Articolo tratto da MAT2020 (www.mat2020.com)
Maurizio Vandelli fa parte della storia della musica italiana, e questo
non è uno scoop. Inutile evidenziare il suo valore, la sua importanza, la sua
originalità. Ma per tutti quelli interessati ad indagare, curiosare e ricercare
le verità musicali, non solo italiane,
dalla metà degli anni ’60 ai giorni nostri, un approfondimento con
Vandelli darebbe grandi risultati. Equipe 84, sì, ma molto altro. Mi è venuto
spontaneo chiedergli se avesse bisogno di un aiuto, di una spinta, per
trasformare i suoi ricordi e le sue esperienze in qualcosa di concreto,
incancellabile, magari un libro di memorie, ma come si potrà leggere
nell’intervista a seguire i lavori sono già iniziati e… non ci resta che
attendere.
Nei miei buoni
propositi iniziali c’era soprattutto quello di evitare di cadere in
un’atmosfera nostalgica, ma la storia di Maurizio Vandelli riporta
inevitabilmente alla mia giovinezza, e quindi… mi sono lasciato un po’ andare.
Quando penso ai gruppi
famosi - che sono tantissimi - che da
metà anni ’60 sono prolificati, in Italia e fuori dai nostri confini, mi viene
da rifugiarmi dietro a luoghi comuni, come “essere al posto giusto nel momento
giusto…”, ma resta il fatto che a quei tempi il talento e le idee potevano
essere premiate con una certa facilità. Cosa occorre ai giorni nostri per poter
vivere di sola musica?
Il
diritto d’autore è morto grazie a Internet! Dopo pochi minuti dalla sua
pubblicazione, una nuova realizzazione è a disposizione di tutti in rete,
illegalmente, scavalcando ogni tipo di precauzione adottata da artista ed
etichetta! La vendita dei CD si è ridotta all’osso! Le discografiche chiudono!
Si può avere un colpo di fortuna venendo selezionati da “Amici” o da “X Factor”?
Sì ma poi… che fare? I concerti! Con i concerti si può vivere… ma ora c’è la
CRISI! Insomma, in questo momento, anche per gli artisti… VITA DIFFICILE!!!
Esiste il rammarico per un treno - vincente - passato davanti a te e mai preso per eccesso
di cautela?
No, non
cambierei nulla del passato.
Se dovessi scegliere un
brano dell’Equipe 84 che più ti è rimasto addosso, quale sceglieresti?
SEI GIA’ DI UN ALTRO! Praticamente irrealizzabile per il mio LIVE sul palco!!!
Mi parli del tuo
rapporto umano con Battisti?
Eravamo
molto amici nei primi tempi! Stavamo molto insieme, avevamo il gusto della
battuta, dell’ironia, della musica! Firmavamo ogni muro della RICORDI in via
Berchet così: Lusti Batticio e Maurelli Vandizio! Il resto… è troppo difficile
e lungo da raccontare!
Leggere della tua
stretta conoscenza con Brian Jones, o dell’ascolto in diretta di qualche prova
di registrazione dei Beatles provoca in quelli come me una sana invidia.
Immagino che a quei tempi fosse per te/voi abbastanza normale ma, a distanza di
tempo, che tipo di giudizio ti senti di dare di quel periodo d’oro?
Non ho
mai assistito a prove di registrazione dei Beatles! Non so da dove arrivi
questa notizia! Ho conosciuto John Lennon, sono stato allo stesso tavolo con
Paul. Sono stato amico di Brian Jones e Keith Richards che sono addirittura
venuti a trovarmi in un locale di Roma insieme a Mick Jagger, Anita Pallenberg
e Marianne Faithfull. Tutto questo sarà
chiaramente leggibile nel mio libro … quando uscirà! Sono a 250 pagine e … sono
circa a metà! Dante Alighieri trema!
Mi racconti un aneddoto
significativo od un’immagine particolare che ti lega a Jimi Hendrix?
Dopo una
giornata insieme, mi viene l’idea di fare ascoltare a Jimi una cosa che avevo
sullo stomaco! Avevo copiato (malamente!) nel finale di “Nel ristorante di Alice”,
un assolo di Hendrix! Jimi ascolta attentamente il mio disco e alla fine, dopo
aver ascoltato il SUO assolo storpiato da me… MI ABBRACCIA RINGRAZIANDOMI !!!
Che tipo di
soddisfazione trovi nel suonare con Adelmo e i suoi Sorapis?
E’ una
straordinaria, divertente e improvvisata “ammucchiata” tra musicisti con LE
PALLE!
Esiste qualche
musicista italiano che ti ha dato qualcosa di concreto, a cui magari ti sei
ispirato?
Tutti i
musicisti con cui canto, suono e collaboro, ho cantato, ho suonato e
collaborato, mi hanno dato molto!
Prova a immaginare e
pianificare il futuro: cosa vorresti ti capitasse, musicalmente parlando, nei
prossimi tre anni?
Potere,
per magia, ascoltare in anteprima la musica dei prossimi TRECENTO anni!