domenica 30 novembre 2025

Arianuova -“Volevo Andare Altrove”

 


Arianuova -“Volevo Andare Altrove”

LizardRecords


Ci sono dischi che non si limitano a essere ascoltati: si attraversano, come si percorre un paesaggio mutevole. Volevo Andare Altrove, esordio degli Arianuova, è uno di questi. Non è soltanto un album, ma un viaggio che mette in scena la tensione umana verso un altrove indefinito, un bisogno che ci accompagna da sempre e che diventa qui materia sonora.

L’apertura con Rota Fortunae è come un varco improvviso: scale discendenti e vortici strumentali che evocano la ruota della sorte, la vita che gira senza preavviso. È un preludio che non concede certezze, ma prepara all’ignoto. Subito dopo, La strada buona diventa manifesto: un canto di liberazione, il desiderio di cambiare direzione, di respirare aria nuova. La voce si fa confessione, le tastiere disegnano scenari che oscillano tra malinconia e speranza, mentre la chitarra apre squarci di luce.

Il ponte dell’arcobaleno di Rainbow bridge ci porta in una dimensione sospesa, dove mito e leggenda si intrecciano con la memoria personale. Qui la musica diventa carezza, un conforto che non indulge nel sentimentalismo ma lascia spazio a un respiro cosmico. Downfall, al contrario, è tensione pura: riff incalzanti, voci campionate, un ritmo che precipita fino al silenzio del piano elettrico. È la caduta, la fragilità di chi rincorre il successo e si ritrova improvvisamente senza appigli.

La tempesta arriva e passa in La quiete dopo la tempesta, otto minuti di progressione strumentale che alternano calma e turbolenza, fino a un finale epico. È il brano che meglio mostra la capacità della band di trasformare la narrazione in musica, senza mai perdere coerenza. Poi, La commedia è finita: una ballata che riflette sulla fine dello spettacolo, sul tramonto della musica dal vivo, ma anche sulla dignità di chi continua a credere nel palco e nel pubblico. La voce di Zanon restituisce tutta la nostalgia di chi sente svanire il calore delle mani che applaudono.

Il cuore del disco è la lunga suite L’orologio che andava all’indietro. Sedici minuti che diventano un viaggio nel tempo, tra paure, cadute, fughe verso la luce e ritorni alle origini. È un brano che chiede ascolto attento, ma ripaga con intensità emotiva e costruzione narrativa. Qui il tempo non è solo misura musicale: è esperienza, memoria, vertigine. A chiudere, Fortunae rota volvitur riprende il tema iniziale della sorte, riportando l’ascoltatore al punto di partenza, ma con la consapevolezza di aver attraversato un cammino.

Volevo Andare Altrove è un album che si legge come un racconto e si ascolta come un viaggio. Gli Arianuova non si limitano a citare il progressive, ma lo reinventano come linguaggio per parlare di inquietudini contemporanee. È un disco che chiede tempo e attenzione, ma che restituisce emozioni autentiche e la sensazione di aver compiuto un percorso insieme agli autori.

 

Formazione

Daniele Olia-tastiere, chitarre, liuto, voci

Luca Bonomi-batteria

Massimo Zanon-voce

Michele Spinoni-chitarra

Lista brani

1-Rota Fortunae-3'30''

2-La strada buona-5'20''

3-Rainbow bridge-6'12''

4-Downfall-4'57''

5-La quiete dopo la tempesta-8'10''

6-La commedia è finita-6'45''

7-L’orologio che andava all’indietro-15'45''

8-Fortunae Rota volvitur-2'10''


Musica, testo e arrangiamenti: Daniele Olia

Mix e masterizzazione: Luca Bonomi

Progetto grafico: Daniele Olia

Tutti i brani sono registrati e depositati presso SOUNDREEF

Distribuzione album

Volevo andare altrove è disponibile presso:

BTF www.btf.it ,  GT Music    www.gtmusic.it , MaRaCash www.maracash.com , Pick Up www.pickuprecords.it  ,  Syn-Phonic  www.synphonicmusic.com

Inoltre, è disponibile in download digitale sulle principali piattaforme di streaming

Info e Contatti

www.lizardrecords.it

lizardopenmind@yahoo.it

infoqirsh@gmail.com