Oggi, 2 agosto, ricordiamo il compleanno di Joe Lynn Turner, una delle voci più
riconoscibili e versatili nella storia del rock melodico e dell'hard rock. Con
una carriera che abbraccia oltre cinque decadi e include collaborazioni con
alcune delle band più influenti del genere, Turner ha lasciato un'impronta tangibile
nella musica.
Nato a Hackensack, New Jersey, nel 1951, Joseph Linquito (il
suo vero nome) ha mostrato un precoce talento musicale, iniziando con la
fisarmonica e poi dedicandosi alla chitarra. Dopo aver brevemente intrapreso la
carriera di insegnante di letteratura inglese, la sua passione per la musica lo
ha portato a formare i Fandango, una band AOR che ha pubblicato quattro
album tra il 1977 e il 1980.
La grande svolta per Turner è arrivata nel 1981, quando il
leggendario chitarrista Ritchie Blackmore lo ha chiamato per
un'audizione per i Rainbow. Turner ha conquistato immediatamente
Blackmore ed è diventato il frontman della band, contribuendo a tre album
fondamentali: Difficult to Cure (1981), Straight Between the Eyes (1982) e Bent Out of Shape (1983). In questi
anni, i Rainbow hanno raggiunto un notevole successo commerciale, con brani
come "I Surrender" e "Stone Cold" che hanno
scalato le classifiche.
Dopo lo scioglimento dei Rainbow, Turner ha intrapreso una
prolifica carriera solista con l'album Rescue You nel 1985.
Tuttavia, la storia si è ripetuta nel 1989, quando è stato invitato a unirsi ai
Deep Purple, la band madre di Blackmore. Con i Deep Purple, Turner ha
registrato l'album Slaves and Masters (1990) e ha partecipato al
tour mondiale del 1991, dimostrando ancora una volta la sua capacità di
adattarsi a stili diversi pur mantenendo la sua identità vocale.
Al di là delle sue esperienze con Rainbow e Deep Purple, Joe
Lynn Turner ha continuato a pubblicare numerosi album solisti, come il recente Belly of the Beast (2022), dove ha affrontato anche la sua alopecia,
decidendo di presentarsi senza parrucca per la prima volta. È stato anche un
richiestissimo vocalista per sessioni e collaborazioni con artisti del calibro
di Billy Joel, Cher, Michael Bolton e Mick Jones dei Foreigner, ampliando
ulteriormente la sua influenza.
Nel corso degli anni, Turner ha partecipato a una miriade di progetti, tra cui Hughes Turner Project con Glenn Hughes, Mother's Army e Brazen Abbot, dimostrando una versatilità e una dedizione alla musica che lo rendono una figura ammirata nel panorama rock.
