giovedì 26 settembre 2024

54 anni fa usciva "After the Gold Rush", di Neil Young


After the Gold Rush è il terzo album in studio di Neil Young, pubblicato il 19 settembre 1970 dalla Reprise Records.

Dopo l’enorme successo di Déjà Vu, Neil Young abbandona Crosby, Stills e Nash, lasciandoli interdetti. Non ci vuole molto per capire che è la scelta giusta: After the Gold Rush è uno dei grandi capolavori di Neil Young, l’anticipatore dello stile e dei temi che avrebbero visto il successo mondiale con Harvest.

I media non capirono immediatamente la portata artistica dell’album, che è stato ed è il punto di riferimento assoluto per chiunque si sia avvicinato alla canzone folk negli ultimi cinquant’anni.

After the Gold Rush è un album che va ben oltre la semplice somma delle sue parti. È un'opera complessa e sfaccettata, che invita l'ascoltatore a un viaggio profondo nell'anima di Neil Young e nei tumulti di un'epoca che stava cambiando.

Le trame musicali di After the Gold Rush sono caratterizzate da una straordinaria varietà di sonorità. Le chitarre acustiche ed elettriche di Young si intrecciano con arrangiamenti orchestrali, strumenti a fiato e percussioni, creando un tappeto sonoro ricco e avvolgente. Questo mix di generi diversi, dal folk al rock, dal country al pop, è uno dei segni distintivi dello stile di Young e conferisce all'album una profondità e una ricchezza uniche.

I testi sono veri e propri poemi, carichi di immagini evocative e di un profondo senso di malinconia. Young affronta temi universali come l'amore, la perdita, la speranza e la paura del futuro, ma anche questioni più specifiche legate al suo tempo. La sua scrittura è caratterizzata da una grande sincerità e da una capacità di evocare emozioni intense.

Oltre ad alcuni brani che diventeranno tra i più famosi della sua produzione, l'album contiene numerose altre gemme nascoste, come "Southern Man", una potente denuncia del razzismo nel Sud degli Stati Uniti, e "Tell Me Why", brano che si interroga a proposito delle difficoltà di crescere e di prendere decisioni difficili.

After the Gold Rush è un album che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia della musica e la sua influenza si sente ancora oggi nel lavoro di molti artisti.

È buona cosa consigliare ai giovani di oggi l’ascolto di After the Gold Rush?

Sì, pe svariati motivi… in sintesi!

Per la sua attualità: i temi a affrontati da Young sono ancora oggi estremamente rilevanti.

Per la sua bellezza musicale: la musica di "After the Gold Rush" è un piacere per le orecchie.

Per la sua capacità di evocare emozioni: le canzoni di Young sono in grado di toccare il cuore e l'anima.

"After the Gold Rush" è un album che va ascoltato, riascoltato e riscoperto. È un viaggio introspettivo e sociale che ci invita a riflettere sul nostro mondo e sul nostro posto in esso. È un capolavoro che ha resistito alla prova del tempo e che continuerà a farlo per molti anni a venire.

Non resta che ascoltarlo cliccando sul titolo…

 

Lato 1

Tell Me Why – 2:54 (Neil Young)

After the Gold Rush – 3:45 (Neil Young)

Only Love Can Break Your Heart – 3:05 (Neil Young)

Southern Man – 5:31 (Neil Young)

Till the Morning Comes – 1:17 (Neil Young)

Lato 2

Oh, Lonesome Me – 3:47 (Don Gibson)

Don't Let It Bring You Down – 2:56 (Neil Young)

Birds – 2:34 (Neil Young)

When You Dance I Can Really Love – 4:05 (Neil Young)

I Believe in You – 3:24 (Neil Young)

Cripple Creek Ferry – 1:34 (Neil Young)