lunedì 3 novembre 2025

“Flipper (Folk Songs for the Judgment Day)” di NichelOdeon (Claudio Milano)

 


 Un’esperienza sonica inaudita che,

come tutte le rovine,

non bussa alla porta,

la abbatte!

Claudio Milano


Flipper (Folk Songs for the Judgment Day), di Claudio Milano (NichelOdeon), si presenta come un’opera fuori dagli schemi, capace di sorprendere e disorientare anche l’ascoltatore più esperto. Pubblicato in occasione del centenario di Luciano Berio, il progetto nasce da un lungo percorso di ricerca e rielaborazione che abbraccia oltre vent’anni di incisioni, studio e trasfigurazione sonora. La collaborazione con Teo Ravelli (borda) e una nutrita schiera di musicisti e autori, conferisce all’album una ricchezza timbrica e concettuale rara nel panorama contemporaneo.

L’album si configura come una celebrazione della “storia”, ma filtrata attraverso una lente distopica e personale: la paura, tema centrale, diventa il filo conduttore che lega citazioni, melodie e frammenti provenienti dall’Alto Medioevo fino ai giorni nostri. Il risultato è un medley in cui le melodie si rincorrono, si sovrappongono e si dissolvono, creando un limbo sonoro che sfida la percezione del tempo e dello spazio. L’ascoltatore viene così trascinato in un viaggio che oscilla tra realtà, finzione e sogno, dove la storia sembra non appartenere più a chi la genera, ma diventare patrimonio di un’umanità spaesata e in cerca di senso.

Dal punto di vista oggettivo, la produzione si distingue per la scelta radicale di partire sempre dalla voce a cappella, su cui vengono poi stratificati gli altri contributi sonori. Questa modalità di incisione, unita a una tracklist che spazia da Berio a De André, da Brel a Bowie, da tradizionali medievali a hit pop contemporanee, testimonia una visione musicale ampia e inclusiva, che rifiuta ogni barriera di genere e di epoca.

Personalmente, ciò che colpisce di più è il coraggio con cui Milano affronta la materia musicale: ogni brano viene smontato e ricostruito, privato della sua aura originaria per essere inserito in un contesto nuovo, spesso straniante, ma sempre profondamente sentito. L’ascolto di “Flipper” non è mai rassicurante: è un’esperienza che mette in discussione, che invita a riflettere sul senso della memoria, della tradizione e della contemporaneità. La sensazione è quella di trovarsi davanti a una rovina sonora che non bussa alla porta, ma la abbatte, costringendo chi ascolta a confrontarsi con le proprie paure e con la fragilità della storia personale e collettiva.

L’artwork, curato da Bamto e Niccolò Clemente su concept di Milano, e la scelta dell’etichetta TRUMPF! Records, aggiungono ulteriori livelli di lettura, sottolineando il carattere distopico e provocatorio dell’intero progetto.


  https://claudiomilano.bandcamp.com/album/flipper-folk-songs-for-the-judgement-day-2


TRACKLIST

  • Quando Ricordiamo (Luciano Berio/Italo Calvino) - 1980
  • La Fenice (Riccardo Cocciante/Rodolfo Santandrea) - 1984
  • Il Canto degli Italiani – per “Apostasia della Bellezza” di Marc Vincent Kalinka (Goffredo Mameli/Michele Novaro) – 1847
  • Albergo a Ore (Herbert Pagani) - 1969
  • La Chanson de Vieux Amants (Jaques Brel/Gérard Jouannest) - 1967
  • Avec le Temps (E. Medail/Léo Ferré) - 1970
  • La Costruzione di un Amore (Ivano Fossati) - 1978
  • La Canzone dell’Amore Perduto (Fabrizio De André) - 1966
  • Mi Sono Innamorato di Te (Luigi Tenco) - 1962
  • Non, Je ne Regrette Rien (Charles Dumont/Michel Vaucaire) - 1956
  • Cornflake Girl (Tori Amos) - 1994
  • I’m Late (Claudio Milano/Lewis Carroll) - 1856/2020
  • Alexanderplatz (Alfredo Cohen/Franco Battiato/Giusto Pio) - 1982
  • The Cold Genius Song (Henry Purcell/John Dryden) - 1691
  • Après un rève, op. 7 n. 1 (Gabriel Fauré/R. Bussine) - 1870-1878
  • Il Pianto della Madonna (Claudio Monteverdi/Ottavio Rinuccini) - 1641
  • Lusive la Lune – La Canzone della Notte di Natale (tradizionale friulano) – XVIII sec.
  • Lu Rusciu de lu Mare (tradizionale salentino) – XVI/XVII sec.
  • Maramao (Mario Consiglio/Mario Panzeri da “Scura Maje”/”Mara Maje”/”Lamento di una Vedova” – tradizionale Abruzzo e Basilicata XIV/XV sec., poi in dedica al brigante Giuseppe Nicola Summa; infine “canzone della fronda” antifascista)
  • Ahi! Amours (Conon de Béthune) - 1189 circa
  • So Ben Mi C'ha Bon Tempo (Orazio Vecchi) - 1590
  • Mad About You (Alex Callier) - 2000
  • Adesso Si (Sergio Endrigo) - 1966
  • Fenesta ca Lucive (Matteo Di Ganci/Guglielmo Cottrau/Vincenzo Bellini/Giulio Genoino, da una poesia del XVI sec. musicata nel 1842)
  • E Se Domani (Carlo Alberto Rossi/Giorgio Calabrese) – 1964
  • Una Lunga Storia d’Amore (Gino Paoli) - 1984
  • Lontano, lontano (Luigi Tenco) - 1966
  • Vecchio Frack (Domenico Modugno) - 1955
  • E non Finisce Mica il Cielo (Ivano Fossati) - 1982
  • Estate (Bruno Martino/Bruno Brighetti) - 1960
  • Summertime (George Gershwin/DuBose Heyward/Ira Gershwin) – 1935
  • Black Is the Color Of My True Love's Hair (tradizionale scozzese/John Jacob Niles) – XVIII sec. (?)
  • La Canzone dei Soli (Claudio Milano) - 2021
  • … Dopo (Claudio Milano/Vincenzo Zitello) - 2018
  • The Sleeper (Peter Hammill/Edgar Allan Poe) – 1831/1991
  • La Flagellazione di Cristo - recitarcantando (Claudio Milano) – 2025
  • From Her to Eternity (Barry Adamson/Blixa Bargeld/Nick Cave/Mick Harvey/Anita Lane/Hugo Race) – 1984
  • Don Giovanni (Lucio Battisti/Pasquale Panella) – 1986
  • La Realtà non Esiste (Claudio Rocchi) – 1971
  • L’Ombra della Luce (Franco Battiato/Giusto Pio) – 1991

In conclusione, “Flipper (Folk Songs for the Judgment Day)” è un’opera che sfida le convenzioni, capace di parlare sia alla mente che al cuore. Un lavoro che richiede attenzione e apertura, ma che ripaga con una ricchezza di stimoli e suggestioni rara nel panorama musicale attuale. Un inno alla coesistenza e alla trasformazione, che lascia il segno e invita a un ascolto attivo e consapevole.