Oggi mi soffermo su un ulteriore progetto di cui è parte Claudio Milano (voce e performance attoriale), in questo caso ospite di I SINCOPATICI, trio composto da Francesca Badalini (piano, synth, zither), Andrea Grumelli (basso fretless, elementi elettronici, atmosfere sonore) e Luca Casiraghi (batteria e percussioni), impegnati in progetti che presentano il rapporto tra musica ed elementi visual, attraverso la riscoperta di capolavori del cinema muto a cui uniscono un accompagnamento musicale live.
Nel mese di aprile è uscito “Decimo Cerchio (L'inferno 1911 O.S.T.)”, che propone un … Dante Alighieri futurista utilizzando le immagini del primo kolossal della storia del cinema italiano, il film muto “L’Inferno” del 1911, un cine-concerto con interventi ti teatro performativo.
Il film ((Bertolini/De Liguoro/Padovan) è uno dei capolavori
del genere in costume, il primo film europeo di grande impegno letterario e
artistico, e grazie agli effetti speciali cinematografici e teatrali venne
allestita un'opera visionaria, dove per la prima volta si usarono in maniera
coerente le didascalie scritte, che introducevano ogni scena con i versi più
famosi o con una frase esplicativa in prosa.
Ciò che questo ensemble virtuoso propone non è da meno, e il video di fine articolo risulterà icastico più di qualsiasi descrizione scritta.
Il CD dura circa 61 minuti ed è pubblicato da La Snowdonia, etichetta discografica indipendente italiana, fondata nel 1997 da Cinzia La Fauci, Alberto Scotti e Marco Pustianaz.
Mi sia concessa una digressione che nasce dall’immaginare un Dante
giudicante, oggi, al cospetto del “trattamento sonoro e oltre” del suo
pensiero.
Il sommo poeta italiano, non era solo un maestro della parola
scritta, ma nutriva un profondo e complesso legame con la musica, che traspare
in tutta la sua opera, in particolare nella Divina Commedia.
Per Dante, la musica rappresentava un linguaggio universale,
capace di trascendere le barriere umane e di connettere l'uomo al divino, una
manifestazione dell'armonia cosmica, un riflesso della bellezza e dell'ordine
che permeano l'universo.
Come molti pensatori medievali, era affascinato dalla teoria
pitagorica dell'armonia delle sfere celesti, e credeva che i pianeti, ruotando
intorno alla Terra, producessero suoni armoniosi, in una sinfonia cosmica che
solo le anime più pure potevano percepire.
La musica era per lui una scala che conduceva all'esperienza
mistica e alla contemplazione divina in quanto dava la possibilità all'anima di
elevarsi verso le sfere celesti, avvicinandosi sempre più a Dio.
Ma nell'inferno, il silenzio e il disordine regnano sovrani.
La musica è assente o distorta, riflesso dell'assenza di armonia e dell'amore
nell'anima dei dannati.
Quindi, proseguo nel gioco, cosa penserebbe Dante nel rivedere la sua opera modellata secondo criteri più … moderni”?
L’impatto è, a mio giudizio, pazzesco, e in tutto questo pesa
il mio amore incondizionato per la musica progressiva, termine coniato in ritardo
rispetto alla nascita del movimento, un genere i cui confini sono molto ampi ma
che presenta rigide linee guida, alcune delle quali sono pienamente attinenti a
“Decimo cerchio”.
E, forse, proprio nell’utilizzo dell’aggettivo numerale ordinale “decimo” risiede il focus della proposta: i cerchi dell’Inferno indicati da Dante sono notoriamente nove, il “decimo” potrebbe essere quello che racchiude tutti gli altri e fornisce albergo a “nuovi peccatori”, o giudicati tali.
Analizzando gli stilemi del prog troviamo in questo caso l’elemento
concettuale, la sperimentazione spinta, l’interconnessione di differenti arti,
trame sonore complesse composte da rock e classicità, virtuosismo strumentale naturale, una
voce/strumento unica nel nostro panorama musicale.
E poi siamo di fronte ad una performance musicale e teatrale
tipica di alcuni show settantiani, non solo ad appannaggio di chi il genere lo
ha creato, se è vero che i Genesis, nel corso della loro prima tournée italiana
del ’72, trovarono interessante e degno di nota il dress and makeup dei
napoletani Osanna.
