E’ domenica, è appena entrata in
vigore l’ora legale e ci si illude che sia improvvisamente scoppiata la
primavera. Ma non è così, non ancora almeno.
Il vento freddo, che dalle nostre
parti non manca mai, suggerisce una passeggiata vicino al mare, dove ci si
ritrova di solito per dividersi confortevoli raggi di luce che regalano
l’illusione dell’anticipazione estiva. Celle Ligure può essere una buona meta
per immaginare scenari imminenti.
Appena imboccato il camminamento
che costeggia il mare sento il richiamo della musica, quello che di solito mi
colpisce anche a chilometri di distanza… ne sento il profumo nell’aria! Mi
avvicino e in una piazzetta caratteristica trovo una marea di gente - che sulle
prime appare l’audience - e un gruppo che ha appena finito il suo brano. Sarà
una band locale?
Parte “Volta la carta” e la massa presente si accende all’improvviso, si
formano le coppie per un ballo che non presenta alcuna rigidità negli schemi,
perché le formazioni si spaiano in un cambio vorticoso e continuo, sicuramente
gioioso. Non provo la solita sensazione di tristezza che mi procurano le feste
di paese, forse perché mi sembra di avere nelle orecchie la voce di De Andrè e
il violino di Lucio Fabbri, e poi la sezione ritmica è da paura.
Rimango incantato per un paio di
minuti, ascolto quello che rimane, una miscela sonora dove anche i Pink Floyd
hanno buon gioco.
Semplificando... direi che era in corso un concerto di musica occitana, con un pubblico di
ballerini itinerante, ma non sono certo di come funzionino le cose, di quali
siano i riti. So però che i Lou Tapage - è questo il nome della band -
propongono una musica decisamente coinvolgente che, dovendo/volendo per forza
etichettare, inserirei nella casella della musica popolare, ma che a ben vedere
lega il folk al rock, sino ad arrivare alla musica progressiva, passando per il
cantautorato.
Perizia tecnica e senso del gusto,
con un recupero delle tradizioni che fornisce il vero senso del significato di
cultura applicato alla musica.
Leggendo la loro storia si capisce
che la gavetta ha avuto buon gioco, ma averli ascoltati dal vivo, seppur per
pochi minuti, mi è bastato per avere la misura della loro dimensione: nei live
non si può mentire! Ed è proprio dal vivo che si accettano eventuali errori e
imprecisioni, privilegiando la capacità di catturare il pubblico. E’ un
rapporto osmotico quello che lega i Lou Tapage al pubblico, e a un certo punto
viene da chiedersi quale sia l’elemento di traino, il musicista o il danzatore?
Io non sono un ballerino e ho
assistito solo a un piccolo frammento di spettacolo, quanto basta per essere
impressionato dalle qualità di questa band, giovani provenienti dal cuneese, ma
conosciuti anche oltre i nostri confini.
Il piccolo video che ho registrato
dovrebbe dare un senso alle mie parole.
Un po' di storia…
Gruppo rock-folk
nato nel 2000 nel sud ovest del Piemonte la cui musica spazia dal ritmo dei
balli popolari occitani alle arie irlandesi, dal cantautorato italo-francese
alla musica celtica, il tutto legato da un proprio eclettico filo conduttore. L'esordio
discografico sulla lunga distanza è del 2005, con l'album "Lou
Tapage" a cui fanno seguito nel 2007 "Reve Eternè", nel 2009
"Que vos lei far" e nel 2013 "Finisterre". E' del 2010
l'originale riproposizione in lingua occitana dell'album "Storia di un
impiegato" di Fabrizio De Andrè. Negli anni i Lou Tapage hanno calcato
senza sosta palchi italiani, francesi e svizzeri, con più di cinquecento
concerti all'attivo e partecipando a festival quali Folkest, Bustofolk,
Nubilaria Celtic Festival, Tavagnasco Rock, Colonia Sonora, Balla coi
Cinghiali, Estivada, Hestiv' Oc, Taranta Power di Badolato e molti altri. Per
tre volte sono stati ospiti al Capodanno Celtico a Milano presso il Castello
Sforzesco, in cui hanno potuto aprire i concerti di Hevia e dei Kila. Hanno
suonato all'auditorium Rai di Torino in apertura del concerto di Eugenio
Bennato, per le Olimpiadi di Torino 2006 ed in Piazza Castello a Torino per i
150° dell'unità d' Italia. Finalisti del 1MFestival 2014 e del Capitalent di
Radio Capital 2014.
Entrando nel loro
sito ho appreso che è in corso una campagna di crowfunding per la produzione di
un nuovo album… ecco alcuni dei dettagli utili…