"Ciao 2001 non è stato solo un giornale.
E' stato soprattutto un compagno di viaggio e di sogni."(Giuseppe De Grassi)
Poi mi sono seduto.
CITAZIONE (Armando Gallo,21 gennaio 2003,giornalista di Ciao 2001)
E' stato soprattutto un compagno di viaggio e di sogni."(Giuseppe De Grassi)
A
breve inizierò un personalissimo viaggio nella musica Progressive,
preceduto dalla mia interpretazione di quel mondo.
In
realtà, negli anni 70, quando ero adolescente, quel tipo di musica con
cui sono cresciuto, aveva per me una sola etichetta: Rock.
Non
presenterò nulla di “scientifico” .
Esiste
già tutto il possibile, ricavabile dalla rete e da una bibliografia molto
ricca.
Non
ho il tempo di ricercare fonti nuove, come farebbe uno scrittore “serio”,
per cui posso solo ripescare nei meandri della memoria e il
filo cronologico non sarà quello ufficiale, se esiste, ma solo la sequenza
delle immagini che mi sono rimaste.
Dopo
il “cappello” che presenterò prima dello start up, proporrò i nomi
dei vari gruppi, ricordandone un po’ di storia, ma soprattutto
qualche nota di concerti da me visti, aggiungendo filmati
storici, magari qualche testo e qualche tablatura.
Il ricordo.
A
16 -17 anni non si aveva un’enorme libertà, che permettesse di permearsi di
cultura musicale. Si viveva per strada, perchè i pericoli del tempo erano
minori, o percepiti tali, ma spostarsi da una città all’altra, per
un concerto ad esempio, era un problema, perché eravamo… bambini.
Non
c’era internet, non ‘cerano I-POD, CD e
filmati su Youtube.
Da
dove si attingeva allora?
Ricordo
un programma alla radio che si chiamava “Per voi giovani” in cui, ad
esempio, ascoltai la recensione di “Fragile “ degli Yes,
e di “Pawn Hearts” dei Van Der Graaf Generator.
E
mi servì.
Ho
in mente poi una trasmissione che andò in onda in TV, per un certo periodo, al
sabato attorno alle 18/19, e mi pare si chiamasse “Under Venti”, con
tutta la scena rock italiana del tempo(in playback).
Ma
tutte le mie informazioni, i pettegolezzi, le classifiche, le recensioni e le
novità, mi arrivavano dal mitico settimanale “Ciao 2001”.
L’uscita
era un evento, e spesso, appena fuori da scuola, correvo dall’edicola per
accaparrarmelo, essendo più importante del cibo che mi stava
aspettando a casa.
Già la
copertina era da ammirare e lasciava intendere cosa avrei trovato
all’interno.
Era
da guardare e riguardare, come succedeva con gli LP.
All’interno
non mancava mai il poster utile per tappezzare la camera e, non so perchè, ma
ricordo molto bene quello delle “Orme”.
La
lettura era rapida e bastava un’ora per esaurire tutti gli argomenti.
Lo
mangiavo quel giornale... quanto mi piaceva!!!
E
poi discussioni con gli amici, confronti, commenti.
Le
parti che preferivo erano le presentazioni dei nuovi”lavori” degli
artisti, e le classifiche di bravura dei singoli strumentisti.
Poi mi sono seduto.
Probabilmente”
Ciao 2001” e’ stato affiancato e poi superato da altri giornali settoriali, e
io, stupido essere, ho gettato nella spazzatura tutti i miei giornali, ormai
obsoleti, in un momento scellerato in cui sembrava necessario crescere, accantonando
ciò che aveva accompagnato l’adolescenza.
Fortunatamente ho ancora i miei 200 vinili!
Fortunatamente ho ancora i miei 200 vinili!
In
rete e nei mercatini si trovano ancora i “Ciao 2001”, e non e’ escluso che ne
acquisterò qualcuno, ma i miei originali avrebbero adesso un valore affettivo
enorme.
Bando
alla tristezza ed
ai rimpianti, avendo dato luce ai miei progetti prossimi, fornisco il “cappello
al cappello”, ovvero:
la
seconda premessa deve
ancora venire e tenderà a spiegare cosa sia per me il Progressive.
La
prima,
cioè quella odierna dedicata a Ciao 2001, e’ una sequenza di copertine,
in rapida successione, con un sottofondo musicale stimolante.
Sono
sicuro che fornirà qualche emozione a chi ha i miei stessi ricordi!
CITAZIONE (Armando Gallo,21 gennaio 2003,giornalista di Ciao 2001)
“Noi di Ciao 2001 eravamo tutti
dentro il meraviglioso segreto di quella musica. Conoscevamo tutti prima che
diventassero famosi! Era questo quello che distingueva un lettore di Ciao 2001
dagli altri”
5 commenti:
Ciao 2001! Un mito, non riesco a pensare a qualche altra rivista che in quegli anni abbia contibuito più di essa a diffondere la conoscenza della musica internazionale in Italia. E comunque ha fatto molto di più, ha seminato cultura, senso critico, voglia di emulazione. Non ero un acquirente fisso, avevo già allora altri interessi che richiedevano molta attenzione, ma quando me ne capitava una copia in mano....beh...era una miniera di input che esplodevano! Non mi pare oggi ci sia qualcosa di paragonabile, quindi, senza cadere nelle nostalgie o nelle retoriche, cerchiamo di ricordarci di Ciao 2001, delle sue copertine e dei suoi poster, come qualcosa di unico e irripetibile....come quegli anni! (e di quegli anni è senza dubbio un frutto emblematico). Ancora una volta, grazie Athos!
Franco
ciao Athos. ho letto il tuo articolo e mi è piaciuto davvero tanto, anche se io a quei tempi non esistevo ancora!
ho trovato il tuo blog cercando delle vecchie copie di Ciao 2001.
mica mi sapresti indicare dove posso trovare delle copie del giornale, anche da acquistare?
sto facendo un articolo su Edoardo Bennato e sul clima italiano della fine dei '70.
ti lascio la mia mail: franzrenna@hotmail.it
a presto
Francesco
Anch'io da scellerato un bel giorno li buttai tutti, mi restarono ancora per un po' di tempo le pagine ritagliate ed appiccicate nella cameretta con i poster, ricordo benissimo quello della Nuova Idea. Grazie per quello che mi hai permesso di leggere facendo un bel salto indietro nel tempo.
Saluti cari
Elio
...e come facevo a buttarle via quelle riviste...ancora oggi mi capita di portarne 4,5 in treno e andando al lavoro,annusare quella "puzza" di vecchio, rileggerle come fosse la prima volta,conosco a memoria gli articoli delle annate che posseggo... sapessi cosa mi succede dentro!!per chi di qualche numero in particolare, cercasse qualche articolo,cerco di scannerizzarlo e glielo mando senza problemi.ciao errebi53
...parole sante...tutta la mia conoscenza musicale veniva dalla rivista...e con gli amici che la leggevano ci sentivamo specialie informatissimi...bellissimi ricordi...ciao
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