(59 minuti - 11 brani)
AltrOck Productions
Distr. Marquee, BTF, Just For Kicks,
Pick Up
Everyday
Mythology è il disco
di esordio dei
Loomings, ensemble musicale formato da sei musicisti che creano e
agiscono sull’asse Milano-Strasburgo.
Leggi AltrOck Productions e viene automatico
l’abbinamento ad un tipo di musica fuori dai canoni tradizionali: la
sperimentazione, la ricerca, la cura dei dettagli, la rigorosità che Marcello
Marinone persegue e alimenta nella label.
E anche in questo caso
non ci sono sorprese in questo senso, e se è vero che Jacopo Costa, l’ideatore del
progetto Loomings, fugge correttamente dalle definizioni di genere e dalle
varie etichettature, il brand “AltrOck” diventa esso stesso il biglietto da
visita più significativo per evidenziare l’impegno musicale messo in campo.
Ho ascoltato la prima
volta Everyday Mythology durante un
viaggio, senza avere idea di cosa avrei trovato e senza aver avuto il tempo per un minimo di ricerca delle informazioni, come normalmente avviene.
La solitudine di un
percorso autostradale può essere miracolosa quando permette di entrare nella
musica altrui e di farsi al contempo toccare pesantemente, e così, in questo
caso, un contenitore a mio giudizio tutt’altro che semplice si è trasformato in
una piacevolissima sorpresa equidistante tra la razionalità e la pancia.
Sono sicuramente tante
le influenze subite - alcune dichiarate - da Costa e rovesciate sul suo attuale
lavoro, ma la prima cosa a cui ho pensato e di essere di fronte alla genialità
di Frank Zappa, con una discreta dose
di coraggio, perché se è vero che i seventies sono stati un buon periodo per
proporre l’allargamento dei normali confini musicali, la musica dei Loomings si
incanala senza fatica alcuna nella famiglia dell’estrema nicchia.
Musica complicata,
colta, contaminata, piena di sfumature che facilitano le convivenze - rock,
jazz, etnica, popular - con molteplicità di culture/esperienze in gioco, con la
ritmica che si sposa alla lirica, mentre l’apparente libertà espressiva prende
a braccetto la rigidità tipica dello spartito.
Un altro accostamento
che mi è venuto spontaneo è quello con una parte del mondo Gentle Giant, in
particolare per l’ecletticità e per un giostrare del team che non aveva eguali
a quei tempi.
La logica fortemente
voluta da Jacopo Costa per la nascita di Everyday
Mythology mi pare sia da rimarcare: “…
il mio interesse non è di scrivere per determinati strumenti ma per determinati
musicisti, di mettere in luce le qualità artistiche di ciascuno oppure di
proporre loro delle “sfide” dal punto di vista interpretativo”.
Tutto ciò conduce al
di fuori di ogni precisa casella di riferimento, e i termini “rock
fenomenologico” e “Highly idiosyncratic music”, appaiono come provocazioni e
spinte ad abbandonare il precostituito a favore di una musica priva di vincoli
e dedita alla ricerca di nuovi spazi.
Non manca la
rivisitazione del rock tradizionale dei Led
Zeppelin - Black Dog - che ovviamente non è presentato come elemento
coverizzante, ma inserito in precisi contesti nei brani Black e Lockjaw, il tutto contestualizzato in un blocco
musicale di piena atmosfera, capace di coinvolgere totalmente nel corso
dell’ascolto.
Arrivati a metà
dell’album ci si imbatte in Sweet Sixteen, un brano dall’aspetto
più…”leggero”, un motivo tipico di un’era lontana, ma che dopo il trattamento
dei Loomings diventa godibile e complesso allo steso tempo, e rappresenta forse
la sintesi della loro opera di trasformazione, dove l’arricchimento di trame
semplici viene contrapposto alla decodificazione della seriosità musicale.
Davvero una bella
sorpresa che consiglio di ascoltare.
Track List:
1-Keywords-6:26
2-Black (And Green and Red)-6:06
3-Awkward-4:11
4-In a Black Key-5:25
5-The Things That Change-7:54
6-Sweet Sixteen-4:54
7-...and...-3:32
8-Lockjaw (A Mutant Dog)-7:22
9-Car, Suburbs, Downtown, Despair-4:15
10-A Waiting Game of Nonsense-5:25
11-Milano-3:40
Loomings:
Jacopo Costa: vibes, acoustic drums,
glockenspiel, tubular bells, percussions synth, fender rhodes, piano, cymbalum,
percussions, some vocals
Maria Denami: vocals, kazoo
Ludmila Schwartzwalder: vocals, kazoo
Benoît Rameau: vocals
Louis Haessler: bass
Enrico Pedicone: vibes, acoustic
drums, glockenspiel, tubular bells, percussions
JACOPO COSTA &
LOOMINGS - Biografia
Jacopo Costa intraprende lo studio della batteria con Corrado
Ciceri all’età di quindici anni; in seguito è ammesso alla classe di
percussioni del Conservatorio G. Verdi di Milano, dove studia con Maurizio Ben
Omar. Tra il 2008 e il 2009 beneficia di
una borsa di studio Erasmus che gli permette di studiare al conservatorio di
Strasburgo, nella classe di percussioni tenuta da Emmanuel Séjourné, Stéphan
Fougeroux e Denis Riedinger: decide a questo punto di trasferirsi
definitivamente in Francia e negli anni seguenti ottiene un master in
percussioni presso il conservatorio-Haute Ecole des Arts du Rhin di Strasburgo
e intraprende lo studio dello cymbalum nella classe di Luigi Gaggero (unica
classe in Europa occidentale dedicata a questo strumento di origine ungherese),
diplomandosi nel 2013 e ottenendo un diploma di specializzazione nel 2015. Nel
corso degli anni Jacopo Costa ha l’occasione di collaborare, sia come
percussionista sia come cembalista, con varie formazioni di musica da camera e
orchestre, tra cui Texture Ensemble (di cui è il percussionista stabile dal
2008), Ensemble l’Imaginaire, Orchestra Nazionale della RAI di Torino,
Orchestra dell’Opera di Nancy, Bamberger Symphoniker, Junge Deutsche
Philarmonie. Dal 2013 Costa ha intrapreso un dottorato in musicologia
all’Université de Strasbourg, nell’ambito dei popular music studies, per il
quale sta scrivendo una tesi sul rock sperimentale e che lo ha già visto
partecipare a diverse conferenze internazionali come relatore. La passione per
il rock sperimentale di artisti quali Frank Zappa, Soft Machine o Henry cow,
che fin dall’adolescenza ha spinto Jacopo Costa nel mondo della musica, negli
ultimi anni gli ha dato modo di prodursi (dal vivo o per produzioni
discografiche, alle percussioni o alla batteria) con diverse formazioni e
artisti di rock d’avanguardia (Yugen, Camembert, Ske, Francesco Zago, Factor
Burzaco, Not A Good Sign). Attualmente l’attività artistica di Jacopo Costa si
focalizza nei due progetti Loomings (band attiva dal 2012 per la quale scrive e
arrangia le musiche, oltre a suonare le percussioni) e Heedless, neonato lavoro
solista che lo vede impegnato tra vibrafono, voce ed elettronica con un
repertorio che spazia dalla musica contemporanea ad arrangiamenti di canzoni
pop passando per composizioni originali. Alla fine del 2015 Loomings debutta
per AltrOck con Everyday Mythology.
Info
Loomings:
Everyday Mythology BandCamp:
AltrOck:
Ufficio Stampa Synpress44: