Riprendo il viaggio
nella musica Progressive proponendo una delle formazioni di
maggior successo della scena inglese anni 70.
Sto
parlando di Emerson Lake e Palmer.
A
quest’ultimo, ho dedicato un post giorni fa, dove lo si può ammirare in un
pregevole assolo di batteria.
Nei
miei anni migliori ho avuto la possibilità di vedere il gruppo ( forse era il
72) al palasport di Genova.
Ricordo
bene l’inizio con “Hoedown”,
cioè il brano che ascolteremo oggi, a fine post.
Di
quella sera ho immagini confuse, con suoni non troppo “puliti” a causa di una
pessima acustica, ma con due scene molto spettacolari che vedevano protagonista Emerson, prima
col Ribbon e poi con un coltello in mano, a massacrare
l’Hammond.
Giornata
comunque indimenticabile.
Indimenticabile
fu anche la seconda occasione che mi si presentò .
Il
concerto era a Milano, di venerdì, ed in quattro convincemmo i genitori che era
buona cosa uscire da scuola un' ora prima per prendere il treno ed arrivare in
tempo per il concerto.
Non
so come facessero a fidarsi di noi quando avevamo 16 anni!
Arrivammo
là e ben presto scoprimmo che il concerto non si sarebbe tenuto per un problema
alla voce di Lake.
Che
fare?
Una
scritta gigante prometteva che il concerto si sarebbe tenuto la sera successiva,
e allora ci organizzammo con amici di amici e trovammo una sistemazione in un
garage (che a dire il vero sembrava un salone arredato) e qualcuno ci mise a
disposizione un sacco a pelo.
Eliminato
il problema del dormire, restava un dettaglio… avvisare i genitori che avremmo
passato fuori la notte, per la prima volta soli.
Al
telefono mio padre mi promise tuoni e fulmini al mio ritorno a casa.
Ma
l’importante era il concerto.
La
notte dormii poco… faceva freddo ed un cane fuori dalla porta del garage mi
impedì di espletare le mie necessità fisiologiche, per cui non mi restò che
correre su e giù.
Ma
almeno avevo la previsione del concerto imminente.
E
invece no, e questa volta il concerto fu annullato per lo stesso problema alle
corde vocali del bassista.
Tornammo
a casa senza musica e con il terrore della punizione.
Fu
davvero un uragano quello chi si abbatté tra le mura domestiche!
Meglio
sorvolare.
Pochi
mesi fa, leggendo il libro scritto da Emerson sulla sua vita, ho ritrovato con
grande soddisfazione il ricordo di quei giorni a Milano.
E’
raccontato chiaramente come Lake ebbe una noiosa faringite, e a distanza di 35
anni ho trovato almeno la soddisfazione che ci era stata detta la verità, e
quindi ero stato punito da papà, ma non ero stato preso in giro.
Ho
visto Emerson col suo nuovo gruppo, due anni fa al Priamar di Savona ed e’
stata una grande emozione rivederlo ancora pimpante.
Lui
come Wakeman... i miei idoli delle tastiere.
Ma
vediamo qualcosa di oggettivo.
Gli Elp, sono stati
concettualmente e strutturalmente un’evoluzione di Nice, di cui ho già
parlato nel blog: stesso taglio di rock e barocco, stessa formazione a
tre,stesso leader (Emerson), ma una fortuna commerciale molto più marcata.
Già in partenza ELP e’ un supergruppo dalle grandi ambizioni: Emerson e’ pianista di grandi doti, Greg Lake ha collaborato alla nascita dei King Crimson, Palmer ha suonato con Chris Farlowe, Arthur Brown e Atomic Rooster.
Con le idee chiarissime sul da farsi, in tre entrano subito in scena con grande fragore, sul palco del festival di Wight, nel 1970, sconcertando il pubblico con ardite combinazioni tra rock e musica classica, ma anche con trucchi scenici, abiti vistosi, fumi e colori, monumentali attrezzature e una generale tendenza all’eccesso.
E’ un crescendo inarrestabile che spinge il gruppo nelle zone alte delle classifiche e innalza i tre musicisti tra i grandi del rock.
Già in partenza ELP e’ un supergruppo dalle grandi ambizioni: Emerson e’ pianista di grandi doti, Greg Lake ha collaborato alla nascita dei King Crimson, Palmer ha suonato con Chris Farlowe, Arthur Brown e Atomic Rooster.
Con le idee chiarissime sul da farsi, in tre entrano subito in scena con grande fragore, sul palco del festival di Wight, nel 1970, sconcertando il pubblico con ardite combinazioni tra rock e musica classica, ma anche con trucchi scenici, abiti vistosi, fumi e colori, monumentali attrezzature e una generale tendenza all’eccesso.
E’ un crescendo inarrestabile che spinge il gruppo nelle zone alte delle classifiche e innalza i tre musicisti tra i grandi del rock.
La formula funziona
per cinque anni e sei album, l’ultimo dei quali e’ un triplo disco dal vivo che
riassume e suggella l’epoca del glam prog.
Nella mia raccolta musicale non mancano:
-Emerson Lake
and Palmer
-Tarkus
-Pictures at an Exibition
-Pictures at an Exibition
-Trilogy
-Brian Salade Surgery
-Brian Salade Surgery
Ascoltiamo
ora "Hoedown" in un concerto del
1973... proprio a Milano.
Nessun commento:
Posta un commento