Ichinen è l’album che, per gli Agorà, rappresenta il lavoro musicale di questo
millenio, dopo una significativa attività focalizzata a metà anni ’70 che permise
la realizzazione di due album e la creazione di una certa autorevolezza in
ambito prog.
Inusuale il percorso discografico dell’epoca, che portò ad un primo atto
live - Live in Montreux - conseguenza
della performance svizzera provocata dall’interessamento di Claude Knobs - indimenticato uomo di musica mancato da pochi mesi. Solo l’anno successivo sarebbe arrivato il lavoro in
studio - Agorà2.
Per avere un’idea dell’impatto espressivo dell’epoca è possibile
ascoltare in rete l’intero disco di esordio: http://youtu.be/CxzY01ezbAA
La fine dei seventies coincide con lo scioglimento del gruppo, ma come in
moltissimi altri casi arriva la reunion “matura” e, fatalmente, dopo un lungo percorso,
la passione musicale riporta al punto di partenza. D’altro canto il nome scelto
all’origine, Agorà, simboleggia il ritorno al luogo di raccolta e quindi… non c’era
scampo!
E’ il 2002 e la band marchigiana riprende quindi la sua attività accentuando
il lato acustico applicato al DNA, il jazz rock contaminato dalla cultura
mediterranea.
Ichinen -
12 tracce - è una fantastica e variegata sintesi musicale che accorcia quasi quarant’anni
di vita, proponendo brani storici, altri inediti e alcune registrazione del ’78
mai pubblicate, quindi assolute rarità.
Le diverse fasi di registrazione sono state diluite in circa dieci anni
di attività - 2003/2013 - e hanno visto la partecipazione di numerosi
musicisti, tanto da far diventare Agorà
un ensemble dinamico dove, una volta distribuito e appreso il copione, ogni singolo artista si muove
in armonia, avendo ben chiaro l’obiettivo
comune.
La
formazione attuale prevede: Renato Gasparini
(chitarra), Ovidio Urbani (sax), Gabriele Possenti (chitarra), Gianni Pieri
(violoncello), Lucio Cesari (basso), Massimo Manzi (batteria).
Il comunicato stampa ufficiale afferma che…
“Il lavoro si ispira
alla lettura dei principi buddhisti di Nichiren Daishonin (monaco buddista fondatore
di una delle maggiori correnti del buddhismo giapponese), che colgono la
fiducia nella "rivoluzione umana" individuale come mezzo per creare
valore nel rispetto della sacralità della vita e dell'ambiente”.
E’ sufficiente sfogliare il booklet allegato al CD per
assimilare perle di saggezza abbinate ad ogni brano, e provare ad immaginare che cosa ci si può aspettare
da quel momento in poi, da quando cioè partirà il primo e antico episodio, “Serra San Quirico”, che ripropongo nel
video a seguire come espressione live del repertorio.
La modalità perfetta di ascolto, dal mio punto di vista, è
la riflessione post lettura mentre il brano di riferimento è in circolo,
possibilità che spesso è difficile ricavare in questi giorni in cui l’elemento tempo
sembra sia diventato l’alibi per ogni limitazione al buon senso e al piacere
spirituale. Ma potendo… sforzandosi… occorrerebbe utilizzare le tracce e i
commenti di Ichinen per sintetizzare
la musica e le liriche di Agorà, e alla fine si otterrebbe qualche risposta sul
quesito: “Ma cosa può fare la musica per
passare messaggi importanti e favorire cambiamenti personali?”.
I cambiamenti
personali portano a modifiche culturali più ampie, anche se gli
insegnamenti che arrivano dalla saggezza degli antichi pare siano stati
cacciati nell’angolo più recondito delle nostre esistenze.
Tra le tante didascalie ne ho scelto una, forse la più
vicina a noi, temporalmente e geograficamente parlando, quella di Charlie
Chaplin, tratta da “Luci della ribalta”:
“Pensa al potere che c’è nell’universo, che muove la terra e fa crescere
gli alberi. E’ lo stesso potere che c’è dentro di te, se solo avrai il coraggio
e la volontà di usarlo.”
Se la saggezza è una qualità che solo le persone “antiche”
possono possedere, saperne approfittare è indice di intelligenza, qualità che
niente ha a che vedere con l’età.
Agorà svolge, anche, questo ruolo didattico, e ci regala un
album che, nonostante la collocazione “prog” ufficiale, mi pare fuori da schemi
tradizionali.
Il jazz e la libertà espressiva proposti in chiave acustica
permettono di assumere differenti sfaccettature che assorbono colori vividi, che
solo la cultura di alcune terre è in grado di dare, e quando il ritmo e le
atmosfere mediterranee si uniscono ad una musica tendenzialmente progressiva,
ma con apporto innovativo, può scaturire un’alchimia imprevista e quindi un
album come Ichinen.
L’elemento che mi preme sottolineare è come la diversità
temporale della proposta non conduca a un disco spezzettato, ma al contrario ad
un lavoro solido e omogeneo, possibile grazie alla rilettura unplugged che
calmiera gli spazi temporali lontani.
Davvero qualcosa di classe… da ascoltare!
Altri musicisti impegnanti
nell’album:
Roberto Bacchiocchi: Rodhes piano
Maurizio Mercuri: guitars
Giovanni Ceccarelli: piano
Mauro Mencaroni: drums
Alessandra Pacheco: vocals
Karl Potter: djambee & congas
Prodotto da Renato Gasparini, Maurizio Mercuri e Ovidio Urbani
Etichetta Immaginifica by Aereostella
(distribuzione Self – distribuzione digitale Pirames International)
Per acquistare
l’album scrivere a: agorà@musician.org