sabato 29 novembre 2025

George Harrison: oltre il silenzio, un'anima musicale profonda

 

Oltre il mito: la profondità musicale e spirituale di George Harrison, un'eredità che continua a risuonare


George Harrison. Il "Beatle silenzioso". Un appellativo che, sebbene riconosca la sua indole più introversa rispetto agli esuberanti Lennon e McCartney, rischia di oscurare la profondità e la complessità di un artista che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia della musica. Andare oltre questo stereotipo significa esplorare le molteplici sfaccettature di un uomo la cui spiritualità, il talento compositivo e la ricerca di autenticità hanno plasmato la sua vita e la sua opera.

Le radici musicali di Harrison affondano negli anni della formazione a Liverpool e nell'irresistibile ascesa dei Beatles. Il suo ruolo all'interno della band, spesso sottovalutato, si rivela cruciale. Emerge un chitarrista dalla tecnica raffinata e dal tocco inconfondibile, capace di arricchire le melodie con riff iconici e assoli carichi di feeling. Ma soprattutto, si afferma come un autore di crescente maturità, le cui composizioni, inizialmente relegate ai lati B o a momenti secondari degli album, hanno progressivamente conquistato spazio e riconoscimento, culminando in gemme come "While My Guitar Gently Weeps", "Something" e "Here Comes the Sun".

Un aspetto centrale della sua vita è il profondo percorso spirituale intrapreso. Il suo interesse per la cultura e la filosofia indiana, introdotto nella band durante le riprese di "Help!", lo ha condotto a un'intensa ricerca interiore che si è riflessa non solo nella sua vita privata, ma anche nella sua musica. L'introduzione di sonorità orientali, l'uso di strumenti come il sitar e il sarod, e i testi intrisi di misticismo hanno rappresentato una svolta significativa nel panorama musicale dell'epoca, influenzando profondamente la creatività dei Beatles e aprendo nuove strade per la sperimentazione sonora.

Dopo lo scioglimento della band, Harrison ha intrapreso una carriera solista ricca e variegata, affrancandosi definitivamente dall'ombra dei suoi celebri compagni. L'album triplo All Things Must Pass (1970) è considerato un capolavoro, un'esplosione di creatività repressa che spazia dal rock al gospel, dal folk alle sonorità orchestrali, con testi profondi e personali. Questo periodo evidenzia la sua capacità di collaborare con altri musicisti di talento e di spaziare tra diversi generi musicali, mantenendo sempre una forte identità artistica.

La sua vita intima e personale rivela un uomo schivo ma dotato di un acuto senso dell'umorismo, profondamente umano e autentico nella sua ricerca di significato. Le sue relazioni, le sue passioni (come l'amore per i motori e il cinema, testimoniato dalla fondazione della HandMade Films) e le sue fragilità completano il ritratto di un artista complesso e sfaccettato.

In conclusione, George Harrison rappresenta una figura fondamentale nella storia della musica. La sua evoluzione artistica e spirituale, il suo contributo unico al suono dei Beatles e la sua prolifica carriera solista testimoniano la profondità e la genialità del "Beatle silenzioso", un'anima musicale che ha saputo far risuonare la sua voce unica nel panorama del rock.