Pio Spiriti è un
violinista, polistrumentista e compositore dalla storia illustre che, a
distanza di quattro anni, propone il suo secondo album solo, Fai spazio al cuore.
Devo sottolineare come io abbia scelto,
involontariamente, un momento particolarmente difficile per l’ascolto, perché
gli avvenimenti francesi di questi giorni possono trovare periferiche
amplificazioni, quelle che solo la musica è in grado di dare.
E che c’entra tutto questo con l’album di Spiriti?
E’ lui stesso a spiegare il contenuto del disco
nelle righe a seguire, ma anticipo che il nucleo del contenitore musicale è
costituito da quelle che lui chiama “perle
musicali”, tracce abbinate a sei pellicole cinematografiche molto
conosciute; a completamento del lavoro due inediti, uno dei quali fornisce il
titolo all’album.
Ecco la track list e gli autori dei brani:
Pirata dei caraibi -
Hans Zimmer
Cinema Paradiso - Ennio Morricone
L’estate -“Il Presto”- Antonio Vivaldi
Fai Spazio al Cuore - P. Spiriti-G. Galiena
L’ultimo dei Mohicani - Trevor Jones
Lungo la strada - Pio Spiriti
Shindler’s List -
John Williams
Pour una cabeza -
Carlos Gardel
Forse è sufficiente la lettura dei titoli
noti per capire la mia chiosa iniziale, quel toccare il cuore provocato
dall’abbinamento melodia-immagine; ed ecco che la musica struggente assimilata
in anni di ascolto trova il miglior abbinamento possibile nelle azioni di
uomini che provano a incidere, negativamente, il corso della storia: le trame
di Fai spazio al cuore rimarranno per
sempre appiccicate a momenti significativi della mia vita.
In fondo è proprio questo lo stimolo
principale di Pio Spiriti, uomo/musicista che decide di dare la sua personale
visione di attimi indelebili della sua esistenza, e nel farlo inserisce il tocco
personale, il suo violino che sfiora le corde del cuore, e contribuisce
nell’aumentare il groppo in gola.
Il mondo classico è quello che predilige, e
i due brani “nuovi” si allineano a ciò che fa già parte della storia. E così la
sua “voglia di eseguire, interpretare capolavori di così sconvolgente bellezza” provoca l’entrata nel filone
della musica sinestesica, capace di sollecitare i sensi, di sviluppare odori e
sapori, di emozionare e toccare gli anfratti del nostro sistema nervoso.
E’ un omaggio al binomio musica/pellicola
cinematografica quello proposto da Pio Spiriti, un tributo alla bellezza
estetica, un’esaltazione dei sentimenti puri che passa attraverso la rilettura
di trame di cui spesso non si conosce il nome, ma che sentiamo da sempre nell’aria.
Il violino, protagonista dell’album, è uno strumento
che non ha mezzi termini, non lascia scampo ne scelta, e conduce
inevitabilmente ad una situazione introspettiva e ad un ventaglio di reazioni
che sconvolgono le viscere.
Il brano che da il nome all’album, inserito a fine
articolo, potrà spiegare in modo completo il concetto.
l’INTERVISTA
Sono
passati quattro anni da quando commentai “Triskell
il concerto”: cosa ti è accaduto
musicalmente parlando in questo ultimo periodo?
Molte
le cose svolte in questo ultimo periodo, numerosissimi i concerti su e giù per
l'Italia, la collaborazione con Claudio Baglioni è ancora molto attiva,
proseguo poi il mio percorso di docente di violino nelle scuole medie ad
indirizzo musicale, inoltre sto approfondendo lo studio della composizione e
direzione di orchestra, un mondo che mi affascina sempre di più, molto stimolante,
un viaggio verso nuovi orizzonti di “ libertà
creativa”.
Che cosa
contiene il nuovo album ”Fai spazio al cuore”? Quale il motivo del titolo?
“Fai spazio al cuore” è un album costituito
da sei “perle” musicali cinematografiche,
con l'aggiunta di due tracce inedite con richiami alla musica classica
che adoro, “Fai spazio al cuore” e “Lungo la strada”.
Le
altre sono colonne sonore, che hanno caratterizzato un periodo particolare
della mia storia musicale; moltissime le soddisfazioni a tal punto da stimolare
in me la voglia di avventurarmi dentro questo nuovo progetto.
La
track list: (Zimmer, Pirati dei Caraibi),
(Morricone, Cinema Paradiso), (Jones,
L'ultimo dei Mohicani), (Williams, Schindler's list), (Gardel, Por una cabeza).
Il
titolo “Fai spazio al cuore” è una
derivazione del mio stato emozionale, è la voglia matta di eseguire,
interpretare capolavori di cosi sconvolgente bellezza. Cimentarmi nella
realizzazione di questo progetto è stata una sfida personale molto costruttiva.
