I VODOO, musicisti piemontesi, rilasciano il primo
album dal titolo The Human Eater Turbine, che segue l’EP del 2013, Everybody Has To Go Someday.
Nove brani che si dipanano in oltre 30
minuti di sound davvero godibile.
Come sempre mi accade inizio l’incontro
con un nuovo disco partendo dai crediti, a maggior ragione utili in questo caso,
dal momento che non conoscevo la band.
La lettura della line up non lascia
spazio all’immaginazione, perché emerge immediata la ricerca dell’energia che
ci si aspetta sempre da un power trio.
“Power Trio” è termine impegnativo, ed
evoca magie d’altri tempi che riportano alla mente la Jimi Hendrix Experience,
i Cream, gli ZZ TOP o i Police, tanto per citarne alcuni famosi.
Senza voler fare accostamenti
pericolosi, e cercando di accantonare i poco interessanti paragoni, gli
ensemble citati -e molti altri ancora- hanno aperto una strada, un modo
espressivo che, con le opportune variazioni, si mantiene vivo nel tempo,
soprattutto nelle situazioni live.
I VODOO amano evidentemente il genere,
e probabilmente sono cresciuti assimilando la lezione storica dei miti di più
generazioni, e propongono quindi il loro rock blues che, a giudicare dal lavoro
in studio, appare solido ed equilibrato, nel senso che non sente la necessità
del virtuosismo fine a se stesso -probabilmente in evidenza nelle situazioni
live, quando è richiesta una quota di improvvisazione e di esibizionismo- ma
tende a privilegiare l’amalgama.
Ciò che a mio giudizio emerge, come
fatto spontaneo e non studiato a tavolino, è un bridge tra l’energia degli
archetipi del genere e il modello
evoluto, quello proposto verso la fine degli anni ’90, e il contenere la
diversità di “semi” provoca una certa originalità, che spesso non è nemmeno
richiesta in casi del genere, ma che un ascolto attento può far emergere, e
tutto questo va a vantaggio dei ragazzi di Casale.
Riff accattivanti, sprazzi di costa
ovest americana, vocalità significativa e appropriata… sono questi elementi che
producono soddisfazione da post ascolto, inducendo una grande curiosità legata
alla performance live.
Ma leggiamo il pensiero della band… l’ascolto
dell’album sarà possibile cliccando sul link appropriato, a fine post.
L’INTERVISTA
Dove e come
nascono i VOODOO?
Possibile sintetizzare la vostra storia?
La band si è
formata nel 2006, ma con la formazione attuale è attiva dal 2009. Dopo vari
cambi di formazione sono rimasti coloro i quali credevano effettivamente in
questo progetto.
Come siete arrivati alla
composizione della band… progetto preciso o legato a rapporti di amicizia?
Abbiamo scelto assieme di
formare un gruppo quando eravamo ragazzini, semplicemente per suonare le
canzoni che ci piacevano e per puro divertimento. Siamo amici fin da prima che
iniziasse la nostra storia come band e andiamo tutti verso la stessa direzione.
Chi ha influenzato il vostro
modo di essere musicisti? Esistono linee guida che vi accomunano?
È difficile definire delle
linee che racchiudano tutto ciò che ci unisce. È una miscellanea davvero organica
fatta di diversi studi musicali. Io ad esempio, da ragazzetto, ascoltavo rap,
poi mi sono avvicinato alla chitarra blues, poi al jazz, poi al metal. Teto, il
tastierista, ha avuto uno studio molto più classico e progressive rock e
suonava l’organo in chiesa, mentre il batterista ha un’impronta più selvaggia e
rock anni ’90. Tutto ciò unito alle nostre teste crea più o meno il genere.
Come definireste a parole la
vostra musica?
Non credo abbiamo inventato
nulla di nuovo. Cerchiamo di creare sempre nuove canzoni che siano diverse
dalle precedenti, per noi questo è l’importante. La nostra è una musica rivolta
ad un pubblico che ascolta rock, ma non amiamo l’etichetta di un solo genere.
Siamo in continua evoluzione.
E’ da poco uscito l’album The Human Eater Turbine": qual è l’anima di tutto il
lavoro?
