Nuovo appuntamento, per me il terzo, con i Maelstrom
di Ferdinando Valsecchi, in occasione dell’uscita di “3725”, titolo
del cui si gnificato si parla a seguire.
Il gruppo di lavoro si evolve rapidamente
e dimostra una buona maturità espressiva, frutto della consapevolezza che la
strada intrapresa è quella della piena soddisfazione personale, e quando la
musica “suona bene” per chi la compone, ci sono buone probabilità che anche il
pubblico gradirà.
La concettualità cede il passo al brano compiuto ed emerge una forte
componente poetica che, accompagnata dal sound tipico di Maelstrom, produce un
effetto quasi trascendente, essendo in grado di trasportare idealmente in altra
dimensione, provocando un certo senso di angoscia unito alla giusta riflessione:
“… moriranno tutte le rose del mondo perché
non ci saranno più lacrime per dar loro vita; m’abbandoneranno anche queste
ultime gocce di memoria che ho di te, perché la giusta punizione è dimenticare…”.
Riff ossessivi e buon uso di
tecnologia ed elettronica, sono l’anima musicale tipica di Maelstrom, mentre la
miscela tra titoli in lingua inglese e liriche italiane coglie nel segno, e
evidenzia la necessità di multiespressività, il bisogno di trovare ogni forma
possibile per lanciare messaggi trasversali.
C’è spazio anche per una covere famosa, Space Oddity, un ricordo personale più che tributo a Bowie, ma la
scelta appare azzeccata e in pieno contesto.
La musica di Maelstrom mi lascia
sempre un po’ di … agitazione, toccando corde che tendo a tenere “nascoste”, mi
smuove e alla fine staziono a lungo in uno stato di “spleen”, che traduco in “tristezza
meditativa”, un feeling insistente che fa fatica ad abbandonarmi, e a cui mi
sono piacevolmente abituato.
Un nuovo passo di Maelstrom
verso la maturità, e la curiosità di vederli all’opera è davvero tanta!
L’INTERVISTA
Facciamo il punto a
distanza di un anno dall’uscita di Change of
Season: a quale punto del percorso vi trovate?
Sinceramente non sapremmo, pensiamo di trovarci in una
fase di mezzo. D’altronde i pezzi sono piuttosto diversi dai lavori precedenti,
il sound anche, ma sicuramente non è ancora definitivo, e lo si può intuire
dalle diversità che presentano i pezzi gli uni con gli altri. Ad ogni modo
abbiamo piuttosto chiaro dove vogliamo andare a lavorare per il prossimo cd.
Quali sono le novità/evoluzioni più importanti, sia dal punto di vista
delle liriche che da quello meramente musicale?
Rispetto a prima, sia dal punto di vista musicale che
da quello lirico, lo stile è leggermente cambiato, magari cercando di essere
meno discorsivi ed entrando più nel vivo di entrambi i punti di vista. Le
canzoni, che in origine erano tutte legate da un filo narrante unico, ora sono
autoconclusive, per quanto una certa uniformità di sound e di idee di sviluppo
riesca comunque a legare bene un pezzo all’altro, specialmente analizzandoli
per coppie escludendo la cover di David Bowie. Dal punto di vista di produzione
sonora l’innovazione più importante è semplicemente una: l’esperienza.
Non ho letto il titolo e sulla cover ho trovato “3725”, mi spieghi
meglio?
“3725” è il titolo. Diciamo
che è legato anche alla domanda successiva!
Il brano di apertura è la famosa Space Oddity di Bowie, come si
inserisce nel contesto?
E’ una cover che abbiamo scelto di inserire come
tributo, non tanto a Bowie, quanto ad una persona cara cui piace molto il
brano. Sia il brano, che la persona a cui è dedicata, sono legati al numero
3725.
Ho letto che, oltre alla solita fruizione gratuita, avete pensato ad
una cinquantina di copie in CD, confezionate a mano: a chi sono indirizzate?
A tutti quelli che vogliono acquistarle.
Vete già testato dal vivo questo nuovo lavoro?
No, anche perché il progetto live dei Maelstrom non ha
ancora ricevuto l’attenzione che merita da parte mia, per il momento sono
soddisfatto così, e con gli altri progetti in atto mi riuscirebbe difficile
farli diventare anche una band completa.
Puoi tirare le somme del tuo ultimo anno musicale?
Quest’anno mi ha visto iniziare molte collaborazioni,
anche con etichette indipendenti, e riscoprire vecchie amicizie musicali che
stanno convergendo verso dei progetti concreti. Inoltre mi ha visto ancora una
volta lavorare con la musica per il teatro, sulla qualche cosa, fra l’altro,
sto preparando un nuovo lavoro, completamente diverso da ciò che ho fatto sino
ad ora, non vedo l’ora di poterlo far sentire.
Grazie mille Athos da
parte dei Maelstrom, Ferdinando e Matteo!
Il
CD è stato rilasciato il 22 Novembre; disponibili anche 50 copie fisiche
confezionate a mano in tiratura limitata!
Sette
tracce, di cui una cover (“Space Oddity” di David Bowie), circa 40 minuti di
musica. Gratis. Come sempre.