mercoledì 18 novembre 2015

Pio Spiriti-"Fai spazio al cuore"


Pio Spiriti è un violinista, polistrumentista e compositore dalla storia illustre che, a distanza di quattro anni, propone il suo secondo album solo, Fai spazio al cuore.
Devo sottolineare come io abbia scelto, involontariamente, un momento particolarmente difficile per l’ascolto, perché gli avvenimenti francesi di questi giorni possono trovare periferiche amplificazioni, quelle che solo la musica è in grado di dare.
E che c’entra tutto questo con l’album di Spiriti?
E’ lui stesso a spiegare il contenuto del disco nelle righe a seguire, ma anticipo che il nucleo del contenitore musicale è costituito da quelle che lui chiama “perle musicali”, tracce abbinate a sei pellicole cinematografiche molto conosciute; a completamento del lavoro due inediti, uno dei quali fornisce il titolo all’album.

Ecco la track list e gli autori dei brani:

Pirata dei caraibi - Hans Zimmer
Cinema Paradiso - Ennio Morricone
L’estate -“Il Presto”- Antonio Vivaldi
Fai Spazio al Cuore - P. Spiriti-G. Galiena
L’ultimo dei Mohicani - Trevor Jones
Lungo la strada - Pio Spiriti
Shindler’s List - John Williams
Pour una cabeza - Carlos Gardel

Forse è sufficiente la lettura dei titoli noti per capire la mia chiosa iniziale, quel toccare il cuore provocato dall’abbinamento melodia-immagine; ed ecco che la musica struggente assimilata in anni di ascolto trova il miglior abbinamento possibile nelle azioni di uomini che provano a incidere, negativamente, il corso della storia: le trame di Fai spazio al cuore rimarranno per sempre appiccicate a momenti significativi della mia vita.
In fondo è proprio questo lo stimolo principale di Pio Spiriti, uomo/musicista che decide di dare la sua personale visione di attimi indelebili della sua esistenza, e nel farlo inserisce il tocco personale, il suo violino che sfiora le corde del cuore, e contribuisce nell’aumentare il groppo in gola.
Il mondo classico è quello che predilige, e i due brani “nuovi” si allineano a ciò che fa già parte della storia. E così la sua “voglia di eseguire, interpretare capolavori di così sconvolgente bellezza” provoca l’entrata nel filone della musica sinestesica, capace di sollecitare i sensi, di sviluppare odori e sapori, di emozionare e toccare gli anfratti del nostro sistema nervoso.
E’ un omaggio al binomio musica/pellicola cinematografica quello proposto da Pio Spiriti, un tributo alla bellezza estetica, un’esaltazione dei sentimenti puri che passa attraverso la rilettura di trame di cui spesso non si conosce il nome, ma che sentiamo da sempre nell’aria.
Il violino, protagonista dell’album, è uno strumento che non ha mezzi termini, non lascia scampo ne scelta, e conduce inevitabilmente ad una situazione introspettiva e ad un ventaglio di reazioni che sconvolgono le viscere.
Il brano che da il nome all’album, inserito a fine articolo, potrà spiegare in modo completo il concetto.


l’INTERVISTA

Sono passati quattro anni da quando commentai “Triskell il concerto”: cosa ti è accaduto  musicalmente parlando in questo ultimo periodo?

Molte le cose svolte in questo ultimo periodo, numerosissimi i concerti su e giù per l'Italia, la collaborazione con Claudio Baglioni è ancora molto attiva, proseguo poi il mio percorso di docente di violino nelle scuole medie ad indirizzo musicale, inoltre sto approfondendo lo studio della composizione e direzione di orchestra, un mondo che mi affascina sempre di più, molto stimolante, un viaggio verso nuovi orizzonti di “ libertà  creativa”.

Che cosa contiene il nuovo album ”Fai spazio al cuore”? Quale il motivo del titolo?

Fai spazio al cuore” è un album costituito da sei “perle” musicali cinematografiche,  con l'aggiunta di due tracce inedite con richiami alla musica classica che adoro, “Fai spazio al cuore” e “Lungo la strada”.
Le altre sono colonne sonore, che hanno caratterizzato un periodo particolare della mia storia musicale; moltissime le soddisfazioni a tal punto da stimolare in me la voglia di avventurarmi dentro questo nuovo progetto.
La track list: (Zimmer, Pirati dei Caraibi), (Morricone, Cinema Paradiso), (Jones, L'ultimo dei Mohicani), (Williams, Schindler's list), (Gardel, Por una cabeza).
Il titolo “Fai spazio al cuore” è una derivazione del mio stato emozionale, è la voglia matta di eseguire, interpretare capolavori di cosi sconvolgente bellezza. Cimentarmi nella realizzazione di questo progetto è stata una sfida personale molto costruttiva.

