Beppe Gambetta-“Dichiarazioni d’amore”
(Il Piviere)
Da alcuni anni conosco personalmente Beppe Gambetta, musicista, chitarrista, maestro
del flatpicking, genovese, americano, sampdoriano e… molto altro.
Per essere precisi lo conosco dal
maggio del 2019, quando chiacchierai con lui nel corso di una presentazione
savonese, preludio ad un incredibile concerto nel salotto buono cittadino, il
Teatro Chiabrera.
Sono passati esattamente tre anni e
Beppe, come tutti sofferente del periodo di limitata attività mondiale, propone
il sunto della sua vita sino ad oggi, attraverso il contenitore “Dichiarazioni d’amore”, probabilmente figlio del lockdown!
Un libro non basta per raccontare le mille sfaccettature di una storia avventurosa e inusuale come la sua, ma la sintesi proposta, a mio giudizio, soddisfa a pieno il lettore - anche quello dall’interesse trasversale - e stimola la curiosità e l’approfondimento.
Non mi soffermo mai sugli aspetti
“estetici” di un book ma, conscio dell’importanza dell’immagine, sapendo quanto
la forma possa condizionare un acquisto, evidenzio in questo caso una
confezione davvero accattivante, con copertina rigida, un grande numero di foto
con didascalia, un carattere chiaro, un mix di argomenti scelto accuratamente
e, of course, un contenuto tosto, che fornisce un gande insegnamento che provo
a delineare.
Fare il musicista in Italia, traendo
di che vivere, è roba per pochi eletti: fare l’artista, nonostante i grandi
concetti legati alla cultura di cui tutti si riempiono la bocca, resta l’hobby
quotidiano. In fondo tutti hanno passioni da coltivare, magari accantonate in
giovane età e riprese nel momento della maturità. Pochi però sono tenaci,
insistenti, caparbi, tanto da far coincidere la passione con il lavoro,
sopportando le sconfitte, i momenti neri, le enormi delusioni che, almeno
inizialmente, non trovano bilanciamento con i successi.
Beppe è l’emblema dell’artista che
non sceglie mai la strada più agevole, ma quella che può dare soddisfazione
alla personale incontenibile voglia di musica abbinata alla natura di
viaggiatore errante, di avventuriero, di voglioso di conoscenza, del sapere
cosa c’è oltre il comodo modello proposto dall’ortodossia comportamentale.
Alla fine, forse, il talento
chitarristico è arrivato dal cielo con uno scopo preciso, che supera tutte le
rappresentazioni che il concetto di Musica - con la “M” maiuscola - può
riservare: il destino ci regala strade che non si possono cambiare!
Tutto questo emerge dalla lettura, ma
c’è molto di più, ovviamente.
Esiste una sorta di cronologia degli eventi che, partendo dagli inizi genovesi conduce all’attuale vita, vissuta tra un paio di case ormai stabili, più o meno abitate in modo equo; la prima si trova in un verde paese di 3000 anime nel New Jersey, la seconda ad Ovada - vicino all’amata Genova e al… casello autostradale! -, location che hanno un loro perché, che emerge dalla lettura.
Dagli inizi ad oggi Gambetta ci
racconta il suo percorso, quello che lo ha portato a girare ogni parte del
globo, a passare due terzi di un anno cambiando letto ogni notte, a conoscenze
inaspettate, a congiunzioni astrali favorevoli, a jam, a concerti e festival, a grandi
soddisfazioni professionali che riducono a poca cosa - almeno apparentemente - gli
insuccessi.
Da tener conto che per uno straniero essere “accettato” come musicista negli Stati Uniti è roba davvero complicata.
E poi le tante amicizie e i miti, i
punti di riferimento, come Fabrizio De Andrè, a cui ha recentemente dedicato un
brano ascoltabile a seguire nell’articolo, o Pete Seger, come Beppe racconta, l’incontro
professionale più gratificante della vita.
Manca ancora qualcosa nel mio
commento minimale… il ruolo dell’aspetto culinario nella vita di Gambetta, così
integrante da diventare parte di molti eventi musicali.
Nel libro vengono suggerite e fornite alcune ricette, non necessariamente legate alla cucina ligure, anzi, si spazia ad ampio raggio tra strudel, crauti, chili, cornbread, polenta, bruschetta, bagna cauda, spaghetti aglio, olio e peperoncino, linguine con zucchine e code aragoste, risotto asparagi, focaccia patate, paella, ragù vegetariano. Il completamento arriva con un certo numero consigli a proposito di vini e di… brani musicali!
Un inno alla bellezza della vita in
tutte le sue rappresentazioni, una manifestazione che è racchiusa nella
semplicità di ciò che è a portata di mano e di cui spesso sottovalutiamo l’importanza.
Mi fermo qui, per non svelare troppo, ma a seguire propongo stralci video della presentazione savonese del 6 maggio, con la sezione musicale completa.
Una parola in più per uno degli eventi più importanti ideati da Beppe Gambetta e dalla moglie Federica, quell’Acoustic Night che ritorna anno dopo anno e che nell’occasione arriva all’edizione numero 22, che vede, oltre a Gambetta, Richard Shindell, Harry Manx, Casey Driessen, e che avrà luogo nei giorni 19-20-21-22 maggio, ore 20:30, al Teatro Ivo Chiesa di Genova.
Nel corso della presentazione alla Ubik di Savona del 6 maggio si è arrivati ad una buona profondità di indagine e a seguire è possibile fruire dell'inizio della chiacchierata attraverso il video realizzato da Paola Giordana...
E poi la succulenta sezione musicale...
E il viaggio e il sogno continuano!