Il 21 marzo
del 1991, all’ età di 82 anni, moriva Leo Fender, il fondatore della Fender Musical Instruments Corporation.
Gli
strumenti musicali progettati e realizzati da Leo Fender hanno rivoluzionato la
storia della musica del XX secolo. Oggi il marchio Fender è uno dei più
gloriosi e diffusi tra gli appassionati di chitarre elettriche.
Clarence Leonidas Fender nasce il 10 agosto 1909 nei pressi di
Anaheim, nello stato della California (USA), da genitori agricoltori. Da
giovane prende qualche lezione di pianoforte e di sassofono ma, fin dal 1922, è
l'elettronica, che coltivava come autodidatta, a diventare la sua prima
passione. Leo Fender si diploma nel 1928; all'epoca aveva già costruito una
piccola radio amatoriale e alcuni impianti di amplificazione, che affittava per
guadagnare qualche dollaro.
Leo Fender non emerge come musicista, non è nemmeno un liutaio e
neppure un ingegnere. La sua passione è quella di un'autodidatta,
sperimentatore instancabile, curioso e determinato nel raggiungere gli
obiettivi ricercando il massimo della qualità. Eclettico e geniale, Fender era
un uomo dalle molteplici competenze che sapeva circondarsi delle persone
giuste. In una sintetica analisi del suo lavoro, dal punto di vista economico,
oggi possiamo dire che Leo Fender aveva intuito prima d'altri il significato
della produzione si strumenti musicali per un mercato di massa, e negli anni '50 e '60 è stato per gli strumenti musicali ciò che Henry Ford è
stato stato per l'industria automobilistica americana negli anni '20 e '30.
Finiti gli studi Fender comincia a lavorare come ragionere per il
dipartimento autostradale dello stato della California. Nel 1934 sposa Esther
Klosky.
A causa della cosiddetta "grande depressione" statunitense, Leo perde il lavoro. La
passione per l'elettronica però non si è mai spenta. Persona creativa e piena di
risorse, nel 1938, non ancora trentenne, decide di aprire a
Fullerton il "Fender's Radio Service", un negozio-laboratorio di
elettronica. Qui vende e ripara radio insieme ad altri vari congegni
elettronici. Tutto questo accadeva in un momento storico in cui gli Stati Uniti
si trovavano lanciati in un'inarrestabile corsa all'innovazione tecnologica.
L'interesse per la musica si avvicina poco a poco. Con il passare
del tempo si fanno sempre più numerosi i musicisti che si rivolgono a lui per riparare i propri strumenti e amplificatori. Tra questi c'è Doc Kauffman,
che aveva lavorato per la Rickenbacker, casa produttrice di chitarre. I due
approfondiscono il loro rapporto e insieme compiono vari esperimenti. Nel 1944
fondano la "K&F Company" per produrre chitarre hawaiane e
amplificatori.
Due anni più tardi, nel 1946, la società si scioglie. Leo fonda la
"Fender Electric Instrument Company", decidendo di abbandonare le
radio e la piccola elettronica per concentrarsi sugli strumenti musicali.
Nel 1950 è il primo a mettere in commercio una chitarra elettrica a
corpo pieno (cosiddetta "solidbody"): il modello
"Broadcaster" coincide con quella che
oggi è universalmente nota come "Telecaster".
Nel 1951 inventa il basso elettrico "Precision". Nel
1954, con l'azienda in pieno processo di espansione, crea quella che può essere
considerato il suo modello più
emblematico: la "Stratocaster".
Le caratteristiche salienti della Stratocaster sono: il ponte, che
prevede la regolazione separata di ciascuna corda con applicato il
"tremolo sincronizzato" (meccanismo per ottenere un particolare
effetto di modifica dell'intonazione della corde attraverso una leva); il
corpo, in frassino, efficacemente sagomato e smussato per ottenere leggerezza
ed ergonomicità, con la doppia spalla mancante per agevolare il raggiungimento
delle note in fondo al manico; il manico, in acero avvitato al corpo, con anima
di acciaio interna regolabile, e con tastiera ricavata direttamente su di esso;
tre pickup a bobina singola, forniti di tre controlli (volume, tono per il
pickup al manico e tono per il pick up centrale) e di un selettore per i pick
up facilmente raggiungibili con la mano destra.
Nei dieci anni successivi la Fender continua a crescere: il
successo è frutto di una congiuntura economica fortunata, ma anche del lavoro e
della creatività dell'instancabile fondatore, che continua a migliorare i
vecchi modelli oltre a produrne di nuovi.
La gestione sempre più complessa e gli investimenti sempre più
alti portano Leo Fender a maturare l'idea di vendere l'azienda e il proprio
marchio alla CBS (Columbia Broadcasting System), una multinazionale interessata
ad espandersi nel settore degli strumenti musicali. Lo staff originale rimaneva
confermato: Leo Fender con alcuni suoi fedeli collaboratori (tra cui George
Randall, Don Fullerton e Forrest White) firmano un contratto di cinque anni per
garantire continuità alla produzione.
Tra il 1965 e il 1971 Leo lavora come consulente del
settore "Ricerca e Sviluppo" della nuova Fender. Il suo nome rimane
comunque protagonista di altri importanti progetti, come ad esempio quello del
pianoforte elettrico Rhodes.
Nel frattempo i vecchi compagni uno ad uno lasciano il loro posto
alla CBS.
Nel 1972 quando Forrest White lascia la CBS per fondare la
"Music Man" e produrre amplificatori, Leo Fender lo segue. Il suo
contributo dà avvio alla produzione di chitarre e bassi: Fender si trova
pertanto a competere con il proprio nome.
Negli anni '70 il marchio Fender e la sua fama sono solidi e
consolidati, tuttavia sono pochissimi quelli che conoscono la storia di Leo e
del suo ruolo chiave svolto nella costruzione del marchio.