Secondo appuntamento con “Frammenti di
PROGLIGURIA”, e dopo la proposizione di un video inedito de Il Tempio delle
Clessidre relativo al 21 gennaio 2012
(https://athosenrile.blogspot.com/2020/04/il-tempio-delle-clessidre-al.html), tocca oggi alla Locanda delle Fate.
(https://athosenrile.blogspot.com/2020/04/il-tempio-delle-clessidre-al.html), tocca oggi alla Locanda delle Fate.
Ricordiamo che sabato 21 gennaio
2012 il Centro Fieristico di Spezia Expo è stato testimone di una kermesse
musicale realizzata a scopo benefico per aiutare concretamente gli alluvionati
colpiti dal tragico evento del 25 ottobre 2011 nel levante ligure, in
particolare nella zona di Spezia.
Un evento legato alla musica
progressiva, dal momento che il livello organizzativo parlava quella lingua. Il
nome scelto non poteva andare troppo lontano dalla musica proposta:
ProgLiguria.
Un po' di dettagli - e ricordi - si
possono ricavare da questo articolo dell’epoca:
Tante band, tra storia e novità, e una
maratona che permise di regalare 12 ore di musica non stop.
Di quella manifestazione esiste
registrazione video e, separatamente, quella audio, ma per motivi che non pare
interessante approfondire, tutto è rimasto nel cassetto.
MusicArTeam - coorganizzatrice
dell’evento, nato da un’idea di Angelo De Negri - ha deciso di regalare alcuni
spezzoni ridotti, uniti al commento dei protagonisti sul palco.
A seguire il ricordo di Luciano Boero,
bassista e cofondatore della band.
Locanda delle
Fate a ProgLiguria
Bellissima iniziativa. Ci sentimmo
davvero onorati quando Angelo De Negri ci chiamò. Noi, ancor “freschi” di
reunion, chiamati a far parte di una rosa con i più bei nomi del prog italico...
Eravamo gasatissimi, anche perché avevamo già in tasca il contratto per il
Giappone, dove avremmo suonato pochi mesi dopo. Il soundcheck era stato
necessariamente sbrigativo, avevamo timore che qualcosa andasse storto a causa
della imperfetta regolazione delle spie, tant’è che cominciammo con un’insolita
“Profumo di colla bianca”, il nostro brano più “rilassato”, in modo da poter più
facilmente chiedere aggiustamenti degli strumenti in spia al volo. Ricordo che quell’immenso
salone, a prima vista spoglio e freddo, cominciò ben presto a colorarsi e
scaldarsi di buona musica. Dappertutto socializzavamo con colleghi e
appassionati, un universo di amici che poi avremmo incontrato ancora tante
volte nei vari concerti.
Dopo quell’esperienza ci affinammo
sempre più, uscirono “Live in Bloom”, “The missing Fireflies”, “Lucciole per
sempre”.
Dopo il Giappone vennero Messico,
Brasile e altri bellissimi concerti in giro per la penisola, fino alla data
finale di fine 2017 che sancì la nostra uscita dalle scene.
Rimpianti? Qualcuno, è inevitabile. Ma
anche la soddisfazione di essere giunti nel migliore dei modi, tutti per mano,
alla fine di un percorso meraviglioso.