John Lodge, bassista e cantante dei Moody Blues per oltre
50 anni, è morto all'età di 82 anni. La notizia è stata diffusa il 10
ottobre tramite un comunicato della famiglia, che ha fatto sapere che il
musicista "se n'è andato serenamente circondato dai suoi cari e dalle
note degli Everly Brothers e di Buddy Holly". La causa della morte non
è stata resa nota.
"È con profonda tristezza che dobbiamo annunciare che John Lodge, il nostro caro marito, padre, nonno, suocero e fratello, ci è stato improvvisamente e inaspettatamente portato via", si legge nella dichiarazione.
Nato il 20 luglio 1943 a Erdington, Birmingham, Lodge sposò
Kirsten nel 1968. Nel comunicato, la famiglia ha sottolineato che "per
lui la cosa più importante era il suo amore duraturo per la moglie Kirsten e
per la sua famiglia, seguito dalla sua passione per la musica e dalla sua fede."
Il musicista era un uomo dal "cuore grande"
e la sua gioia più grande era stare sul palco: "Non era mai più felice
che sul palco: era 'solo un cantante in una rock'n'roll band' e adorava
esibirsi con la sua band e con suo genero, Jon [Davison] (cantante degli Yes),
e poter continuare a condividere questa musica con i suoi fan,"
continua la nota. John aveva anche lavorato con i figli Emily e Kristian e
nutriva un sogno legato al nipote, John-Henry, sperando un giorno di vederlo
giocare per il Birmingham City.
La famiglia, nel chiedere il rispetto della privacy, ha
invitato i fan ad ascoltare la canzone solista di Lodge del 2025, Whispering
Angels, in suo ricordo.
Dopo essersi innamorato del rock'n'roll di Jerry Lee Lewis e
Buddy Holly, Lodge si unì ai Moody Blues nel 1966, subentrando al bassista
Clint Warwick. Rimase un membro fondamentale del gruppo fino alla cessazione
delle attività nel 2018.
Con Lodge alla voce e al basso, i Moody Blues conobbero un
periodo di grande successo, a partire dal loro secondo album pionieristico, Days Of Future Passed. La band raggiunse la vetta delle classifiche degli
album del Regno Unito con On The Threshold Of A Dream (1969), A Question Of Balance (1970) e Every Good Boy Deserves Favour
(1971). Il loro singolo del 1970, “Question”, arrivò al secondo posto
nella classifica UK.
Negli Stati Uniti, i Moody Blues trovarono un successo ancora
più clamoroso, toccando corde emotive profonde in un'epoca di grandi
cambiamenti e conflitti, come la guerra del Vietnam. Per un periodo, furono la
band inglese più venduta in America e il loro album del 1972, Seventh Sojourn, rimase in cima alle classifiche per cinque settimane. "C'è
ancora gente che viene da me e mi dice: 'Devo dirtelo, nel 1968 ero in Vietnam,
terrorizzato. E continuavo a suonare il tuo album ancora e ancora',"
raccontò Lodge a Classic Rock nel 2008.
Parallelamente alla sua attività con la band, Lodge co-creò
l'album Blue Jays nel 1975, un progetto con il compagno di band
Justin Hayward. Pubblicò il suo album di debutto solista, Natural Avenue,
nel 1977.
Dopo che i Moody Blues hanno smesso di esibirsi e registrare,
Lodge si è concentrato maggiormente sulla sua produzione personale. Tra i suoi
ultimi lavori, l'album dal vivo The Royal Affair And After
(2021), l'album in studio Days Of Future Passed – My Sojourn (una
rivisitazione dell'album del 1967) nel 2023 e l'EP Love Conquers All,
pubblicato a San Valentino di quest'anno.
Il suo duraturo contributo alla musica fu riconosciuto nel
2019, quando Prog gli conferì il Lifetime Achievement Award agli Annual Prog
Awards di Londra.
"Ci mancheranno per sempre il suo amore, il suo
sorriso, la sua gentilezza e il suo supporto assoluto e infinito," ha
concluso la famiglia nel suo comunicato, "Come diceva sempre John alla
fine dello spettacolo, grazie per aver mantenuto la fede."

