mercoledì 28 aprile 2010

Ainur


Grande scoperta Ainur.
Lunghe note biografiche per loro e oceanica intervista nel prossimo post.
Da ormai più di 70 anni le opere intramontabili di J.R.R.Tolkien affascinano e influenzano generazioni intere di artisti. Da “Il Signore degli Anelli” sono state tratte opere musicali, cinematografiche, letterarie, teatrali, pittoriche e molto altro: l’autore ha creato un intero mondo, ricco di personaggi, storie, luoghi e colori del tutto verosimile, un mondo in cui una volta entrati difficilmente se ne esce… Gli Ainur sono un progetto nato e cresciuto all’interno di questo mondo. In origine Luca Catalano, Gianluca Castelli e Marco Catalano avevano pensato di realizzare un contributo musicale di brani originali ispirati alle storie narrate ne “Il Silmarillion”, libro padre de “Il Signore degli Anelli”, in cui sono contenuti pressoché tutti i miti e le leggende dell’universo tolkieniano. Il progetto ha preso corpo ed alle prime composizioni tematiche sui singoli personaggi sono seguiti brani su intere vicende tratte dal libro dai toni decisamente orchestrali: così se in principio era prevista la realizzazione di alcuni brani rappresentativi, attualmente il gruppo è fermamente convinto di trasporre in musica l’intero contenuto del libro, dalla genesi tolkieniana (La Musica degli Ainur, da cui il gruppo prende appunto il nome) lungo tutto lo svolgersi dei Giorni Antichi, seguendo Tre Ere del mondo, fino alla Guerra delle Guerre che porrà fine al mondo.
Immediatamente si sono aggiunti due elementi che condividono diversi progetti con Luca, Marco e Gianluca: Giuseppe Ferrante al basso e Alessandro Armuschio alle tastiere (ed in seguito alla voce), entrambi musicisti rock dell’area torinese con molta esperienza alle spalle. Il contributo letterario è sempre risultato determinante all’interno del progetto: l’idea stessa de “La Musica degli Ainur” è nata all’interno del neonato Circolo Letterario Eärendil, luogo d’incontro degli appassionati tolkieniani di Venaria e dintorni. Wilma Collo, professoressa di lingua straniera, autrice di tutti brani originali del progetto è stata coinvolta in questa sede, data la sua straordinaria padronanza dell’inglese (lingua di cui Tolkien era cultore e studioso) ed i prestigiosi contributi da lei apportati a numerose riviste del settore. Anche il contributo di Chiara Neirotti, attiva studiosa di Tolkien di fama nazionale (sovente interviene in dibattiti durante l’annuale ritrovo de “La Società Tolkieniana Italiana”) è stato determinante nella creazione delle parti in prosa ad accompagnamento delle musiche.
Per realizzare il progetto sono stati chiamati diversi cantanti ad interpretare talvolta singoli personaggi delle storie narrate nel libro e talvolta semplicemente a dar voce alle canzoni. I cantanti appartengono a diverse estrazioni del panorama musicale piemontese e non: Simone Del Savio è un importante bass-baritono d’orchestra di estrazione puramente classica, Federica Guido, Urania Pinto e Elena Richetta hanno alle spalle repertori che variano dal rock al folk, al blues e al jazz, Massimiliano Clara ha radici più metal ma non disdegna il canto blues, Barbara Bargnesi invece è un soprano d’orchestra dell’area ligure. Nel corso delle composizioni è emersa sempre più l’esigenza d’inserire strumenti provenienti dal mondo classico e l’organico del gruppo ha visto l’allargamento a ben 19 elementi fissi: Cecilia Lasagno all’arpa, Carlo Perillo alla viola, Luca Marangoni al violino, Daniela Lorusso al violoncello, Chiara Marangoni al Corno francese e Corno da caccia, Chiara Garbolino al flauto, Alberto Paolillo al clarinetto.
Il debutto Live avviene il 13 Gennaio 2005 al Teatro La Concordia di Venaria Reale: gli Ainur suonano alcuni brani (quasi tutti finiranno poi sul primo disco della band “From Ancient Times”) preparati in studio tutti incentrati sulle vicende dei Tempi Antichi de “Il Silmarillion”: si configura subito uno spettacolo diverso dal solito concerto poiché l’approccio è basato su musica e video curati da Marco e Luca Catalano. Il pubblico gradisce ed il gruppo replica a maggio nello stesso posto ed anche in altri contesti torinesi mentre nel gennaio 2006 arriva il primo concerto a Milano in occasione di Tolkieniana I. La svolta accade nel maggio 2006: sebbene insperato, giunge un contatto discografico con l’Electromantic Music di Beppe Crovella, etichetta indipendente di stampo Progressive dell’area torinese che si è dimostrata entusiasta del progetto. Il primo CD esce in Italia a novembre 2006 e si affaccia nel mercato giapponese, europeo e statunitense a fine anno.