Con quale criterio hai operato le scelte dei brani che hai rivisitato?

Il criterio deriva da una scelta legata al valore e alla grande popolarità di queste composizioni, che definirei “epiche”.
Il sodalizio delle due arti, (cinema e musica) a mio avviso raggiunge la quasi perfezione.
Ed ecco spiegato il motivo del loro grandissimo successo e la capacità di arrivare dritte al cuore dell'ascoltatore.

Chi ti ha accompagnato in questo nuovo capitolo musicale?

Come per “Triskell il concerto”, ho voluto al mio fianco ancora una volta la magistrale collaborazione del M° Gioacchino Galiena, eccelso compositore e arrangiatore romano; Gioacchino riesce in maniera straordinaria ad essere in sintonia con il gusto, le idee, ed il mio desiderio di fare della musica, un veicolo che trasporti buoni sentimenti, aggiungerei veri, la ricerca del quel brivido che pervade, per non parlare poi della sua grande maestria come programmatore.
Per le registrazioni in studio e la grafica, un particolare ringraziamento va ai fratelli Mario e Marco Marcucci, amici di sempre e di indiscussa professionalità.
Per il mastering debbo citare e complimentarmi con Alberto Gerli, che ha dato al mio disco un suono reale, straordinariamente vero, un colore meraviglioso tenendo in considerazione che gli arrangiamenti ed i suoni utilizzati per le programmazioni sono di natura “virtual sound”.
Per la fotografia, un grazie a Gianluca Bizzarri, un “occhio” che sa cogliere l'attimo per immortalare fotografie memorabili, quando il soggetto non sono io ovviamente!

Come pubblicizzerai l’album? Sono previste date live?

Ancora una volta, grazie alla grande disponibilità del mitico Beppe Aleo, “il produttore” (Videoradio), ho avuto modo di realizzare questa mia seconda  raccolta musicale, che già dal 15 di ottobre 2015 è disponibile su tutti gli web store più importanti di vendita, come I-Tunes, Amazon, Shazam ecc., inoltre sto pensando ad una promozione “live” con una serie di concerti in giro per l'Italia,  uno di questi probabilmente già nel periodo prenatalizio.
Aggiungerei una nota importante per quanto riguarda la vendita del supporto fisico. Nell'era di internet, del web, delle mail, dei post, degli sms, ho voluto che questo disco, nell'immagine di copertina avesse tutte le caratteristiche di una tradizionale “busta da lettera” con all'interno il CD musicale. E cosi è stato, in effetti lo stiamo già spedendo e recapitando ai nostri affezionati più cari. Per  le specifiche di acquisto, visitare il mia pagina pubblicitaria di Facebook:

Nella precedente intervista ti chiesi un giudizio sullo stato di salute della nostra musica: cosa è cambiato negli ultimi quattro anni?

Caro Athos, molto probabilmente non è cambiato nulla, o meglio, forse siamo caduti ancora più in basso rispetto a come eravamo prima; le proposte musicali sono ormai e definitivamente nelle mani dei produttori dei talent show, null'altro, o poco più. Le grandi major discografiche non investono più, internet ha distrutto la discografia, oramai ci si accontenta di affollare le strade, le piazze, le stazioni della metropolitana, le uniche vetrine per farsi conoscere ed ascoltare; a chi va un pochino meglio non rimangono che locali e qualche pub!
Ma io continuo ugualmente ad inseguire il miei sogni, “chi ci crede lo spazio per farsi ascoltare se lo inventa!”.

Esiste un pubblico specifico a cui dedichi il nuovo disco?

E' una lettera musicale dal contenuto romantico, con dentro una parte di me. Nel corso della mia carriera artistica ho sempre cercato di fare musica con grande professionalità e dedizione, per questo spero che l’album abbia almeno la possibilità di essere ascoltato, poi per il resto sono pronto a raccogliere critiche positive o negative che siano.

Basteranno i sentimenti  e i buoni propositi per trovare un sereno vivere?

Sono cattolico, credo in Dio, credo nell'amore e nei sentimenti, quelli che non si vedono ma si percepiscono, e questo mi basta per comprendere che tali espedienti ci sono stati dati per evolverci ed imparare a conoscere il mondo.
Sottovalutare la loro grandezza equivale a condurre una vita scialba, insulsa,  fredda, insensata, i buoni propositi, conducono l'uomo lì dove lo stato di benessere psicofisico colma le debolezze e il malessere del vivere. 

Cosa ti aspetti da “Fai spazio al cuore”?

Le grandi aspettative non portano mai a nulla di buono, per questo dico che ho solo una gran voglia di farmi ascoltare, sperando di non finire già da domani nella compilation n° 1,000,000 di Spotify!