Il frontman degli Sly and the Family Stone si spegne a 82 anni, lasciando un'impronta indelebile nella storia della musica e dei diritti civili
Si è spento lunedì 9 giugno, all'età di 82 anni, Sly Stone, leggendario frontman degli Sly
and the Family Stone, lasciando un vuoto incolmabile nel panorama musicale
globale.
Sylvester Stewart, questo il suo nome all'anagrafe, è deceduto a Los Angeles a seguito di una lunga battaglia contro una broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e altre patologie pregresse. La notizia è stata confermata dalla sua agente Carleen Donovan e, successivamente, dalla sua famiglia, che ha espresso profondo cordoglio per la perdita di una "figura monumentale, un innovatore rivoluzionario e un vero pioniere".
Nato a Denton, Texas, nel 1943, Sly Stone ha iniziato il suo
percorso musicale giovanissimo, distinguendosi presto per la sua versatilità
strumentale e la capacità di abbattere le barriere di genere. Alla fine degli
anni Sessanta, a San Francisco, fondò gli Sly and the Family Stone, una band
che non solo mescolava sapientemente R&B, gospel, funk progressivo, rock
psichedelico e soul, ma che si affermò anche come il primo grande gruppo
musicale composto da membri di diverse etnie e generi. Questa audace visione
multirazziale e inclusiva, in un'epoca segnata dai movimenti per i diritti
civili, rese la band un simbolo potente e un punto di riferimento culturale.
Brani iconici come "Everyday People," "Stand!"
e "Family Affair," insieme a esibizioni memorabili come quella
al festival di Woodstock, hanno cementato la leggenda degli Sly and the Family
Stone. La loro musica, caratterizzata da uno stile eccentrico e innovativo, ha
influenzato generazioni di artisti, da Michael Jackson ai Red Hot Chili
Peppers, con campionamenti dai loro primi album che risuonano in centinaia di
altre canzoni.
Nonostante il successo, l'inizio degli anni Settanta vide emergere tensioni interne e problemi legati all'abuso di droghe da parte del frontman, che portarono allo scioglimento definitivo della band negli anni '80. Tuttavia, l'impatto di Sly Stone non si è limitato alla musica; la sua band è stata un faro per la difesa dei diritti civili e della comunità afroamericana, andando oltre il semplice intrattenimento.
La famiglia ha ricordato Sly Stone come una figura che ha
"ridefinito il panorama della musica pop, funk e rock", e ha rivelato
che l'artista aveva recentemente completato la sceneggiatura della sua
biografia, un progetto che si aggiunge a un memoir pubblicato nel 2024 e che
verrà condiviso con il mondo a tempo debito. Questo testimonia il suo
instancabile spirito creativo, attivo fino agli ultimi giorni.
La sua scomparsa segue quella di altri membri della band,
come la trombettista Cynthia Robinson nel 2015 e il bassista Robbie Shakespeare
nel 2021. La famiglia ha concluso il proprio comunicato esprimendo gratitudine
per l'affetto ricevuto e augurando "pace e armonia a tutti coloro che sono
stati toccati dalla vita di Sly e dalla sua musica iconica".
