sabato 22 novembre 2025

Sun Chorus a Savona – La prima di sei serate alla Sala Stella Maris

 


L’inizio di un percorso

La serata di venerdì 21 novembre 2025, presso la Sala Stella Maris di Savona, ha inaugurato un nuovo ciclo culturale: la prima di sei serate organizzate con il patrocinio dell’Associazione Rossini e di UniSavona. Un progetto pensato per portare musica, teatro e narrazione in uno spazio raccolto ma vibrante, capace di accogliere esperienze artistiche diverse e trasformarle in momenti di comunità.

Il Sun Chorus e il decennale

Ad aprire questo percorso è stato il Sun Chorus, giunto dal Piemonte sotto la neve per celebrare i suoi dieci anni di attività. Nato nel 2015 da un gesto d’amore della direttrice artistica Francesca Oderda, il coro conta oggi oltre 35 membri suddivisi in sezioni vocali, accompagnati da pianoforte, chitarra e voce recitante.

Pubblico e atmosfera

  • Affluenza: inferiore alle aspettative, complice il freddo pungente e il tempo inclemente.
  • Partecipazione: intensa e calorosa; il pubblico ha seguito con attenzione, lasciandosi coinvolgere e regalando grande soddisfazione al coro.
  • Nota di merito: la minor presenza numerica è stata compensata da un ascolto partecipe e autentico, che ha reso la serata intima e significativa.

La trasferta del coro

Il Sun Chorus, partito dal Piemonte con condizioni meteo difficili, ha dimostrato una passione straordinaria. La fatica del viaggio si è trasformata in energia e dedizione sul palco, rendendo la performance ancora più intensa.

Storytelling e narrazione

Lo spettacolo “…ma di tutte la più grande è l’Amore!” ha trovato la sua forza nella parte narrativa.

  • L’attrice teatrale ha dato corpo e voce alle letture, creando un pacchetto integrato e vario.
  • L’alternanza tra musica e parola ha costruito un flusso emotivo che ha commosso anche lo scrivente.
  • Le letture di Baricco, Erri De Luca, Mariangela Gualtieri e San Paolo hanno dialogato con brani come Shallow, Bridge Over Troubled Water, The Sound of Silence.

Acustica e strumenti

  • Sala Stella Maris: dimensioni contenute rispetto al coro, ma acustica sorprendentemente ottima.
  • Strumentazione: chitarra e pianoforte (in dotazione della sala), utilizzati con efficacia per sostenere le voci.

Il mio pensiero

A mente fredda, il giudizio assume una prospettiva diversa. Se la mia reazione iniziale è stata di delusione per la modesta partecipazione, il giorno successivo si è trasformata in un sentimento ben più profondo e motivante. Frequento l’ambiente musicale da molti anni e conosco bene le dinamiche interne, ma raramente mi è capitato di provare emozioni così intense. Il Sun Chorus ha saputo creare un rapporto osmotico straordinario: ciò che ha regalato al pubblico gli è stato restituito in un circolo virtuoso che ha coinvolto tutti i presenti.

La loro esibizione è stata perfetta nel creare empatia, un elemento che va ben oltre le capacità tecniche. Ho ricevuto tantissimi apprezzamenti da chi era presente, e questo ha mitigato il mio disappunto iniziale. Non è rimasto solo un elogio: già il giorno dopo ho lavorato per aprire nuove strade, e se son rose…

Medley video

Per rendere più vivido il racconto, propongo un medley video con i momenti più significativi della serata: frammenti musicali e narrativi che restituiscono l’energia e l’intensità del concerto. Un modo per rivivere l’esperienza e condividerla con chi non era presente.


Conclusione

Il concerto del Sun Chorus a Savona non è stato soltanto la celebrazione di un decennale, ma la dimostrazione di una passione autentica. Le intemperie inaspettate e il freddo pungente non hanno impedito al coro di portare la propria musica e la propria narrazione a un pubblico numericamente contenuto, ma emotivamente partecipe. La serata ha mostrato che la vera forza di un ensemble non risiede nel numero delle voci, bensì nella capacità di creare empatia, trasmettere emozioni autentiche e intrecciare parola e suono in un’esperienza che resta impressa.

Questa è stata la prima tappa di un percorso che continuerà con altre cinque serate, ognuna pensata per arricchire la vita culturale della città e offrire nuove occasioni di incontro e condivisione.

Almeno ci si proverà!