“The Secret Wood Tales”, distribuito dalla Black Widow Records, è il frutto della collaborazione tra Tiziana Radis e Roby Tav. A seguire propongo una serie di informazioni che, assieme ad un’intervista a Tiziana, ci regalano la dimensione dei DMD, ovvero le Divine-Menti-Dark. Tutti gli indizi conducono alla parola “Dark”, utilizzata spesso per definire un genere di musica, o meglio ancora, alcune sfumature particolari di essa. Personalmente preferisco racchiudere (quasi) tutto nella grande famiglia del Rock. Ma le parole suggeriscono immagini e ricordi, condizionando pesantemente azioni e pensieri. L’ascolto di “The Secret Wood Tales” riporta a ciò che vale per me la parola “Dark”: una visione antica, riflessiva, profonda, religiosa, intimistica, poetica, sacra e segreta. E’ la stessa sensazione che provavo a sedici anni, ascoltando la musica dei Van der Graaf Generator, o guardando film di storie “nordiche”, tra cavalieri e spade, regine e principesse. Ho provato ad ascoltare cercando di entrare in sintonia con gli autori-esecutori, accostandomi a chi decide di raccontare storie antiche, dando loro la veste dell’attualità. In fondo non c’è mai nulla di nuovo da scoprire, e la storia si ripropone inesorabile, e spesso ci si accorge che le esperienze passate, proprie o di altri, non hanno insegnato niente. “Dark”, tradotto letteralmente significa “oscuro” e Tiziana Radis e Roby Tav, attraverso le loro fiabe piene di sentieri, boschi e natura, ci regalano il loro stato metafisico, dove lo spazio temporale si annulla, dove emergono allegorie ad ogni angolo, dove si perlustra e si descrive “The Dark side of the Brain”.
Mille delle mie parole non potrebbero raccontare questo “viaggio nei sentieri profondi della memoria”, e ogni singolo brano andrebbe ascoltato, almeno una volta, ad occhi chiusi: il passato ritornerà con puntualità, accompagnato da qualche brivido lungo il filo della schiena. E non mi pare poco. La voce di Tiziana è “incredibilmente adeguata”, dolce e sognante, ma la “scuola” e la personalità sono evidenti, così come la capacità di Roby di articolare melodie e ritmi sognanti, realizzando un abito nuovo per ogni “personaggio antico”.
Una proposta davvero interessante!
INTERVISTA
Risponde Tiziana Radis, vocalist dei D-M-D-, anima “letteraria” ed autrice dei testi.
Come avviene l’incontro tra Roby Tav e Tiziana Radis? Come si sviluppa il connubio artistico?
Con il favore delle stelle in una magica notte di luna, Fantasy docet… Magari! In realtà ci siamo conosciuti su Internet, ma nonostante il mezzo fortemente demonizzato il nostro incontro è stato propizio
Non credo molto alle etichette, ma per chi si avvicina a una musica nuova l’incasellamento in una delle tante categorie conosciute può essere d’aiuto. Cosa significa proporre musica” Dark-Rock Industrial”?
Di sicuro significa rischiare, essere “radiati” dalle major (le poche che restano!). Sappiamo come funziona da noi il non-mercato discografico. Stiamo “osando” una musica che combina elementi acustici ed elettronici, ce n’è un po’ per tutti i gusti, è un genere misto a tinte delicate e forti con tante sfumature dove ciascuno può scoprire le sue! Sembrerebbe molto fruibile… invece siamo scrutati con sospetto dai discografici. Le conseguenze si immaginano, tuttavia noi non ci siamo posti troppe domande su cosa stesse fuoriuscendo dalle nostre “folli menti”. Ci siamo affidati alle emozioni e basta, senza riflettere più di tanto sulla destinazione commerciale del prodotto. Abbiamo affidato la nostra bottiglia al mare e un bel giorno un pescatore provetto, la Black Widow, ha raccolto i nostri segreti, anzi “I racconti del bosco segreto”.
Ho ascoltato il vostro album e una delle cose che mi ha colpito è l’utilizzo di un linguaggio inusuale, con la miscela di lingue differenti (inglese, francese e italiano). Qual è, secondo voi, il ruolo delle liriche, in senso generale, e specificamente nella vostra musica?
