Wazza Kanazza, sempre lui, mi
scrive ricordandomi un felice anniversario.
Il
10 agosto 1971 usciva "L'Uomo", primo lp
degli OSANNA (Fonit Cetra 1971).
Compie
quindi 40 anni uno dei capolavori
della musica progressive italiana
Ecco
qualche aneddoto raccontato da Lino Vairetti, ancora oggi leader
del gruppo, tratto da un'intervista su "Raro"
del 2001, in occasione del trentennale della band.
Sugli
esordi : "Iniziai a
Napoli quindicenne, al liceo artistico con degli amici; era il periodo del beat
e in Italia dominavano l'Equipe 84, mentre all'estero i Beatles e i Rolling
Stones erano i nomi più rappresentativi. Io però avevo un amore folle per i
Kinks. Successivamente entrai nei Volti di Pietra, insieme al bassista Enzo
Petrone (che ritoveremo negli Osanna di Suddance), e il chitarrista Lino Ajello
(fondatore del Balletto di Bronzo). Nei Volti di Pietra militò pure Gianni
Leone, tastierista della seconda formazione del Balletto di Bronzo: un "
bambino prodigio", un vero "mostro". In seguito formai Città
Frontale, con Danilo Rustici alla chitarra, Massimo Guarino alla batteria,
Gianni Leone alle tastiere e Lello Brandi al basso.Qualche tempo dopo, uscito
Leone, Elio D'Anna, che proveniva dai disciolti e già famosi Showmen, trovò noi
al Quick, locale di via Cilea, al Vomero. Rimase colpito dall'originalità del
nostro repertorio: alla fine dei sessanta non era facile che musicisti italiani
proponessero solo composizioni proprie! Si unì a noi senza cercare nuovi
musicisti. A lui non piaceva Città Frontale, così decidemmo di cambiare nome e
scegliemmo Osanna, sul finire del 1970".
Perchè
Osanna:
"Uscì fuori dal vocabolario. Massimo Guarino, sfogliando le pagine dopo
interminabili discussioni e numerose proposte, tutte regolarmente bocciate
dall'uno o dall'altro componente, s'imbattè in questo nome che fu l'unico a
venire accettato immediatamente".
Nell
"L'Uomo" ascoltiamo persino l'accenno a Bandiera Rossa: "Danilo fu
segretario regionale del Partito Comunista Marxista Leninista della Campania e
amava Hendrix, incondizionatamente. Jimi suonò l'inno americano a Woodstock è
così lui, marxista convinto, volle fare un omaggio al chitarrista di Seattle e
al movimento comunista. D'Anna, invece,che veniva da tradizioni di opposto
segno contestava l'atteggiamento. Durante il festival di Caracalla, davanti a
50.000 spettatori, Danilo se ne fregò di Elio e intonò Avanti Popolo con il
wah-wah... tutte le persone alzarono il pugno e fecero un'ovazione incredibile;
allora Elio scese dalla pedana è disse : "Guagliò, è troppo forte,
l'amma a mette anche dinto o' disco". Elio era un pò così,
approfittava di tutti gli elementi per prendere la scena e, per ottenere ciò,
passava sopra a qualsiasi implicazione ideologica. Ammetto di non avere mai
avuto tanta simpatia per Elio, anche se lo ringrazio perché contribuì a formare
l'immagine del gruppo, però se non avesse avuto un gruppo come noi non avrebbe
combinato nulla dopo gli Showmen"
Piccoli
aneddoti per annusare l'aria che si respirava a quei tempi, e un disco che non
deve mancare in una seria raccolta di rock nostrano.
Tanti
auguri agli Osanna è al "mitico" Lino Vairetti
WK
I
brani contenuti ne "L'Uomo" sono stati recentemente rivisitati con
successo. Tuttavia, l'ascolto dell'originale non fa trasparire i segni
dell'età, presentando una "freschezza" invidiabile che lo proietta
nella zona della musica senza tempo.