Il 15 settembre del 2008 ci lasciava, a 65
anni, Richard
Wright, uno dei
padri dei Pink
Floyd,
tastierista e compositore dopo l'uscita dal gruppo di Syd Barrett.
Lo voglio
ricordare con un articolo trovato in rete in quei giorni…
"Si
è spento ieri Richard Wright, co-fondatore e tastierista dei sempre e per
sempre leggendari Pink Floyd, «dopo una breve lotta contro il cancro», così la
famiglia, tramite un portavoce, ne ha dato l'annuncio, senza fornire ulteriori
particolari, ma chiedendo il rispetto della privacy. Richard William
"Rick" Wright (questo il nome completo), era nato a Londra 65 anni
fa, unico nella formazione originale della band britannica a non essere
originario della provincia.
Da
adolescente frequenta brevemente il London College of Music, formandosi alla
musica jazz. Ma l'esperienza dura poco e presto si iscrive ad Architettura dove
incontra due dei suoi futuri compagni, Roger Waters, autore di tutti gli anni
migliori della band, e Nick Mason.
Nel 1963
nascono i Pink Floyd.
Con Waters,
Wright e Mason c'è anche Syd Barrett (morto il 7
luglio del 2006, a 60 anni, dopo anni passati a inseguire i fantasmi della
propria mente), che in seguito viene sostituito dal raffinato David
Gilmour.
Ed è
proprio dopo l'uscita di Barrett dal gruppo che Wright ne diviene il
compositore melodico, dando l'impronta decisiva ad alcuni fra i brani più
famosi come "A Saucerful of Secrets", "Echoes", e
"Shine on You Crazy Diamond".
Suoi
anche alcuni fra i pezzi di maggior successo commerciale: le due canzoni
dell'album "Dark Side of the Moon", del 1973: "The Great Gig in
the Sky" e "Us and Them", e "Keep Talking", tratta da
"The Division Bell "del 1994.
Impossibile,
poi, non ricordare "Sysyphus", dell'album "Ummagumma",
del1969, e "Summer '68 ", dell'album " Atom Heart Mother",
del 1970.
Durante
la registrazione di "The Wall", del 1979 scoppia la bufera:
Roger Waters chiede a Wright di andarsene.
La causa
è lo scarso rendimento, causato, lo accusa, da un eccessivo uso di cocaina.
Wright
smentisce, ma se ne va anche se continua a suonare nei concerti del 1980 e 1981
che promuovono l'album, ma solo come musicista.
L'album
successivo, "The Final Cut" (1983), dedicato alla memoria del padre
di Waters, morto ad Anzio durante la guerra e ultimo disco della formazione
originaria, è l'unico a cui Wright non contribuisce come autore.
Ormai è
definitivamente allontanato da gruppo.
Nel 1984
forma un gruppo con Dave Harris, gli Zee.
Ma il
primo album, "Identity", è un completo insuccesso.
Nel 1987
viene chiamato da Gilmour per dare una mano durante le session conclusive di
"A Momentary Lapse of Reason" e poi formalmente
"reintegrato" a pieno titolo come membro del gruppo con l'album
"Delicate Sound of Thunder "(1988).
Nell'album
successivo, "The Division Bell" (1994), scrive cinque canzoni e canta
"Wearing the Inside Out.
Incoraggiato
dal decisivo contributo fornito a The Division Bell, nel 1996 Wright pubblica
il suo secondo album da solista, "Broken China", in cui tra gli
ospiti appaiono talenti come Sinead O'Connor, Pino
Palladino e Tim Renwick.
Nel
frattempo gli screzi e le battaglie legali per il possesso del nome sembrano
aver irrimediabilmente allontanato Waters dagli altri musicisti e sembra quindi
un piccolo miracolo vederli di nuovo tutti e quattro, nel luglio del 2005, sul
palco del Live 8, in Hyde Park.
L'anno
seguente Wright ritorna nello studio di registrazione con Gilmour, per
collaborare con lui ancora una volta, al terzo album da solista di
quest'ultimo, "On an Island", suonando in due brani.
Erano
proprio loro i propiziatori di una possibile, futura reunion dello storico
gruppo al completo.
Ma ora
ogni sogno è svanito per sempre".
Nessun commento:
Posta un commento