L’album è
stato scritto in un anno circa e registrato mentre ancora era in azione il
processo di stesura dei brani. Dentro ci sono molte sensazioni e storie, ma il
fattore comune che lega tutto il lavoro è certamente l’amore. L’amore inteso
come fattore inesorabile della natura umana.
Esiste per voi
diversa importanza tra liriche e musica?
Sono
importanti in egual misura.
Cosa accade ai
live dei VOODOO?
Tutto ciò che potete vedere
ed ascoltare non è nient’altro che… noi. Niente basi, niente sovraincisioni,
niente effetti pirotecnici. Solo noi e i nostri strumenti. A volte ci piace
anche lasciarci andare all’improvvisazione.
Quanto apprezzate le
tecnologia, applicata alla musica e al modo di pubblicizzarla?
La tecnologia in ambito di
registrazione sonora e strumentazione si evolve in continuazione e se può
facilitare o meglio accelerare il processo creativo, ben venga. Per il discorso
social network e web, è uno strumento molto potente e stratificato, si possono
raggiungere moltissime persone semplicemente da un pc ed è bellissimo pensare
che appena si mette on-line della musica, qualcuno, dall’altra parte del mondo,
ti possa ascoltare un secondo dopo. Le possibilità sono infinite. La logica del
management è sempre la stessa, sono cambiati i mezzi e la velocità di
propagazione dei contenuti. È una cosa bella, ma tremenda al tempo stesso.
Che giudizio potete dare
dell’attuale stato della musica, tra businnes e talenti?
Purtroppo non abbiamo un
buona opinione in merito. La musica si fa in televisione, il mercato è saturo,
sta vincendo l’estetica sul contenuto e ci sono sempre meno soldi per tutti. Ma
noi siamo fiduciosi in un qualche tipo di cambiamento, e continuiamo dritti per
la nostra strada.
Quale vorreste fosse il
futuro prossimo dei VOODOO?
Continuare a suonare e farlo
sempre di più. Vorremmo diventasse il nostro impiego a tempo pieno e, perché
no, toglierci qualche sfizio in terra straniera.
Tracklist:
1 The Human Eater Turbine 2:48
2 When You Were a Kid 3:22
3 His Sorrow 4:18
4 Hurt Ourselves Inside 3:11
5 The Invisible Boy 3:50
6 Over the Red Fields 4:34
7 Moonlight 4:20
8 The Place 3:05
9 Cannibals 3:51
Members:
Vittorio "Vike" Giorcelli : vocals and guitar
1 The Human Eater Turbine 2:48
2 When You Were a Kid 3:22
3 His Sorrow 4:18
4 Hurt Ourselves Inside 3:11
5 The Invisible Boy 3:50
6 Over the Red Fields 4:34
7 Moonlight 4:20
8 The Place 3:05
9 Cannibals 3:51
Members:
Vittorio "Vike" Giorcelli : vocals and guitar
Stefano "Teto"
Cavaliere : bass and organ
Stefano Bollo : drums
BIOGRAFIA
Power-trio alternative
rock formatosi nel 2009.
Nel 2012
iniziano a macinare concerti proponendo i loro inediti. Il 24 Novembre aprono
per i conclamati torinesi Farmer Sea all'Indiscutibile Night a Vercelli,
riscuotendo pieno encomio del pubblico. Il 29 Novembre esce il videoclip del
brano singolo "Standin' Tall" ▸http://youtu.be/tRfSSXygNi0.
Nel 2013 terminano la
produzione del loro primo EP in studio avvalendosi della co-produzione
artistica di Davide Ghione, già al lavoro con Artemista. Il disco
"Everybody Has To Go Someday" è uscito il 28 Febbraio 2013 in digital
release (distribuzione Zimbalam) e copia fisica. Il 21 Marzo vanno in onda
sulla rete nazionale RAI5 per il programma COOLTOUR - AFTERMIDNITE con il loro
primo showcase personale ▸http://youtu.be/407NdMhxOz0
Nel 2014 inizia la
collaborazione con Habanero Agency, la quale trova grande affinità artistica
con la band.
LINK UTILI:
Facebook: https://www.facebook.com/officialvoodoo
Twitter: https://twitter.com/officialvoodoo
Instagram: http://instagram.com/voodoo_official
SoundCloud: https://soundcloud.com/officialvoodooitaly
Spotify: https://play.spotify.com/album/5ZcwUsMP7RWDdEsFtUAX6v