Lorenzo Piccone presenta ufficialmente il suo secondo album, “Wanderings”, rilasciato nel mese di ottobre, e
sceglie la Ubik di Savona, come accadde per il disco di esordio.
Ho scritto diffusamente del nuovo progetto, e il mio commento
e l’intervista all’autore sono fruibili al seguente link:
Rispetto all’incontro dello scorso anno Piccone si presenta
con un assetto musicale contenuto - una Gibson elettrica e una chitarra hawaiana,
il tutto condito da numerosi effetti - ma sufficiente per proporre brani tratti
da “Wanderings”, con tanto di divagazione strumentale finale.
Gli incontri di questo genere miscelano i suoni e alle
parole, e nello scambio di battute è emersa totalmente la genesi e l’iter
realizzativo dell’album, così come la progressione personale di un grande
musicista, che arrivato ai trent’anni si è ritrovato a registrare un album nei
mitici Studios della RCA, nel luogo sacro per il folk, Nashville.
Caratteristica del nuovo lavoro è la totale presenza di
musicisti statunitensi, con l’unica concessione a Lisa Rossi - cantante
e autrice -, presente alla Ubik, e protagonista di un duetto con Piccone che
propongo a fine articolo.
Storie di vita, tra cambiamenti e azioni coraggiose… storie
di speranza, tipiche della gioventù… esempi positivi, sicuramente catturati dal
numeroso pubblico presente, nonostante le avversità atmosferiche.
Rimangono nell’aria due concetti, quello utilizzato per
pubblicizzare l’album, “Lorenzo Piccone, un italiano a Nashville”, argomento
suggestivo, forse un tempo sognato, ma oggi divenuto realtà; e poi il secondo,
uscito dalla bocca di Lorenzo tra una parola e l’altra: “La musica crea
dipendenza!”.
Che altro aggiungere se non ascoltare un po’ di musica!