1° Psycho Prog Festival-9 settembre 2018
“Che ne dici se organizziamo un festival tra il
prog e la psichedelia?”
E’
con questa frase buttata lì, apparentemente azzardata, che Davide Pansolin mi ha proposto di mettere assieme due entità attive
all’interno del mondo musicale, la “sua” Associazione
Culturale Vincebus Eruptum e MusicArTeam,
di cui faccio parte.
Conosco
Davide da un paio di anni e di lui mi ha colpito la sua determinazione nel
proseguire progetti apparentemente impossibili e, soprattutto, in solitaria.
Io
al contrario ho bisogno di… compagnia, essendo fervente credente nel gioco di
squadra.
Ci
siamo venuti incontro e credo sia palese che il successo del 1°
Psycho Prog Festival sia all’insegna della condivisione
dei compiti.
Il
tutto in tempi brevissimi - un mese -, senza denaro, e molta fortuna.
Certamente
esiste in questo contesto la mano e il cervello di un gruppo di musicisti che,
nel corso dell’ultimo anno, sono diventati amici… parola grossa ma verosimile in questo caso:
parlo delle due band savonesi più famose nel prog, i Nathan e Il Cerchio D’Oro.
Non
solo si sono messi a disposizione dal punto di vista musicale, ma si è vista la
mano di tutti nel colmare le ovvie lacune, tipiche di quando si lavora in tempi
ristretti e senza risorse economiche.
La
location è spettacolare per gli eventi all’aperto, Il Giardino Serenella, che fornisce la possibilità di assistere ad
un evento e godere di un buon cibo, per non parlare del mare a due passi.
Nella
testa di tutti c’era una giornata fatta di concerti, incontri e scambi
culturali… dal pomeriggio alla sera.
La
sezione musicale nasce attorno alla band gallese dei Sendelica - psichedelia pura la loro -, che all’interno
del tour italiano trovano una giornata da dedicare al pubblico savonese
che ha già avuto modo di vederli alla Fortezza del Priamar, un pò di tempo fa.
Nelle
quattro ore e mezza disponibili rientrano altri tre gruppi, i già citati
Cerchio e Nathan e un’altra realtà cittadina, La Blindo Red.
Service
affidato a un paio di amici professionali, Fulvio e Maddalena e, a completamento del
progetto, arriva la televisione - Antenna
Blu - che, attraverso Giorgio Nasso,
contribuirà nel dare importanza alla kermesse, tra interviste e riprese del
live.
E
poi i banchetti con i vinili, il merchandising e i fumetti rock di Elena Terzi e Dario Isopo.
Ci
si aspetta un paio di centinaia di persone, da cibare in modo tradizionale o
con i “coni psichedelici” di Monica
Giovannini (vocalist dei Nathan) che contengono pesci fritti e patatine… un
po’ di birra e… vediamo l’effetto che fa…
Alle
17, ora di inizio, si intuisce che qualcosa di positivo che sta per accadere.
Gli
aspetti meteo aiutano, con una rara perfezione, equilibrio di sole calante e
temperatura adeguata.
La
musica gira a dovere mentre i tecnici si muovono davanti al palco, una zona in
cui sono stati stesi tappeti verdi con la speranza di vedere anime sedute a
terra, come accadeva nei seventies.
E
la gente arriva… fluisce, si siede, chiacchiera, e si predispone all’ascolto.
Le
stime di chi ne sa di più racconteranno alla fine di 400 persone, disposte in un
giardino colmo come forse non mai!
Non
commenterò la qualità della musica, non farò graduatorie poco interessanti, ma
per ogni ensemble propongo un brano in modo che ci si possa fare un’idea
personale.
Parte
La Blindo Red, che si rifà ad un modello
prog fusion ambizioso, perché non presenta alcuna tastiera.
Ecco la loro pillola…
Quando
la luce cala arrivano i Nathan, che
propongono un mix tra i loro due album (“Era”
è stato rilasciato pochi mesi fa).
Di
loro ho catturato quanto segue…
Il
pubblico risponde, non è una situazione da “cazzeggio” come spesso accade
quando ci si avvicina al modello “sagra”, e questo dà una grande carica a chi
si trova sul palco.
Anche
Il Cerchio D’Oro regala un set
adeguato alla sua fama, come testimonia il brano a seguire.
E
tocca alla band più titolata, i Sendelica,
con una valanga di album e tour alle spalle.
La
cosa che più mi ha colpito è stata la presenza di molti giovani, fatto
abbastanza inusuale se si pensa che la musica proposta nella serata non trova minimo
spazio nei canali ufficiali… bella cosa!
La
proposta dei Sendelica non è semplice, ma la compattezza dei suoni e le skills
personali arrivano all’audience, che si gode i lunghi brani, dilatati e "perforanti", e alla fine la richiesta di bis sarà un'azione spontanea.
Un
successone per loro!
Per
tutti gli altri una grande soddisfazione e la quasi certezza che ci saranno
altre edizioni dedicate al genere, con la voglia di mettere a disposizione dei
giovani savonesi un luogo come i Serenella, spazio in cui la cultura musicale
possa progredire e aggregare.
Diffondiamo
il verbo…