riflettere e porsi delle domande.
Quanti
album avete realizzato sino ad oggi?
OtraBanda ha realizzato due full album. Il primo si intitola
"Azul Reproche" ed è stato rilasciato nel 2001. Il secondo si chiama
"Búsqueda" ed ha visto la luce nel 2005. Dopo una pausa di diversi
anni siamo tornati insieme con una nuova formazione (mantenendo sia il
chitarrista e il batterista, membri fondatori originali) e abbiamo appena
pubblicato - nel settembre del 2014 - un nuovo disco, "Elemental". E’
speciale per molte ragioni, ma soprattutto, perché siamo la prima band in
Colombia che registra con la “binaural tecnology” (suono tridimensionale). Non
è una cosa nuova in altri paesi, ma sicuramente una novità per il nostropaese.
La gente sembra essere molto curiosa e siamo molto entusiasti di questo
processo.
Cosa
succede quando OtraBanda è sul palco?
Che dire… strana energia atomica miscelata all’amore? Si tratta
di una fusione di cuore e mente in uno stato di concentrazione e beatitudine.
Siamo molto in sintonia, tra di noi e con l’audience, ed è una caratteristica
spesso sottolineata dai nostri fan.
Qual
è lo stato di salute della musica nel vostro paese?
Lo stato di salute della musica in Colombia non è nella sua
forma migliore in questo momento. Purtroppo, la nostra città, Medellin, è stata
nominata la capitale del Reggaeton. Il rock and roll è lentamente diventato una
morente forma d'arte ed è sempre più difficile stimolare le persone a
interessarsi e a comprare la musica intesa come forma d'arte. Le cover band
hanno ottenuto maggiore importanza, o almeno più interesse, da un punto di
vista commerciale. Pop e musica latina sono sempre stati molto seguiti in
questa parte di mondo, ma è semplicemente ridicolo vedere cosa è successo con il
reggaeton. E' demotivante realizzare come le persone basino ormai la loro
scelta musicale pesando tra offerte prive di contenuto. Musica per le masse
supponiamo!
Che
cosa avete pianificato per il futuro? E’ previsto un nuovo album?
Stiamo attualmente pensando sul come contattare gli amanti della
musica e i media al di fuori del nostro paese. C'è sete di idee nuove e diverse
in tutto il mondo, quindi stiamo
concentrando le nostre energie su questo aspetto. E’ incredibile vedere quanto
sia diventato piccolo il mondo, attraverso Internet e i social media. Abbiamo
sicuramente un vantaggio rispetto a dieci anni fa, legato alla facilità con cui
comunichiamo e condividiamo le informazioni. Artisti indipendenti crescono
sempre di più e le dinamiche che stanno dietro al fare musica e alla promozione
di una band sono cambiate. Ora si possono vedere bande come la nostra che si
muovono in piena autonomia, curando ogni aspetto in proprio. Abbiamo scritto
tonnellate di nuova musica nel corso degli ultimi due mesi. Abbiamo appena
pubblicato il nostro nuovo singolo e video di "Elemental" e abbiamo un paio di canzoni che sono pronte per
una prossima registrazione; inoltre parteciperemo a tre festival. Quest’anno
festeggiamo i venti anni di attività e stiamo organizzando un concerto speciale
che includerà vecchi membri della band e amici che hanno svolto un ruolo
speciale in questa storia musicale lunga e sorprendente.
LINK
UTILI
OtraBanda notizie… ufficiali.
Con un solido, profondo e grezzo rock, OtraBanda contamina la sua musica
con un tocco progressivo e psichedelico, ed è riuscita a caratterizzare
pesantemente la scena progressive in Colombia, per oltre 20 anni. Alle spalle due full album, Azul Reproche
(2001) e Búsqueda (2005), OtraBanda
ha partecipato a molti eventi importanti
nel suo paese d'origine, tra cui l’Ancon
Festival del 2005, il primo Festival Internacional Altavoz, la Fete de la
Musique (2003, 2004, 2013), e il Colombian Navy Base in San Andres Islands. Ha inoltre
appena pubblicato l’ultimo singolo, nel settembre 2014, "Elemental",
una registrazione binaurale.
