Eric Clapton, Bonnie Bramlett, Delaney Bramlett e
George Harrison
Leggendo l'autobiografia di Eric Clapton emerge l'enorme importanza che
Delaney e Bonnie hanno avuto nella
vita del chitarrista, tanto che Eric attribuisce a loro "la colpa"
del fallimento del supergruppo dei Blind Faith.
Ecco alcuni passaggi del libro, che fanno emergere il senso
di frustrazione di Clapton, che confronta la qualità della musica di Delaney e
Bonnie con la "perfetta freddezza" del suo gruppo, fatto da singoli
non amalgamati:
"Per me, andare
sul palco dopo Delaney a Bonnie era molto duro, perchè pensavo che fossero
parecchio più bravi di noi."; "... il loro approccio musicale era
contagioso. Tiravano fuori le chitarre sul bus e suonavano per tutto il
viaggio, mentre noi tendevamo a isolarci di più... cominciai a viaggiare e
suonare con loro, e io ne ero irresistibilmente attratto, anche se sapevo che
questo avrebbe distrutto la band nella quale avevamo riposto tanta ‘fiducia
cieca’.... se Delanie e Bonnie non avessero mai suonato ai nostri concerti forse i Blind Faith sarebbero sopravvissuti, ma la tentazione rappresentata da
Delanye era irresitibile...".
Le note trovate su wikipedia, inserite da chissà quale
"critico" musicale, fornisco un'immagine diversa:
Delaney e Bonnie,
marito e moglie, godono di una fama ben superiore al loro reale valore. Le loro
canzoni, classificabili all'interno del genere "Southern Rock" anni
'70, risultano in realtà una combinazione di gospel, country, funk e soul. Sono
più che altro celebri per le prestigiose collaborazioni che rendono i loro
dischi piccoli gioielli di un R'n'B ben costruito: fra le tante, vanno
senz'altro ricordate quelle di Eric Clapton, Leon Russell, Dave Mason, George
Harrison e Duane Allman. La voce di Bonnie ricorda molto quella di Janis Joplin
e lo stesso Delaney può vantare precedenti collaborazioni di rilievo, fra cui
si segnala quella col celebre bluesman dell'Oklahoma J.J. Cale. Ingaggiati come
gruppo spalla dei Blind Faith di Eric Clapton e Steve Winwood per l'infruttuosa
tournée americana del 1969, si trasferiscono in Inghilterra per la
realizzazione di "On Tour", il loro album più famoso.
Qualunque sia la verità le parole di Clapton, scritte a
distanza di anni regalano un'immagine precisa, che lascia poco spazio
all'immaginazione.