Beh… le parole narrano, descrivono, sono fondamentali per tracciare un racconto e renderlo comprensibile. Il testo di una canzone è vitale per dare un senso narrativo al brano stesso, uno “strumentale” può arrivare ugualmente, ma diventa più difficile coglierne i significati. Nelle liriche non mi sono fermata all’italiano ma ho voluto sperimentare, amplificando la personalità del progetto. Pensavo anche di allargare i confini per una migliore comprensibilità all’estero, dove ci sembra di essere particolarmente apprezzati.
Che tipo di interazione riuscite a stabilire con il vostro pubblico, nel corso delle performance live?
Da sempre cerchiamo un contatto speciale, “sensibile” con il pubblico; abbiamo unito le nostre esperienze individuali per trasmettere con i nostri suoni le emozioni e le sensazioni più profonde. Vogliamo l’anima di chi ci ascolta, desideriamo condividere tutto con il nostro pubblico, con i fans! Il project “The Secret Wood Tales” parte quest’anno, immaginiamo una passerella di amore, applausi, estasi… e ovviamente buone vendite del CD !
Ritorno un attimo al discorso “categorie”. Nella vostra biografia ricorre spesso il termine “Dark”. Cosa c’è di scuro nella vostra musica?
Direi molte cose, tutte affascinanti e positive: la nostra musica può definirsi “Dark/Fantasy”, ossia la fusione di due elementi, un’altalena tra ombre e luci, tra due parti importanti che devono combaciare per creare una magica armonia. Dark è tutto ciò che appartiene alla nostra “Dark side”, la parte oscura, il lato inesplorato artistico e personale che ognuno nasconde. E’ la nostra sfera inafferrabile e sorprendente, la benedizione della notte così densa di suggestive atmosfere … E’ alba, crepuscolo, malinconia, dolce maledizione che uccide e fa rinascere, la carica del colore nero, plumbee sonorità che ti catturano al buio. Fantasy è l’incanto, il sogno, la fiaba, l’inventiva, la magia. Proverei a sintetizzare in un’unica parola: MISTERO.
Quale è stata l’occasione che vi ha fatto incontrare la Black Widow Records?
Siamo entrati nel loro mondo grazie alla conoscenza di Roby, che da diverso tempo li frequentava, accomunato dagli stessi gusti musicali. Avevamo sempre pensato che potesse rappresentare l’etichetta ideale perla nostra produzione. Al momento opportuno, in cui erano uscite le idee giuste, gliele abbiamo sottoposte e si è iniziato a lavorare insieme. Ci aspettiamo un bel futuro con loro, sono delle persone fantastiche e competenti, per me hanno una marcia in più rispetto ad altri discografici.
Avete dei riferimenti musicali precisi … musicisti, italiani o stranieri, che hanno rappresentato una continua fonte di ispirazione o un esempio da seguire?
Traiamo ispirazione ascoltando diverse band, ma siamo alla perenne ricerca della nostra strada, del nostro sound personale. Se proprio dobbiamo fare qualche nome, direi i Tristania e il rock progressivo. Poi Roby è devotissimo ai Black Sabbath, al dark metal e al doom in generale, ai Battlelore, ai My Dying Bride, ai Paradise Lost, agli Empyrium… tutti gruppi che amo anch’io, ma la mia lista è troppo lunga, meglio fermarsi qui.
Come si sposa l’elemento folk con l’impiego delle nuove tecnologie a disposizione? Che tipo di miscela può nascere?
Quella dei D-M-D-!!! In fondo la nostra musica è molto contaminata. Abbiamo amalgamato folk ed elettronica, metal, elementi prog, gothic e fantasy, per creare qualcosa di originale e diverso. Ci auguriamo di esserci riusciti, non è stato ancora tutto scritto. Fortunatamente nella sperimentazione ci sono infinite altre possibilità, ogni cosa è lecita come in amore e in guerra. Classicismo, romanticismo e decadentismo si sposano meravigliosamente con le tecnologie moderne, no?
