lunedì 10 novembre 2014

Fabio Zuffanti: “Ma che musica suoni?”- Presentazione alla Ubik di Savona



Fabio  Zuffanti ritorna a scrivere dopo lo “sfogo” di “O Casta Musica”.
Musicista dedito al Prog, ma non solo, può vantare una carriera ventennale caratterizzata da infiniti progetti paralleli, una lunga lista di trame che si intrecciano e che sono il simbolo dell’iperattività, della varietà di idee, dell’intraprendenza, della tenacia e, aggiungo io, del coraggio, perché scegliere di vivere di musica, di questi tempi, è decisione da audaci.
L’ultimo libro da lui scritto, “Ma che musica suoni? nasce forse per caso, e coincide con un cambiamento personale che porta Zuffanti a realizzare un nuovo disco “solo”, che ha significato soprattutto il dedicarsi ad un progetto musicale di cui è l’assoluto conduttore, più regista che protagonista sul campo. Il prodotto tangibile è l’album “La quarta vittima”, rilasciato nel Gennaio scorso, che nel suo iter realizzativo è stato accompagnato dalla stesura di una sorta di diario che, step by step, è diventato il mezzo per raccontare gli elementi significativi di un percorso di vita, alcuni dolorosi, tutti decisivi per arrivare a scelte e a pianificazioni future.
Non esiste una cronologia dei fatti, ma un continuo mix di situazioni che allacciano il passato remoto agli accadimenti presenti, questi ultimi essenzialmente legati al confezionamento del nuovo disco, non mero fatto tecnico, ma susseguirsi di incontri e stagioni che convivono con i ricordi, spesso duri da rivivere.
Fabio Zuffanti si mette a nudo, rivelando parte della sua sfera intima, sottolineando episodi che tutti nel tempo accumulano, ma che pochi decidono di regalare al mondo.
Trovo che il raccontare quello strato del passato vissuto come negativo sia terapeutico, una sorta di liberazione, un esorcizzare qualche “fastidio” che si è riusciti a superare e che proprio grazie al  cambio di stato ci ha regalato forza e consapevolezza dei nostri mezzi.
La lettura di “Ma che musica suoni” scorre piacevole, con la sensazione di essere davanti allo schermo intenti a guardare delle immagini che passano, a volte sentendole proprie, spesso provocatrici di immedesimazione. Che bel film potrebbe nascere!
Un libro per pochi? Adatto ad una nicchia di persone? Beh, Zuffanti è abituato alle situazioni esclusive, visto il genere che ama e propone, ma sono certo che anche il lettore casuale, lo “spettatore” non musicofilo, potrà apprezzare uno spaccato di vita che è molto comune nella sua descrizione, non esclusivo di una città o di un’espressione culturale.
La presentazione avvenuta alla Libreria Ubik di Savona si è dimostrata una piacevole  occasione per parlare di musica, di vita, di progetti, di personaggi più o meno famosi e, come è normale fare quando ci si confronta con Fabio Zuffanti, della nuova idea che sta nascendo dietro all’angolo, in attesa di essere colta e sviluppata.
I primi dieci minuti dell’incontro alla Ubik, sono testimoniati dal filmato a seguire.