La 1° Rassegna Musicale “ Oltre la Musica”, organizzata nel Teatro di Città
a Cairo Montenotte (Savona), è
iniziata con un buon successo di pubblico, nonostante la contemporaneità della
“Notte Bianca”.
Ad esibirsi,
nella prima delle cinque serate, i “Max Gallo e i Dinamici”, band che propone musica
swing e che … giocava in casa, essendo quasi tutti musicisti della provincia.
Per sapere
qualcosa in più su di loro rimando al link a seguire:
Come
evidenziato nelle dichiarazioni di rito nel corso del siparietto iniziale, si è cercato di
“disegnare” l’organigramma pensando ad una comunità varia, fuggendo dal ben più
semplice “Festival a tema unico”, nel tentativo di accontentare le differenti
fasce di età e i molteplici gusti musicali.
I presenti
all’evento hanno avuto la possibilità di godere al contempo di due fattori che dovrebbero sempre fare la differenza, grande
professionalità e ambiente familiare.
Ecco gli ingredienti base:
“service”
perfetto, sia dal punto di vista delle apparecchiature disponibili sia per conoscenze/abilità tecniche.
Servizio
fotografico e ripresa video, fatti non sempre scontati, ma presenti
nell’occasione con il mero senso della “testimonianza
per sempre”.
E poi la
ripresa diretta in streaming, andata in onda su Yastaradio (www.yastaradio.com).
Anche la
presentazione è stata inusuale, e dopo le parole del delegato alla cultura Guillermo Fierens (lui sì, abituato a
palchi prestigiosi!) è venuto il
momento dell’autopresentazione di Sergio Babboni,
alias Max Gallo, che ha spiegato ad un ipotetico spettatore di passaggio,
lontano dalle vicende musicali, cosa sia la musica swing e cosa rappresentasse
la band che di lì a poco si sarebbe esibita.
Nove
elementi sul palco che propongono una musica scevra da risvolti tecnologici,
quei tools che, se impiegati, potrebbe anche facilitare le cose a Babboni e
soci e magari ridurre il personale, come avviene puntualmente in tutte le
aziende tecnologiche, ma che farebbero perdere ogni significato ad una proposta
musicale basata sulla purezza e sulla fedeltà ad un genere che è anche stile di
vita.
Max Gallo lo
ricorda a tutti, sottolineando che lo swing è anche felicità e capacità di
prendere la vita in modo gioioso e giocoso, senza però eccedere, come accadde
al grande Fred Buscaglione, troppo
immedesimato nella parte e quindi arrivato con anticipo, e ad eccessiva
velocità alla tappa finale, quella a cui nessuno può sottrarsi.
In scena una
grande sezione fiati, una fantastica sezione ritmica, un piano che non ha
bisogno di artifici e la chitarra di Federico Perrone, vecchio compagno di viaggio di
Babboni, che con lui costruisce gag e siparietti che fanno parte dello spettacolo, scenette
che appartengono ad un mondo che non
esiste più e che si fa molto presto a rimpiangere.
Inutile
sottolineare l’abilità di questa band, capace di rinverdire la musica Buscaglione, Carosone, Caputo, Bubblè,
Gelato, Prima e molti altri. Forse il termine “rinverdire” non è il
più adatto, perché è musica che appartiene a tutti, da sempre, assimilata anche
inconsciamente attraverso chi ha vissuto in diretta certi momenti del passato.
Ma la cosa piacevole è scoprire ad ogni start di un nuovo brano che, se il
titolo ha qualcosa di oscuro, così non si può dire per la canzone.
Tutti abili,
tutti “professori” i nove sul palco, ma il frontman è sempre quello che
colpisce il pubblico per il contatto diretto tra i due poli.
E’ stato
detto inizialmente come il titolo “Oltre la Musica” sia legato al concetto di
evento live perfetto, quello dove si compie una magia che coinvolge tutti, al
di là della perfezione tecnica.
Babboni/Gallo ha avuto ruolo determinante (mi perdonino
gli altri musicisti ma il vocalist ha da sempre questo privilegio!), perché ha
condotto pubblico e band per due ore e mezzo, realizzando quell’interattività
che è il cuore di ogni performance on stage.
Al
preventivato triplo bis se ne aggiungerà un quarto ma… i presenti non dimostreranno nessuna fretta di alzarsi.
Proseguendo
sul filone dell’ambiente familiare e della conduzione inusuale, si cerca di coinvolgere il
pubblico e, non essendoci domande (fatto normalissimo per effetto della nota
“sindrome da microfono”!), si chiedono giudizi che, con qualche “forzatura”,
arrivano.
Grande
soddisfazione per tutti, con differenti sfaccettature. Ne scelgo una a caso,
fatto a cui non sempre si pensa: la funzione “didattica” che Max Gallo e i
Dinamici hanno dimostrato di poter esercitare, ricordando a tutti, attraverso
la musica l’esistenza di alcuni valori di vita da cui non si può prescindere,
se si vuole arrivare ad affrontare le difficoltà del quotidiano con serenità.
Difficoltà
reali che sono state utilizzate per giustificare il regalo simbolico consegnato
sul palco alla band, un'unica maglietta ( per nove artisti), recante la sostanza
della rassegna “Oltre la Musica”.
Come è noto,
le magliette dei concerti si indossano raramente, ma restano per sempre
nell’immaginaria vetrina dei ricordi, e ad ogni visione salterà alla mente un
suono, un particolare, un momento lieto.
E’ questo
l’obiettivo ed è questo che ci si augura per il proseguio della manifestazione: momenti di sana spensieratezza per
tutti, in un frizzante contesto culturale.
In attesa
del filmato del concerto, ecco uno spezzone di pochi secondi.