“La peggiore band di tutti i tempi: l'incubo sonoro delle sorelle Wiggin da quasi mezzo secolo continua ad incantarci, ispirarci, stupirci e stuprarci come la prima volta. Definitivo sberleffo proto-avant-rock, sublime quanto involontario, profetico quanto goffo unico e irripetibile, a suo modo immortale”.
Francesco Pullè
The Shaggs è stato un gruppo musicale femminile statunitense formatosi
a Fremont, New Hampshire,
nel 1968. La band era composta
dalle sorelle Dorothy "Dot" Wiggin (voce, chitarra),
Betty Wiggin (voce, chitarra ritmica)
e Helen Wiggin (batteria).
Il gruppo fu formato nel 1968 su insistenza del padre, Austin
Wiggin, che credeva che sua madre avesse previsto l'ascesa della band verso il
successo. L'unico album della band, Philosophy of the World, fu pubblicato
nel 1969. L'album passò
inosservato, ciò nonostante il gruppo continuò ad esistere come band locale di
concerti dal vivo. Le Shaggs si sciolsero nel 1975, dopo la morte di
Austin.
La band è nota ancora oggi per la
sua inettitudine a suonare la musica rock in modo convenzionale, che ha portato
alcuni critici a considerarle antesignane del lo-fi.
Le Shaggs sono attualmente
classificate come una cult band di outsider music e hanno ricevuto elogi da artisti come Frank Zappa e Kurt Cobain.
L'idea primordiale
della band The Shaggs venne alla madre di Austin Wiggin. Quando Austin era
giovane, la madre gli predisse nel corso di una chiromanzia che avrebbe sposato una donna bionda, che avrebbe avuto
tre figlie dopo che lei fosse morta, e che le sue figlie avrebbero formato una
band. Le prime due predizioni si avverarono, così Austin decise di far avverare
anche la terza. Ritirò le sue tre figlie da scuola, acquistò loro gli strumenti
e fece seguire loro alcune lezioni di musica. Austin chiamò la band "The
Shaggs" ("Le arruffate") a causa della capigliatura arruffata
che andava di moda allora. Nel 1968, Austin fissò per le ragazze un concerto
regolare il sabato sera nel municipio di Fremont, New Hampshire.
A proposito
dell'album delle Shaggs Philosophy
of the World Cub Koda ha scritto: "C'è innocenza in queste canzoni e le loro
performance sono al tempo stesso affascinanti e inquietanti. Colpi di batteria
spezzati, accordi senza direzione, canzoni che non sembrano avere una metrica
ben precisa, suonate fuori tono, chitarre di qualità dozzinale... tutto questo
contribuisce a creare dissonanza e bellezza, caos e quiete, portando ogni
ascoltatore a riorganizzare le proprie precedenti nozioni sui rapporti fra
talento, originalità e bravura. Non esiste un album in vostro possesso che
suoni anche lontanamente simile a questo". Si dice che, durante le
sessioni di registrazione, le Shaggs a volte smettessero di suonare sostenendo
che una di loro aveva commesso un errore e che avevano bisogno di ricominciare,
lasciando i tecnici del suono a chiedersi su cosa si basassero le ragazze per
dire che c'era stato un errore.
L'uomo che aveva
promesso di stampare 1000 copie di Philosophy
of the World si dice che sia
fuggito con 900 dischi e con i soldi del pagamento. Il resto delle copie furono
distribuite a stazioni radio del New England, ma ottennero poca attenzione e i
sogni di celebrità di Austin per le sue ragazze andarono delusi.
Ad un esame più attento, le Shaggs
sembrano avere un coerente (ma altamente idiosincratico) approccio a melodia, armonia e ritmo. Nei testi delle
loro canzoni usano strutture di versi altamente irregolari, enfatizzate da
strutture melodiche che tipicamente assegnano una nota per sillaba.
Nel 1975, Austin Wiggin organizzò
una seconda sessione di registrazione per le sue figlie, durante la quale il
gruppo registrò diverse canzoni. Tuttavia, quando le sessioni si interruppero
per un infarto di Austin, le Shaggs abbandonarono il
progetto di registrazione e il gruppo si sciolse.
Riscoperta
Nel 1980, Terry Adams e Tom
Ardolino, della band NRBQ, che possedevano una copia originale
dell'album ed erano fans della band, convinsero la Rounder Records a pubblicare di nuovo Philosophy of the World. Dopo
la pubblicazione dell'LP, la rivista di musica Rolling Stone rese onore alle Shaggs definendole
"Il ritorno dell'anno". Adams e Ardolino pubblicarono le canzoni non
presenti nell'album del 1969 nell'LP del 1982 Shaggs' Own Thing. Nel 1988 Dorothy Wiggin riscoprì l'album Philosophy of the World nel suo scantinato e fece in modo che
nel 1999 fosse ristampato in CD.
Il 20 e 21 novembre 1999, gli NRBQ celebrarono
il trentesimo anniversario delle Shaggs con due concerti a New York City,
ai quali parteciparono anche le Shaggs. Helen, che in quegli anni soffriva di depressione, rifiutò di esibirsi, così Ardolino
suonò la batteria al suo posto.
Nel 2001 la Animal World Records pubblicò una compilation chiamata Better Than Beatles,
una compilation di artisti vari che suonano le canzoni delle Shaggs.
Membri
·
Rachel Wiggin - basso
elettrico (1969 - 1975)
A proposito della band…
"Queste ragazze non avevano alcun tipo di riferimento, non sapevano
cosa stavano facendo, e dunque avevano dovuto riscrivere da zero la musica pop:
le progressioni di accordi erano del tutto inaudite, la chitarra seguiva la
stralunata e improbabile melodia della voce, mentre la batteria raramente
suonava un colpo a tempo - quasi programmaticamente, si sarebbe detto. Si
trattava di un accumulo di note mai sentito, privo di sovrastrutture, infantile
e libero da qualsiasi regola. La musica di chi era stato costretto a inventarsi una
sua musica".
"... la vera sorpresa era che un album del genere potesse
esistere: molti musicisti rimasero sinceramente affascinati dalla musica delle
sorelle Wiggin, perchè si trattava dell'espressione senza filtri di ciò che era
nelle loro teste mentre venivano forzate a suonare. Niente ammiccamenti a un
possibile pubblico, niente fronzoli, nessun utilizzo di modalità stilistiche
già conosciute, tantomeno virtuosisimi. Pura musica, e basta".
A proposito dell'album...
"Se volete cimentarvi nell'ascolto del
disco (sono solo 32 minuti della vostra vita, vale la pena tentare),
innanzitutto allontanatevi da personaggi indiscreti che potrebbero non
comprendere, e interrompere sgarbatamente il flusso del vostro trip; ricordate di
lasciare dietro di voi ogni idea di canzone tradizionale, preparatevi a cadere
in una sorta di trance musicale catatonica dopo il primo paio di pezzi... e con
il tipo giusto di orecchi (e di cuore) potrete apprezzare l'incredibile
opportunità di entrare nella mente di tre ragazze rinchiuse in un mondo
alienante, che suonavano per assecondare le ossessioni di loro padre, e che
nella musica hanno creato qualcosa di completamente inedito”.