Con il soprannome di "Superlungs" a testimoniare la
sua straordinaria potenza vocale, è venuto a mancare all'età di 75 anni Terry Reid, figura leggendaria ma spesso
sottovalutata del rock britannico. Il musicista, cantante e chitarrista, si è
spento oggi, 5 agosto 2025, dopo una battaglia contro il cancro.
La sua fama, per molti, è legata a un aneddoto diventato
parte integrante della storia del rock: il rifiuto, per ben due volte, di
unirsi a band che sarebbero diventate giganti del genere. Nel 1968, Terry Reid
declinò l'offerta di Jimmy Page di diventare il frontman di quella che sarebbe
diventata la leggendaria band Led Zeppelin. A Page, Reid suggerì invece un
giovane e talentuoso Robert Plant. Pochi anni dopo, la storia si ripeté con i
Deep Purple. Questi rifiuti, sebbene abbiano deviato la sua carriera da un
successo planetario, non ne hanno sminuito il talento e l'importanza.
Nato a Huntingdon, in Inghilterra, nel 1949, Reid iniziò la
sua carriera giovanissimo, supportando i Rolling Stones in tour già a sedici
anni con il suo primo gruppo, i Jaywalkers. La sua voce potente, paragonata a
quella di contemporanei come Paul Rodgers e Rod Stewart, e il suo stile
chitarristico, gli valsero un grande rispetto nel panorama musicale.
La sua carriera solista, sebbene non abbia raggiunto le vette
commerciali delle band che ha rifiutato, ha prodotto album di grande spessore
come Bang, Bang You're Terry Reid (1968), River
(1973) e il capolavoro Seed of Memory (1976), prodotto da Graham
Nash.
La sua musica è un mix affascinante di hard rock, folk rock e
soul, che ha influenzato generazioni di musicisti.
Negli ultimi anni, nonostante i problemi di salute che lo
avevano costretto ad annullare concerti, Reid ha continuato a lavorare e a
esibirsi, dimostrando una passione inestinguibile per la musica. La sua
scomparsa lascia un vuoto in chi ha saputo apprezzare la sua arte pura e senza
compromessi.