Con
quale criterio hai operato le scelte dei brani che hai rivisitato?
Il
criterio deriva da una scelta legata al valore e alla grande popolarità di
queste composizioni, che definirei “epiche”.
Il
sodalizio delle due arti, (cinema e musica) a mio avviso raggiunge la quasi perfezione.
Ed
ecco spiegato il motivo del loro grandissimo successo e la capacità di arrivare
dritte al cuore dell'ascoltatore.
Chi ti
ha accompagnato in questo nuovo capitolo musicale?
Come
per “Triskell il concerto”, ho voluto
al mio fianco ancora una volta la magistrale collaborazione del M° Gioacchino
Galiena, eccelso compositore e arrangiatore romano; Gioacchino riesce in
maniera straordinaria ad essere in sintonia con il gusto, le idee, ed il mio
desiderio di fare della musica, un veicolo che trasporti buoni sentimenti,
aggiungerei veri, la ricerca del quel brivido che pervade, per non parlare poi
della sua grande maestria come programmatore.
Per
le registrazioni in studio e la grafica, un particolare ringraziamento va ai
fratelli Mario e Marco Marcucci, amici di sempre e di indiscussa
professionalità.
Per
il mastering debbo citare e complimentarmi con Alberto Gerli, che ha dato al
mio disco un suono reale, straordinariamente vero, un colore meraviglioso
tenendo in considerazione che gli arrangiamenti ed i suoni utilizzati per le
programmazioni sono di natura “virtual sound”.
Per
la fotografia, un grazie a Gianluca Bizzarri, un “occhio” che sa cogliere
l'attimo per immortalare fotografie memorabili, quando il soggetto non sono io
ovviamente!
Come
pubblicizzerai l’album? Sono previste date live?
Ancora
una volta, grazie alla grande disponibilità del mitico Beppe Aleo, “il
produttore” (Videoradio), ho avuto modo di realizzare questa mia seconda raccolta musicale, che già dal 15 di ottobre
2015 è disponibile su tutti gli web store più importanti di vendita, come
I-Tunes, Amazon, Shazam ecc., inoltre sto pensando ad una promozione “live” con
una serie di concerti in giro per l'Italia,
uno di questi probabilmente già nel periodo prenatalizio.
Aggiungerei una nota importante per quanto riguarda la
vendita del supporto fisico. Nell'era di internet, del web, delle mail, dei
post, degli sms, ho voluto che questo disco, nell'immagine di copertina avesse
tutte le caratteristiche di una tradizionale “busta da lettera” con all'interno
il CD musicale. E cosi è stato, in effetti lo stiamo già spedendo e recapitando
ai nostri affezionati più cari. Per le specifiche di acquisto, visitare il mia pagina
pubblicitaria di Facebook:
Nella
precedente intervista ti chiesi un giudizio sullo stato di salute della nostra
musica: cosa è cambiato negli ultimi quattro anni?
Caro
Athos, molto probabilmente non è cambiato nulla, o meglio, forse siamo caduti
ancora più in basso rispetto a come eravamo prima; le proposte musicali sono
ormai e definitivamente nelle mani dei produttori dei talent show, null'altro,
o poco più. Le grandi major discografiche non investono più, internet ha
distrutto la discografia, oramai ci si accontenta di affollare le strade, le
piazze, le stazioni della metropolitana, le uniche vetrine per farsi conoscere
ed ascoltare; a chi va un pochino meglio non rimangono che locali e qualche
pub!
Ma
io continuo ugualmente ad inseguire il miei sogni, “chi ci crede lo spazio per
farsi ascoltare se lo inventa!”.
Esiste
un pubblico specifico a cui dedichi il nuovo disco?
E'
una lettera musicale dal contenuto romantico, con dentro una parte di me. Nel
corso della mia carriera artistica ho sempre cercato di fare musica con grande
professionalità e dedizione, per questo spero che l’album abbia almeno la
possibilità di essere ascoltato, poi per il resto sono pronto a raccogliere
critiche positive o negative che siano.
Basteranno
i sentimenti e i buoni propositi per
trovare un sereno vivere?
Sono
cattolico, credo in Dio, credo nell'amore e nei sentimenti, quelli che non si
vedono ma si percepiscono, e questo mi basta per comprendere che tali espedienti
ci sono stati dati per evolverci ed imparare a conoscere il mondo.
Sottovalutare
la loro grandezza equivale a condurre una vita scialba, insulsa, fredda, insensata, i buoni propositi,
conducono l'uomo lì dove lo stato di benessere psicofisico colma le debolezze e
il malessere del vivere.
Cosa ti
aspetti da “Fai spazio al cuore”?