Se dovessi dare un giudizio del rapporto esistente tra il mondo giovanile e le arti in genere, basato sulla mia percezione, sulle esperienze che vivo quotidianamente, non potrei di certo dipingere la tela con colori vivaci, e la constatazione che esistono eccezioni non è gratificante, perché tali “anomalie” non sono numericamente significative. Credo che la tecnologia con cui abbiamo a che fare sia un raccoglitore di elementi dalla tendenza opposta, una sorta di bilanciere su cui si dividono i dare/avere, ma non mi è ancora chiaro se esista alla fine un corretto equilibrio, e solo il tempo potrà regalarci, forse, la verità. Tutta questa filosofia spicciola per dire che quando mi imbatto, più o meno casualmente, in una delle eccezione a cui accennavo, mi illumino internamente, e se ne avessi la possibilità farei entrare in ogni casa un progetto come quello che sto per raccontare.
Pregevole l’intento,
grande il risultato e sorprendente l’età dei protagonisti, e tutto questo rappresenta
una pennellata di “verde speranza” da rovesciare su quella tela immaginaria che
utilizzo per abbinare colori a stati d’animo.
Riccardo Galli, di Lugano, mi ha raccontato questa storia, dopo mia sollecitazione innescata dalla visione del video a fine articolo.
Riccardo Galli, di Lugano, mi ha raccontato questa storia, dopo mia sollecitazione innescata dalla visione del video a fine articolo.
La RBL
production nasce nel gennaio del 2014, quando io (17 anni), e il mio socio Davide
Marangoni (21 anni), ci siamo trovati per mettere insieme le nostre diverse
esperienze: io nell'ambito del videomaking, in quanto era già da un anno che
caricavo video su youtube, mentre lui nell'ambito della recitazione, dal
momento che recita in una compagnia professionale ed è il direttore tecnico del
teatro "Il Cortile", di Viganello.
Così abbiamo fondato la RBL che sta per "Read
Between the Lines", ovvero "Leggi
tra le righe". Questo perché
a noi piace andare oltre l'interpretazione superficiale delle cose, ci piace
nascondere nei nostri video alcuni dettagli che ai più non sono chiari, ma
appunto leggendo tra le righe si possono interpretare in vari modi. Questo si
può valutare anche nei nostri confronti, siamo giovani all'apparenza, ma diamo
sempre il massimo di noi stessi lavorando in maniera seria, professionale e
soprattutto con tanta passione.
Ed è proprio la passione che ci ha portato a
progettare cortometraggi (dalla sceneggiatura ai casting, dall'organizzazione
delle riprese alla post produzione), realizzare video promozionali e videoclip.
Grazie alla mia attività da videomaker Marco
Barzaghini, il presidente dell'associazione AMTIBU (Amici Ticino per il Burundi), ha visto il mio operato, e si
è interessato alla mia passione. Dunque gli ho raccontato della RBL production,
lui ci ha quindi affidato il progetto di creare un video che lanciasse l'ottava
stagione di attività dell'associazione, ma che fosse allo stesso tempo un
videoclip per il gruppo "Eleonore
Quartet".
Io e Davide ci siamo quindi messi a tavolino per
discutere riguardo a come potevamo trasmettere questo concetto. Abbiamo quindi
pensato all'idea del "viaggio", infatti ogni membro del gruppo
intraprende un percorso verso la speranza, inizialmente da soli: infatti nei
momenti di solitudine è tutto in bianco e nero, per sottolineare il fatto che
quando ognuno pensa per sé il mondo non potrà mai migliorare, ma quando i membri
del gruppo si incontrano tutti insieme il colore aumenta fino a diventare molto
acceso. Il tutto viene intervallato dal gruppo che suona, e ogni membro si
ricorda del suo viaggio, a mò di flashback. Inoltre vi sono immagini del
Burundi tra questi intervalli, immagini che progressivamente diventano sempre
più colorate e le persone più felici.
Questo è stato il lavoro svolto sul videoclip: AMTIBU - Eleonore Quartet "Dove"