Mi lego alla domanda precedente. “Tecnologia” a volte può significare anche “sperimentazione”. Da quanto ho sentito (mi riferisco al feeling del primo ascolto) riuscite a proporre elementi “antichi” ma con nuova veste. Potrebbe essere anche questa una chiave di lettura di parte della vostra musica?
Certamente Athos! Grazie per aver trovato tu la giusta chiave di lettura! Hai individuato i punti fondamentali sui quali giochiamo sperimentando queste miscele musicali. Chiamiamole più esattamente “forme non forme”, mi da un’idea di libertà…
Secondo voi per quale motivo si fa tanta fatica a proporre dei concerti “live”?
Purtroppo al momento noi musicisti siamo trattati in modo non professionale, ed è vergognoso. Non spetta a me stabilire come mai si è arrivati a tanto. I gestori dei vari locali e spazi musicali si trincerano dietro alibi pazzeschi, tipo l’offerta di una finta vetrina in modo da chiederti di suonare gratuitamente e come contropartita la magra vendita di qualche CD. E’ inammissibile suonare a queste condizioni, questo atteggiamento è profondamente ingiusto ed offensivo. Un artista autentico dovrebbe essere trattato da professionista, quindi gratificato anche economicamente! Invece in molti casi non vengono coperte neanche le spese per i supporti tecnici, il valore della strumentazione utilizzata. Mi si perdoni lo sfogo ma ritengo che questo vada denunciato. Grazie Athos per avermelo permesso.
Cosa vorreste vi capitasse, musicalmente parlando, nei prossimi cinque anni?
Vorremmo allargare la nostra nicchia di ascoltatori (che amiamo molto, però) ed avere maggiore diffusione, raggiungere una posizione di prestigio e un pubblico immenso che apprezzi ed onori le nostre “fatiche”.
Artista versatile, particolarmente apprezzata in ambito internazionale, perennemente alla ricerca di sonorità suggestive ispirate alle nuove tendenze musicali e dell'arte in genere.
Già da bambina manifesta una spiccata predisposizione per la musica: risalgono infatti all'età di 6 anni le sue prime composizioni pianistiche. Inizia gli studi di lirica e pianoforte in Italia, proseguendo negli Stati Uniti dove si diploma in canto (New Course of Vocal Technology – New York – 3rd level) e rafforza la sua esperienza nella musica Jazz.
Vince il Festival Internazionale della Musica Leggera di Malta in qualità di rappresentante dell'Italia.
Nel corso della sua carriera artistica incide vari Album; compone musiche per il teatro e colonne sonore per film e cortometraggi, realizza musiche per vari programmi televisivi italiani ed esteri (Chi l'ha visto? RAITRE – La Domenica Sportiva RAIUNO – Semaine Verte TV5 Canada ecc.) e radiofonici (Note di Piacere – Radiouno, Roma di Notte – Radio Luna, Con voi nella notte - Radio Vaticana ecc.).
Insegnante di canto e "Bioenergetica della voce", esplica un'intensa attività didattica avvalendosi di tecniche vocali innovative studiate ed approfondite durante i suoi viaggi all'estero ("L'Arte del respiro", metodo Frederyck Leboyer, Metodo "Wolf").
Recentemente approfondisce i suoi studi nella Master Class di Foniatria Artistica del Prof. Franco Fussi.
Attuale Direttore Artistico di "InCantando - Festival Nazionale dei Nuovi Talenti"
Tra i tanti allievi, hanno raggiunto il successo calcando il palco del Festival di Sanremo: Noemi, Luca Di Risio, Roberto Angelini.
Nel 2009 inizia una preziosa collaborazione con Roby Tav; nascono così i DMD (Divine Menti Dark), caratterizzati da uno stile Dark-Rock-Industyrial con venature romantico-decadenti.
Dal 2010, inoltre, è la cantante dei Visioni Gotiche.
INFO
Band | |
Titolo | The Secret Wood Tales |
Etichetta | |
Genere | |
Anno | |
Durata | 47 Minuti |
Nazionalità | |
Formazione | Roby Tav - Musica, Tastiere |
Tracklist | 1. The Secret Wood Tales |