Voilà… a seguire alcune note (Un po’ di storia…) liberamente tratte dal comunicato stampa emesso dalla Black Widow Records, la label genovese che presenta un nuovo album dei Seid, The Magic Handshake.
Gruppo norvegese, di cui non conoscevo l’esistenza,
realizza un gran lavoro che è disponibile nel doppio formato, CD/vinile.
Ho iniziato l’ascolto nella convinzione che i
Seid fossero un gruppo antico, che per
qualche motivo mi ero perso per strada, e dopo un primo completo passaggio
niente poteva farmi supporre di essere al cospetto di una band “fresca”.
Decode
The Glow, la traccia nominata anche nel comunicato di BWR, è davvero geniale e riporta alle
migliori atmosfere rock ’70, con un cambio di tempo degno di Cashmire degli Zeppelin. E qui mi sono soffermato
più volte.
Ma una peculiarità dell’album è la varietà di
situazione e stili, e si passa dal rock succitato a trame sognanti e cosmiche come
solo Daevid Allen ha saputo regalarci.
Tale caratteristica è dichiarata dai componenti
del gruppo, “Pirati Spaziali”,
vogliosi di navigare differenti acque e cieli; ma spesso tra le intenzioni e il
prodotto finale non esiste soddisfacente collegamento.
Anche la strumentazione utilizzata è sintomo di
voglia di spaziare, e al fianco della tradizione, troviamo una variegata
sezione fiati e persino il Theremin, lo strumento elettronico più antico del
mondo, alternato a moderni sintetizzatori.
Esprimere qualcosa di nuovo in campo musicale è
tutt’altro che semplice, e forse non è neanche il pensiero fisso di chi compone,
ma quando le influenze personali si uniscono, e ci si pone l’obiettivo di fare
buona musica e condividerla, possono uscire combinazioni sorprendenti, capaci
di catapultare nel passato avendo la piacevole sensazione di ascoltare nuovi
suoni e camminare su nuovi percorsi.
I Sed riescono in tutto questo e convincono in
pieno.
Un po’ anonimo e “illeggibile” l’artwork, almeno
quello relativo al CD.
Un po’ di storia…
La
band ama chiamare la loro musica Cosmic Pirate Rock, una sorta di
miscela tra lo stile spacerock degli Hawkwind e la psichedelia dei Gong,
cosparso con una buona dose di energia rock. La parola “Pirata” utilizzata
nella definizione musicale è riferita
alla gioia che i Seid provano nel navigare in tutti i tipi di acque musicali, “
saccheggiando” ciò che piace e forgiando
il tutto con le idee personali. Dopo circa 100 concerti in Norvegia, Danimarca,
Svezia, Germania e Paesi Bassi tra il 2002 e il 2006, la band è pronta per
conquistare nuovi territori con il loro nuovo album. Questa non deve essere
considerata una "reunion", perché ci sono canzoni nuove, un nuovo membro e nuove
visioni. I protagonisti originali, Burt
Rocket, Organ Morgan, Janis Lazzaroni e Jürgen Kosmos hanno reclutato Viktor
Martin alla batteria e voce.
Dopo
sei anni di pausa i Seid tornano quindi con un nuovo album.
La
pausa ha fatto bene alla band che, sebbene
abbia ottenuto il plauso della critica per i precedenti due full-length
album, con The Magic Handshake, raggiungono la loro vetta personale.
Il
quintetto suona progressive e groovy rock psichedelico, musica complessa che raccoglie l’eredità degli anni
’70.
I
riferimenti sono reperibili nel repertorio di
Arthur Brown o dei primi Pink
Floyd.
Nella
loro forma più cosmica possono ricordare
anche la band ormai sciolta We Oslo.
I punti di forza dell'album sono… il rock Ölyôk Kok Friebib e, Fire It Up!
Anche il singolo Decode The Glow, con l’intervento
vocale di Stina
Star, è un brano che
colpisce, e si può già
considerare un classico, con il contributo di Stina Star, che si unisce
piacevolmente alla voce di
Jørgen Yris (Jürgen Kosmos).
La
maggior parte delle canzoni è permeata da
uno repentino cambio di velocità e di situazioni e Seid rappresenta realmente qualcosa di nuovo
nell’attuale panorama delle rock band.
Un magistrale nuovo album per i norvegesi SEID, che con "The Magick
Handshake" realizzano un autentico gioiello di Prog Rock psichedelico e si
dimostrano in forma smagliante.
TRACK-LIST
1.
SPACE PIRATES RETURN
2. DECODE THE GLOW
3. THE DARK STAR IS WAITING
4. THE TRUE MERRY POPPERS
5. TRÔN
6. FIRE IT UP!
7. ÖLYÔK KOK FRIEBIB
8. BIRDS
9. SPACE ROCK DOGMA
10. MAGIC HANDSHAKE
11. SISTER SINSEMILIA
2. DECODE THE GLOW
3. THE DARK STAR IS WAITING
4. THE TRUE MERRY POPPERS
5. TRÔN
6. FIRE IT UP!
7. ÖLYÔK KOK FRIEBIB
8. BIRDS
9. SPACE ROCK DOGMA
10. MAGIC HANDSHAKE
11. SISTER SINSEMILIA
Stina
Stjern: Vox on “Decode the Glow”
Martin
Skei:
Saxophones on “Birds, Decode the Glow”
and “Magic Handshake”
Magnus
Robot: vox on “Tron”
Hemmelig
Tempo: Nice
noise, Theremin, bird-samples, innumerable synthesizers on” Birds and Olyok kok friebib”
Hans
Jorgen Stop: Vox on” Birds”, “The true
Merry Poppers” and “Fire it up!”
Asgeir
Engan: Vox on “The dark star is waiting”
Oyvin
Yri:
Clarinets on “ the true merry poppers”
Robin
Sohrabi-Shiraz: Saxophones on “ the true merry
poppers”
Asgeir,
Oyvin, Kallem Ingunn: Choir on
“the true merry poppers” and “Olyok kok friebib”
Seid
is:
Burt Rocket
Janis Lazzaroni
Organ Morgan
Martin Viktor
Jurgen Kosmos