Layne Staley, nato il 22 agosto 1967, è stato un cantante statunitense, famoso come leader del gruppo Alice in Chains.
É ricordato soprattutto per la sua
voce carica di emotività, nonché per la sua personalità chiusa e tormentata.
I suoi problemi esistenziali, uniti
alla sua dipendenza da eroina, lo logorarono lentamente fino ad ucciderlo.
Layne
nasce a Kirkland, Washington, da Nancy Elizabeth e Philip Blair Staley. L'equilibrio e la serenità della
famiglia sono messi a dura prova dal comportamento del padre.
Layne era un bambino molto sveglio, dotato di una mente acuta e con svariati interessi, tra cui, ovviamente, quello per la musica. Già a cinque anni cantava con un gruppo di bambini dell'asilo. Quando Layne aveva sette anni, Nancy e Philip chiesero il divorzio, dopo che lei aveva scoperto che il marito era coinvolto in loschi affari di droga e mafia. Layne restò traumatizzato da questa vicenda, che lo segnerà in modo indelebile per tutta la vita.
Durante le scuole superiori, Layne
iniziò a manifestare segni di disagio: amava dipingere, amava la musica, ma erano evidenti i suoi problemi relazionali.
La scuola decise quindi di mandarlo
in un istituto per giovani affetti da problemi sociali e questo causò a Layne
una grave perdita di fiducia nei confronti della società.
Questi stimoli negativi portarono il giovane a scrivere i primi frammenti di poesie e pensieri.
Amava ascoltare gruppi come Anthrax,
Van Halen, Black Sabbath, Judas Priest, e aveva iniziato a suonare la batteria con un complesso di coetanei, gli Sleeze.
In questo periodo iniziò anche ad
avvicinarsi all'alcol e alle sostanze stupefacenti.
Layne conobbe Jerry Cantrell durante
una serata presso la Music Bank di Seattle; lasciati gli Sleze, si unì a
lui per formare gli Alice in Chains (nome scelto dal cantante stesso): era il 1987. Alla neonata band si unirono il
bassista Mike Starr e il batterista Sean Kinney, e da allora gli Alice in Chains -
Dopo aver negoziato con varie case
discografiche, nel 1989 gli Alice in Chains firmarono un contratto con la
Columbia Records; realizzeranno tre album (Facelift, Dirt e Alice in Chains),
due EP (Sap e Jar of Flies) e un Unplugged, ultima apparizione in pubblico di
Layne Staley.
Gli anni del successo degli Alice in
Chains coincisero con il periodo più difficile per Layne; l'uso di eroina era
sempre più elevato e frequente e faticava a reggere le tournée del gruppo (gli
ultimi due album non furono supportati da un tour a causa dei problemi di
salute del leader).
Entrò più volte in clinica per
disintossicarsi, ma non uscì mai completamente pulito.
Il 29 ottobre 1996 morì quello che
per lui fu l'unico vero grande amore della sua vita: Demri Lara Parrot, che fu
uccisa da un'endocardite batterica e Layne non resse più. Smise definitivamente
di farsi vedere in pubblico; distrutto dal dolore dei tragici eventi che lo
avevano accompagnato per tutta la vita, dalla delusione e dalla rabbia verso un
mondo ipocrita come quello della musica, Layne si rinchiuse nel suo appartamento
a Seattle, ormai logorato psicologicamente e fisicamente dall'eroina.
Dopo aver rilasciato un'ultima
intervista nel febbraio 2002, fu trovato cadavere nel suo appartamento il 19
aprile 2002, ucciso da una micidiale mistura di droga, la speedball, a due
settimane di distanza dalla morte, avvenuta il 5 aprile.
Successivamente la madre fondò la "Layne Staley Fund", una comunità no-profit che si occupa nella prevenzione e nel recupero dei tossicodipendenti.
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