I componenti…
Carlos
Perez - Guitar
Diplomato presso il Dipartimento di Filosofia della Universidad de
Antioquia, ha conseguito un Master in Creative Intervention dal Colegiatura
Colombiana. Ha iniziato gli studi musicali da bambino presso la Biblioteca
Piloto de Medellin. Ha studiato musica e chitarra classica presso l'Instituto
de Bellas Artes e poi jazz, blues, improvvisazione e metodi al Colegio de
Musica de Medellin con il chitarrista Hector Fabio Muñoz. Ha suonato con il
cantautore John Harold Davila e La Retaguardia, e ha registrato per artisti
come Milton Rodriguez e Carlos Ivan Ruiz. Attualmente è professore a CESDE,
Bellas Artes e Colegiatura Colombiana. E’ Fondatore di Otrabanda.
Cesar
Cardona // Vocals, Samplers
Master in Comunicazione Educativa presso l'Universidad Tecnologica de Pereira
e Universidad de Medellin. Corporate Communicator all’ Universidad de Medellin.
Professore nei settori del suono e della televisione all’Universidad de
Medellin. Professore di media audiovisivi alla Colegiatura Colombiana. Docente
di Sound Media presso l'Universidad de Manizales. Vincitore del National Cultura Award, Colombia Ministry of
Culture, nel 2009. Ha iniziato a studiare musica da bambino, cantando nel coro
Universidad de Medellin, Oruga band, Suburbano, e Solid State. Ha partecipato a
diversi progetti musicali, come Suramerica e Sara Tunes. Produce jingles per
diversi marchi, campagne pubblicitarie, e documentari. Ha studiato tecnica
vocale - con con Rodrigo Morales, Joaquin Zapata - e musica con Juan Gonzalo
Tamayo.
Catalina Villegas // Bass
Artista multidisciplinare. Diplomata presso il Dipartimento di Arti
liberali presso la Florida International University. Ha iniziato gli studi
musicali in giovane età, e da adolescente con il chitarrista classico Carlos
Viera. Ha suonato il clarinetto per diversi anni nel GW Carver Middle (Coconut
Grove, Fl), band concertistica. Inizia l’uso del basso all'età di 17 anni. Ha
suonato con Rock it to Russia - A Ramones Tribute (USA) -, La Retaguardia,
Lilith, Rock Factory (ha aperto e suonato con Monte Pittman, chitarrista di Madonna, durante
il suo show acustico in Hard Rock Cafe Medellín ), e ha un progetto di musica
originale che porta avanti con Hugo Restrepo, fondatore ed ex chitarrista di
Kraken.
Alejandro Pinilla // Batería y Percusión
Inizia gli studi musicali sotto l'ala di Hernan Cruz, Mario Restrepo,
Ernesto Simpson (Cuba). Esegue studi approfonditi, in gruppi blues e jazz, di armonia
e pianoforte. Ha suonato con Instinto Brutal - grindcore (Bogota), Ataque de
sonido -, Mantra - jazz, Anfora - jazz, Hemisferio Ocre - prog rock, Por Culpa
Del Blues - blues, trasversale 37 - jazz, bolero, bossa nova, e Triaje - world
music.
Cristian Cardona // Teclados
Inizia gli studi musicali all'età di 9 anni alla Casa de la Cultura
Francisco Carrillo de Albornoz. Forma il suo primo gruppo all'età di 12 anni,
un gruppo chiamato Bambu, e ha partecipato a vari festivals, come Festival del
Dorado e Fete de la Musique (2005, 2006). Lancia il primo album in studio nel
2009 Tour con Bambu, in Argentina, accanto al cantautore Pablo Collazo. Ha
giocato con altri progetti come Kinesis e Kenosis. Diplomato come grafico da
Corporacion Universitaria Remington.