martedì 11 novembre 2008

Amy Macdonald



Amy Macdonald è nata nelle vicinanze di Glasgow.

In giovinezza le sue giornate erano spese sognando pellegrinaggi ai vari festival musicali come il "T in the Park", dove avrebbe voluto ascoltare la musica di cantanti famosi.
A 12 anni, ispirata dall'abilità di cantautore di Fran Healy, frontman dei Travis, iniziò ad usare la chitarra del padre, ex componente di un gruppo pop, e imparò da sola seguendo gli aiuti di "how to play a guitar" su internet piuttosto che seguendo lezioni tradizionali.
A 15 anni, dopo un incontro a scuola con una music community, chiamata Impact Arts, e composta da musicisti locali, venne spinta ad esibirsi in shows dell'area di Glasgow, organizzati dalla stessa Impact Arts e nei quali, oltre alle proprie composizioni, suonò anche cover come "Everybody Hurts" dei R.E.M. e una versione lenta di "Mad World" (quella del film Donnie Darko).
Grazie a questi shows ottenne la possibilità di esibirsi in Coffeehouse della Starbucks, a Glasgow ed Edimburgo e col successo ottenuto venne invitata a seguire in un mini-tour scozzese proprio i Travis (seguiti nello stesso periodo anche da Paolo Nutini), partecipando anche a festival musicali come Glastonbury Festival, Hyde Park Calling, V festival e T in the Park, che aveva tanto sognato da ragazzina.
Grazie a queste partecipazioni si assicurò un accordo con la Vertigo Records, già parte dell'Universal Music Group e casa discografica dei The Killers e dei Razorlight, e pubblicò i primi due singoli, "Poison Prince", il 7 maggio 2007, una canzone sulla torturata vita di Pete Doherty, inizialmente rilasciata in edizione limitata solo on-line, e Mr Rock & Roll, che la portò finalmente nella Top 20 del Regno Unito.
Ha anche presentato una versione live della canzone "Mr. Brightside", dei The Killers, registrata al King Tut a Glasgow.
Il suo album di debutto, "This Is the Life", è stato pubblicato il 30 luglio 2007 raggiungendo la 2° posizione nella classifica album della Gran Bretagna dopo una settimana dall'uscita e capace di arrivare alla prima posizione sei mesi dopo la data di uscita, il 13 gennaio 2008.
Oltre a questi ha pubblicato altri due singoli di minor successo, " L.A." e "Run".




Dal 24 maggio 2007 ha iniziato un tour che l'ha portata ad esibirsi in molte città del Regno Unito e in molte grandi centri nord-europei, con conlusione il 17 agosto 2008 al V Festival.

This is the Life




1 commento:

Unknown ha detto...

Io sono un cinquantacinquenne rockettaro (da Springsteen ai Wilco, dai Ramones a Young, dai Creedence a Bel Harper, da Janis Joplin ai Television, dai Kinks ai Clash). Un mese fa (incuriosito da un'intervista con lei su Repubblica) ho ascoltato/guardato qualcosa su Youtube e poi comprato il disco. Che mi piace molto: belle canzoni dal tiro folk/rock, uncinanti riff, solida voce, presenza sul palco, duttilità nel passare da pezzi delicati (This is life) ad altri più energici (Poison prince oppure Barrowland ballroom). Adesso (visto che ha ventun anni) la aspetto al secondo disco (ahi!! Quanti bravi esordienti sono caduti alla seconda prova...) e a un concerto intero.
A proposito: quasi sicuro che in luglio Springsteen sarà di nuovo in Italia (pare a Roma, Modena, Verona)
Un salutone
http://lucianoidefix.typepad.com/