Claudio Milano rappresenta la risultante di un lavoro di
squadra realizzato da grandi professionisti, e mette in mostra tutte le sue
qualità vocali e interpretative, facendo emergere la sua totale immedesimazione,
gestendo e rinviando al pubblico sentimenti struggenti, dando l’impressione di vivere
nel mezzo di un’azione catartica che lo colpisce e lo purifica, provando a
convivere - forse ad uscirne - in quel decimo cerchio a cui l’album è dedicato.
Dal comunicato ufficiale estraggo la seguente frase: “Questo spettacolo, che è il primo sulla “Commedia”
che metta insieme teatro, musica e film, è stato accolto con grande calore e
applaudito in tutta Italia…”.
Scuole e luoghi preposti alla cultura… aprite le porte nel
caso in cui progetti simili bussassero alla vostra porta!
Chissà, una volta varcata la soglia una prima volta…
“Facesti come qui che va di notte, e porta il lume dietro
e sé non giova, ma dopo sé fa le persone dotte…”.
TRACKLIST
1. Nel Mezzo del Cammin 02:48
2. Per lo Tuo Ben Penso 01:40
3. Per Me Si Va nella Città Dolente
02:06
4. Ed ecco verso Noi Venir per Nave
02:00
5. L’Angoscia delle Genti che Son
quaggiù, nel Viso mi Dipigne 04:31
6. Stavvi Minosse 00:35
7. Amor che a nullo Amato Amar
Perdona 06:15
8. Stige 03:44
9. La Città di Dite 02:30
10. Qui Son gli Eresiarchi 04:55
11. Pier della Vigna 03:13
12. I Dilapidatori 01:28
13. I Violenti contro Dio 00:55
14. La prima Bolgia 00:51
15. I Ruffiani 01:00
16. La terza Bolgia 01:35
17. I Barattieri 03:37
18. Gli Ipocriti 03:20
19. I Ladri, tra orribili Sterpi
02:20
20. Vedi come storpiato è Maometto
01:58
21. LLI Falsari, fatti Lebbrosi,
Passioidropici 01:30
22. I Giganti 00:44
23. I Traditori, Immersi nello Stagno
gelato di Cocito 02:44
24. Il Conte Ugolino 04:20
25. Lucifero 02:52
26. Il Cammino sotterraneo 03:0
Qualche
info sui protagonisti…
Claudio Milano, in questo progetto collabora con I Sincopatici, un
Trio, composto da Francesca Badalini, Andrea Grumelli e Luca
Casiraghi, che si dedica principalmente alla riscoperta di capolavori del
cinema muto con accompagnamento musicale dal vivo e, più in generale, a
progetti incentrati sul rapporto tra musica e immagini.
Le musiche per ogni film sono ideate dalla compositrice e
pianista Francesca Badalini la quale, dal 1999, collabora con la Cineteca
Italiana componendo ed eseguendo dal vivo, insieme al gruppo, in tutta Europa,
musiche per film muti.
I Sincopatici propongono il Cineconcerto, una forma di
spettacolo emozionante e intensa, in cui la forza evocativa delle immagini dei
capolavori del cinema muto si unisce alla suggestione creata dalla musica, che
spazia dall'improvvisazione al rock e alla musica classica.
Il progetto propone un excursus sulle diverse visioni
filmiche e musicali sul tema della fantascienza, dagli albori ai nostri giorni,
attraverso una originale rilettura delle più belle colonne sonore, da
Metropolis a Blade Runner, da Solaris a Guerre Stellari, da Il pianeta delle
scimmie a Interstellar.
CLAUDIO MILANO, in scena con I SINCOPATICI
dal 2021
Ricercatore vocale, compositore e musicoterapista, attore,
performer, laureato con lode in scenografia presso l'Accademia di Belle Arti di
Brera con una tesi sull'evoluzione dell'opera d'arte totale e la presentazione
di uno spettacolo inedito.
Ha seguito studi di canto lirico, metodo funzionale e
bevoice, improvvisazione jazz, canto difonico tibetano e vietnamita,
modulazione e tecnica del whistle register.
Tiene regolarmente in tutta Italia seminari sulla voce e
sulla storia del rock, laboratori di musicoterapia, drammaterapia, di musica
per l’integrazione di rifugiati politici.
Ha all’attivo 16 album, un DVD ed esibizioni live con alcuni
dei massimi musicisti mondiali in ambito classico, rock, jazz, etno, avant
garde, pop.
Fondatore dei laboratori multimediali NichelOdeon, InSonar,
Adython Project, ha preso parte all’audio libro “Neumi – Cantus Volat Signa
Manent” pubblicato da Genesi Editrice e a decine di dischi di musicisti
underground italiani e internazionali.