sabato 2 gennaio 2016

UROSS-"Ovunque è la bellezza che non vedi"



UROSS (Giuseppe Giannuzzi) rilascia il suo terzo album, Ovunque è la bellezza che non vedi.
Titolo affascinante, da prestare a un film, un potenziale incipit per qualsiasi divagazione letteraria.
E’ lo stesso artista che fornisce spiegazione appropriata, idea tratta da una citazione di Einstein:  “Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare finché arriva uno sprovveduto, che non lo sa (che quella cosa è impossibile) e la realizza”.
Concetto ampiamente utilizzato quando si tenta di ottenere risultati attraverso il lavoro di gruppo, inserendo appositamente una mente vergine, lontana da convinzioni fortificate e quindi capace di dare luce a ciò che non può essere evidente per chi viaggia nel confortevole mondo degli stereotipi e dei luoghi comuni.
Ma UROSS appare al contrario - almeno in questo caso - un magnifico autarchico che preferisce utilizzare l’azione solitaria per arrivare alla giusta introspezione, all’obiettivo che spesso è chiaro solo per chi immagina il progetto finito, sostanza e cornice.
E così si propone come polistrumentista con qualche piccolo aiuto, realizzando testi e musiche, tranne in un episodio, da trattare a parte.
Dopo l’ascolto, e dopo aver letto il suo pensiero, mi piace immaginare UROSS passare al setaccio accadimenti personali abbinati al contesto sociale del momento, e dopo attento gesto emuntorio trattenere ciò che più ama, evidenziando quella che lui definisce “un’azione di sano egoismo”, che porta a pensare in primis a sé stessi, perché mantenere saldi i principi in cui si crede ha valore non paragonabile all’effimera visibilità, qualora fosse semplice da raggiungere.
E poi si sa, lo stato di soddisfazione personale si trasmette facilmente al mondo circostante, diventando spesso fenomeno virale.
"Ovunque è la bellezza che non vedi" è costituito da 12 brani, 11 dei quali legati tra loro da quel fil rouge che credo sia caratteristica del lavoro di ogni singolo cantautore, che raccoglie pezzi della propria vita e li riunisce in un quadretto, tra il bucolico e il drammatico, con decine di sfumature mediane, come solo gli spunti di vita vissuta sanno fornire.
E in quest’ottica si inserisce probabilmente anche il dodicesimo brano, il famosissimo “Ciao amore ciao”, di Luigi Tenco, realizzazione del passato, casuale, legata ad un evento culturale live, divenuta pregevole rilettura di una canzone storica che, come dice l’autore, “… non era una delle canzoni preferite da Tenco…”.
Ho definito UROSS “cantautore”, termine corretto per chi interpreta brani composti in piena autonomia, ma che è da sempre associato ad un certo tipo di proposta musicale, fatta di messaggi impegnati e privilegio della forma acustica. Ma è questo un concetto arcaico in un mondo dove tutto appare superato, anche le etichette che, seppur poco piacevoli, hanno il pregio di rendere semplice la collocazione basica di ogni artista, facilitando l’opera del curioso che si affaccia per la prima volta ad una nuova musica.
Io ho trovato "Ovunque è la bellezza che non vedi" un disco che contiene gli stilemi del cantautorato puro, carico di liriche importanti, che attraverso le idee di UROSS inducono alla riflessione, perché la sua azione solitaria contiene il modo transitivo che fa sì che ci si possa “appropriare” dei suoi pensieri per poi modellarli a piacimento; ma il rock e il blues sono ingredienti ben presenti e la componente elettrica e psichedelica, che riporta con decisione ad atmosfere seventies, diventa l’ingrediente base perfetto per raccontarsi ammorbidendo gli spigoli, una sorta di contraddizione in termini (ammorbidire trame musicali con il rock?) che è tale solo per chi non ne conosce l’essenza e non riesce a dare un giudizio generale, con “vista dall’alto”.

Non conoscevo UROSS, ed è stato piacevole scoprire alcune delle sue peculiarità: un disco che consiglio e di cui fornisco esempio audio/video.


 BIOGRAFIA

UROSS è un progetto RockAutorale proveniente da Monopoli (BA) e ideato da Giuseppe Giannuzzi, in arte Uross.
Autore, cantante, polistrumentista, Uross ha subito focalizzato la propria attività tra scrittura di materiale originale e concerti. All’indomani del primissimo demo diffuso tra gli addetti ai lavori nel 2007, Uross si è esibito su numerosi palchi, aprendo per Orchestra di Piazza Vittorio e Radioderwish, ottenendo in seguito un buon piazzamento ad Arezzo Wave e la condivisione del palco con nomi come La Crus e Bandabardò.
Nel 2010 il brano Sciarrabball è selezionato tra i migliori cinque testi per canzoni su oltre 1300 partecipanti alla manifestazione fiorentina Io Racconto, presieduta da Mogol. Nei primi mesi del 2011 arriva il disco d’esordio, 29 Febbraio (Lo Squilibrista), accolto da ottimi responsi critici come il secondo, pubblicato nel 2013, dal titolo L’amore è un precario.
A due anni di distanza Uross pubblica il suo terzo album: il disco della maturità, distribuito da Audioglobe, intitolato Ovunque è la bellezza che non vedi. È nei negozi e negli store digitali da venerdì 27 novembre 2015 e rilancia con forza l’idea di canzone rock, intrigante e personale, cara all’autore.



Ovunque è la bellezza che non vedi (UR 003 – Audioglobe)

1 - Tutto tranne l'Inutile
2 - La Strage di San Valentino
3 - Giallo
4 - Imparerò
5 - Soffio Leggero
6 - Papillon
7 - Madre
8 - Komandante
9 - Silenzio in blues
10 - Kanto al disinkanto
11 - Ciao Amore Ciao (Luigi Tenco)
12 - L'Ultima

Testi e musiche di Uross
Registrazioni & Missaggi di Andrea Brunetti & Uross
Mastering Mimmo Galizia Waveahead studio

Uross: voci, chitarre, basso (tracce 1, 2 solo strofe, 3, 6, 7, 8, 11,12); batteria (1, 3, 7, 10, 11, 12) guitalele (5); tromba (2); glockenspiel (4); armonica (9); kazoo ().
Andrea Brunetti: pianoforte; rhodes; hammond; farfisa; string machine; drum machine (8).
Vincenzo Perricci: basso (4, 5, 9, 10).
Carletto Petrosillo: basso (2).
Maurizio Indolfi: batteria (2, 4,  5, 6, 8, 9).
Egidio Marchitelli: guest guitar (6).
INFO: