Oggi, 10 agosto, ricorre l'anniversario della
scomparsa di Isaac Lee Hayes Jr., una
delle figure più imponenti e influenti della musica soul e R&B.
Nato a Covington, Tennessee, il 20 agosto 1942, Hayes ci ha lasciato il 10 agosto 2008, all'età di 65 anni.
La carriera di Hayes decollò come autore di canzoni per la leggendaria etichetta Stax Records di Memphis, dove, insieme al suo partner David Porter, divenne uno dei team di compositori più prolifici e di successo degli anni '60. Insieme, firmarono classici intramontabili per artisti come Sam & Dave (tra cui il celeberrimo "Soul Man"), Carla Thomas e Johnnie Taylor, definendo il "sound di Memphis" che ha dominato le classifiche.
Tuttavia, è come artista solista che Isaac Hayes ha lasciato un segno definitivo. Con il suo stile unico, fatto di lunghi intro strumentali, arrangiamenti orchestrali e una voce profonda e vellutata, ha rivoluzionato il concetto di album soul. Il suo lavoro più iconico, quello che lo ha consacrato alla fama mondiale, è senza dubbio la colonna sonora del film del 1971 "Shaft". Il tema principale, con il suo irresistibile groove di chitarra wah-wah, gli valse un Academy Award per la migliore canzone originale, rendendolo il primo afroamericano a vincere un Oscar in una categoria non recitativa.
Oltre alla sua carriera musicale, Hayes si è distinto anche come attore, prestando il suo carisma a numerosi film e serie televisive. La sua voce profonda e inconfondibile gli ha anche valso il ruolo del personaggio "Chef" nella popolare serie animata "South Park", che lo ha fatto conoscere a una nuova generazione di fan.
Isaac Hayes non è stato solo un cantante o un compositore, ma un vero e proprio architetto del suono, un innovatore che ha spinto i confini della musica popolare. La sua influenza è evidente in generi come il R&B moderno, l'hip-hop (i suoi brani sono stati campionati da innumerevoli artisti) e la neo-soul. La sua figura, imponente e carismatica, con i suoi occhiali da sole e la sua testa rasata, è diventata un'icona culturale. A 17 anni dalla sua scomparsa, la sua stella brilla ancora, e la sua "Hot Buttered Soul" non smette di scaldare i cuori.