A settembre dello stesso anno il gruppo viene chiamato a Milano per una presentazione live del disco ed è in quest’occasione che Luca Catalano, Elena Richetta e Katia Schira presentano i nuovi costumi progettati su misura sullo spettacolo. Nel contempo la componente video del live si arricchisce di girati nuovi e di sequenze programmate ai brani e nel complesso la resa migliora di gran lunga. Inoltre per l’occasione il live viene ripreso digitalmente da un sistema di otto telecamere (il materiale verrà poi inserito nel DVD di “Children of Húrin”) e l’audio viene registrato in multitraccia. Nel corso del 2007 il gruppo esegue diverse presentazioni del disco presenziando a Milano, in occasione del 2° Festival Tolkieniana di Buccinasco, un evento di dimensioni europee, il 1 maggio, anche se i lavori per la realizzazione del secondo disco continuano incessanti: “Narn I Chîn Húrin” (trad. dall’elfico: “Children of Húrin”) doveva esserne il titolo essendo completamente incentrato sul libro di J.R.R.Tolkien “Children of Húrin”, che per un fortunato caso, dopo anni di lavoro da parte del figlio Christopher, era prossimo all’uscita. Nell’ambiente tolkieniano si è mormorato spesso circa l’uscita di questo disco in concomitanza con l’omonimo libro e non sempre è stata vista di buon occhio tale coincidenza. In realtà già nel 2004 Gianluca Castelli, Luca e Marco Catalano avevano cominciato la trasposizione in musica di 3 grandi opere tolkieniane assumendosi ciascuno la responsabilità di una delle tre e precisamente: Gianluca sarebbe stato il principale compositore di “Children of Hurin”, Luca di “Lai of Leithian” (noto maggiormente come il “Lai di Beren & Luthien”) e Marco si sarebbe occupato dell’epopea di “Fall of Numenor” assumendosi ognuno l’onere della realizzazione. In realtà la vastità del progetto ha consentito a tutti e tre i compositori di cimentarsi in ognuna delle opere anche se l’impronta del principale è rimasta in maniera molto profonda.
Nel frattempo avvengono anche alcuni cambi di formazione: Urania Pinto viene sostituita da Eleonora Croce alla voce, Cristiano Blasi (che negli anni ha sviluppato diversi talenti nel suonare i flauti etnici) diventa il nuovo flautista al posto di Chiara Garbolino e Alberto Paolillo lascia il posto a Leonardo Enrici Baion al clarinetto. A dicembre 2007 la prima di queste tre opere ha visto la luce: “Children of Hurin”, secondo disco ufficiale della band, (il gruppo ha poi optato per il nome in inglese e non per l’originale elfico) è stato ufficialmente presentato e interamente suonato dal vivo il 15 dicembre presso il Teatro la Concordia di Venaria (TO), città dove vivono molti degli Ainur. Vista l’occasione speciale dell’uscita simultanea dell’omonimo libro di J.R.R.Tolkien, il gruppo ha realizzato il disco in 2 edizioni: una con solo il disco singolo ed una confezione Deluxe che contiene oltre al CD un DVD ed un Libro Illustrato da Dino Olivieri, artista che da molto tempo collabora con la band. Nel DVD compaiono alcuni filmati di concerti oltre a documentari sulla storia degli Ainur e diversi contributi musicali, letterari ed artistici sull’opera del gruppo e di J.R.R.Tolkien.
Alla fine del 2009, dopo un lungo lavoro di orchestrazione e di rifinitura, esce il terzo disco degli Ainur: è Lays Of Leithian – Lays Of Beleriand Part II. Ancora una volta con la prestigiosa Electromantic di Beppe Crovella, il disco mette in scena una rivisitazione del racconto di Beren & Luthien, l’immortale e contrastata storia d'amore tra l’umano Beren e l’elfa Luthien che avrà poi un forte riflesso nella Terza Era, durante la guerra dell’Anello, tra Aragorn e Arwen. Per raccontare in forma musicale un’opera di ampio respiro come questa gli Ainur hanno pubblicato addirittura un doppio CD in cui s’intrecciano i temi di Beren, Luthien, Finrod, Sauron, Morgoth ed altri personaggi già presenti nei precedenti lavori della band. L’opera, scritta interamente da Luca Catalano, Marco Catalano, Alessandro Armuschio, Wilma Collo e Simone Del Savio, prevede l’ormai consolidata formazione a 19 elementi oltre ad ospitare la prestigiosa Orchestra da Camera “I Musici di San Grato” diretta da Edoardo Narbona in alcuni brani, Alessandro Cammilli del Teatro Regio di Torino all’oboe, Ferdinando Catalano alla voce e Alan Brunetta alle percussioni.

Discografia:

“From Ancient Times”, 2006 Electromantic Music;
“Children of Húrin” (Ed. Singola), 2007 Electromantic Music;
“Children of Húrin” (Ed. Deluxe), 2007 Electromantic Music;
“Lay of Leithian – Lays of Beleriand Part II”, 2010 Electromantic Music.

Formazione:

GIANLUCA CASTELLI - Tastiere, organo, piano
LUCA CATALANO - Chitarre, voci
MARCO CATALANO - Batteria, percussioni, voci
MASSIMILIANO CLARA - Voce
SIMONE DEL SAVIO - Voce Baritono
ELEONORA CROCE - Voce Soprano
FEDERICA GUIDO - Voce
ELENA RICHETTA - Voce, ballo
BARBARA BARGNESI - Voce Soprano
CECILIA LASAGNO - Arpa
GIUSEPPE FERRANTE - Basso
CHIARA MARANGONI - Corno
LEONARDO ENRICI BAION - Clarinetto
CRISTIANO BLASI - Flauto traverso
ALESSANDRO ARMUSCHIO - Tastiere, voce
CARLO PERILLO - Viola
LUCA MARANGONI - Violino
DANIELA LORUSSO - Violoncello

Ainur: www.ainur.it
Electromantic Music: www.electromantic.com
Info stampa: www.snpress44.com