Mediocrazia è l’EP appena uscito
de Il Rumore
Bianco, evoluzione dei SIDE C
di cui avevo scritto un po’ di tempo fa. Una buona mezz’ora di puro prog che
lascia intravedere potenzialità interessanti per questi giovani veneti.
Formazione corposa e varia, per strumentazione e insieme di idee, appare
già arrivata ad un buon grado di maturità/amalgama, con una evidente capacità nell'inserire messaggi importanti all’interno di un contesto
musicale di per sé molto impegnativo. Ma i brani proposti hanno la peculiarità
di favorire una facile metabolizzazione, cosa spesso difficile in area
progressiva.
Una buona premessa che lascia ben sperare per l’imminente futuro.
La prova live risulterà, come sempre, determinante, e per chi fosse in
zona, sarà possibile vedere Il Rumore
Bianco - e gli Unreal City - il 10 gennaio,
al Club Il Giardino di Lugagnano.
Ma è bene prevenire i tempi e leggere e ascoltare la filosofia musicale di
questa nuova band.
Qualche scambio di
battute…
Perché “Il Rumore
Bianco”? Nome casuale o legato a particolari della vostra filosofia musicale?
Il nome
non è casuale. Il rumore bianco è un concetto fisico che può essere immaginato
come la sovrapposizione di infiniti segnali acustici con frequenza variabile,
tale da coprire tutto lo spettro delle frequenze. Al di là di definizioni
fisiche e matematiche, musicalmente per noi questo concetto rappresenta la
sovrapposizione di idee, di sperimentazioni e di stili musicali diversi, che
cerchiamo di far confluire in maniera armonica e sinergica nella nostra musica.
“Il Rumore Bianco” rappresenta
l’evoluzione dei SIDE C, progetto precedente, o è una novità assoluta?
È sicuramente
l'evoluzione del progetto precedente.L’innesto di un nuovo
chitarrista (Federico Lonardi), ha permesso a Michele Zanotti (già chitarrista
nl progetto Side C) di utilizzare il sax in aggiunta alla chitarra. Ciò, unito
alla possibilità di avere una tastiera/sinth in più grazie al nuovo cantante
(Eddy Fiorio), ci ha reso senz’altro più versatili rispetto ai Side C, aprendo
i nostri orizzonti a nuove sonorità. Si è aggiunto inoltre un nuovo batterista
(Umberto Sartori), mentre tastiere, chitarra e basso sono rimasti gli stessi
del progetto precedente.
Come descrivereste la vostra
musica a chi non vi conosce?
Rock progressivo
italiano è probabilmente la descrizione migliore. Jazz, fusion ed elettronica,
inoltre, è quello che amiamo inserire nel nostro stile.Tuttavia, l'obbiettivo è
quello di allargare il più possibile la visione d'insieme, così da non
etichettarci troppo, tenendoci aperta la possibilità di plasmare brani sempre
diversi dai precedenti, in uno stile musical in continua evoluzione.
Qualche nota sulla line up, please.
Eddy Fiorio (voce,
synth), Michele Zanotti (chitarra, sax), Federico Lonardi (chitarra), Umberto Sartori
(batteria), Alessandro Danzi (basso), Thomas Pessina (testiere, voce).
Il fatto che il
gruppo sia composto da 6 membri, e il fatto di avere a disposizione vari
strumenti da inserire all’interno delle nostre composizioni, come si diceva, rappresenta
senz’altro un punto di vantaggio dal punto di vista delle opportunità
compositive.
Mi parlate dell’EP appena uscito, Mediocrazia?
Mediocrazia è un EP
di 4 brani che alterna tematiche di vita sociale odierna ad altre più
intimistiche. Nel complesso si viene a definire il quadro globale della
società, visto attraverso gli occhi di personaggi astratti e immersi in una
condizione di mediocrità. Quest’album per noi rappresenta il frutto di un lungo
percorso che ci ha portato dall’abbandono del progetto musicale precedente
(Side C), e alla creazione di brani completamente nuovi. Rappresenta inoltre la
volontà della band nel promuovere la propria musica, rendendo partecipe delle
proprie creazioni un pubblico di ascoltatori più ampio. La nostra speranza è
che quest’EP sia l’anticipazione di un album di futura pubblicazione.
Per il mese di gennaio è previsto
un vostro concerto al Club Il Giardino, assieme agli Unreal City: sarà questa
l’occasione per presentare ufficialmente il vostro lavoro?
Gli Unreal City sono
un gruppo giovane che come noi cerca di far emergere la propria realtà musicale
in una società che sempre più ostacola le sperimentazioni in campo musicale e
le composizioni originali. Si può dire che loro abbiano raggiunto il loro
obiettivo, e auguriamo loro il meglio per quanto riguarda il futuro. Non c’è
dubbio che il concerto di Verona sarà un’ottima occasione per favorire uno
scambio di idee e di opinioni, oltre che una grande vetrina per promuovere la
nostra musica. Come sempre, speriamo di divertirci e di divertire.
INFO UFFICIALI
Il Rumore Bianco è un progetto che
nasce nell’estate del 2012 e si concretizza sul finire dello stesso anno per
volontà di Thomas, Michele e Alessandro, che sono alla ricerca di sonorità più
complesse ed elaborate. Per fare ciò reclutano Federico, Eddy e Umberto. I
riferimenti sono precisi e si radicano nel rock progressivo anni ’70, ma sono
presenti influenze jazz, elettroniche ed ambient.