Bella e significativa serata quella realizzata il 15 dicembre al Giardino Serenella di Savona, un omaggio simbolico degli appassionati di musica savonesi verso un artista, un concittadino, purtroppo scomparso, ma sempre nei cuori di chi lo ha conosciuto, personalmente o attraverso la sua musica. Al centro lui, Joe Vescovi, i suoi progetti e i suoi molteplici amici. E’ stata quindi l’occasione per descrivere la storia dei Trip - e di tutti i componenti che si sono succeduti - toccando progetti paralleli, come l’Acqua Fragile, i Dik Dik, Umberto Tozzi, i Knife Edge…
A condurre la serata Alberto Sgarlato, che ha coordinato gli
interventi degli organizzatori, Mirella
Carrara e Stefano Mantello.
Buona la
partecipazione, con qualche saluto arrivato in remoto, come quello di Fabrizio Cruciani - che suonò con Joe
nei Knife Edge - assente per motivi di lavoro ma premuroso di inviare un video
messaggio per far sentire la sua vicinanza, così come quello di Bruno Vescovi, fratello di Joe, impossibilitato a presenziare, ma emozionato per l’idea celebrativa.
Presente anche Paolo Seccafen, che suonò con un “Joe bambino” nei The Lonely Boys.
Presente anche Paolo Seccafen, che suonò con un “Joe bambino” nei The Lonely Boys.
Ma il grande merito va
a Mirella, amica dei Trip sin dall’adolescenza (infaticabile custode di ricordi
e memorie fisiche e non…) e a Stefano, anagraficamente più “fresco”, ma amante
della musica dei Trip, e nell’occasione portatore di molti cimeli recuperati
recentemente a casa di Joe, attraverso l’amicizia con la di lui moglie Sandra, anch’essa particolarmente
felice dell’iniziativa.
Molti gli inediti e i
documenti cartacei mostrati, sino a poco tempo fa ben custoditi nella cantina
del tastierista savonese, nell’occasione messi a disposizione dei presenti.
E poi video, audio e
immagini che hanno riportato ad un mondo ormai passato, ma tenuto in vita da
ciò che rimane come saldo baluardo alla difesa della memoria: la musica che resta
immutata e i rapporti umani che la promuovono.
Particolarmente
toccante il momento in cui Monica
Giovannini ha letto una poesia scritta da Orso Tosco per ricordare Wegg
Andersen.
Una serata serena,
parlando ed ascoltando ciò che Joe Vescovi e i suoi compagni di viaggio hanno
saputo creare. Per quelli di noi che lo hanno conosciuto da vicino… per quelli
che invece lo hanno vissuto passando attraverso i suoi molteplici progetti… un
momento piacevole, non certo triste, nonostante ci si sia spesso soffermati a
commentare la vita di persone che, purtroppo, non ci sono più.
E questi incontri,
seppur episodici, aiutano a mantenere viva l’immagine artistica e umana di “giganti”
della musica, e la condivisione appare un fatto doveroso.
Ho catturato in video
qualche momento…