Non bastano certo un
paio di ore per sviscerare il legame esistente tra droghe e musica, e per un
minimo di approfondimento si è resa necessaria una seconda puntata al Giardino Serenella di Savona.
A condurre nuovamente Mauro Selis, musicofilo ed esperto di dipendenze per motivi professionali.
A condurre nuovamente Mauro Selis, musicofilo ed esperto di dipendenze per motivi professionali.
Interessanti gli
aspetti più scientifici e storici emersi, perché capaci di oltrepassare i
luoghi comuni dando peso e sottolineatura a ciò che a volte appare
sottovalutato, e quando brani musicali e artisti entrano in gioco nasce l’occasione
per ripercorrere sentieri spesso dimenticati, che tornano a galla con piena
forza.
Da Lou Reed e i Velvet Underground a John Lennon e Yoko Ono, passando per i Love di Arthur Lee, Tim Buckley, The Byrds, The Doors, Steppenwolf, The Other Half, Townes van Zandt… un lungo ventaglio di protagonisti che hanno legato la loro arte ad abusi più o meno consci.
Come sarebbe stata la loro
musica se la loro vita fosse stata più lineare non ci è dato di saperlo, nemmeno
immaginarlo, ma è certo che avremmo avuto più tempo per seguire un percorso
evolutivo accorciato da uno stile di vita diventato per molti un esempio da
emulare e che, ieri come oggi, appare totalmente condannabile e privo di alibi e e giustificazioni.
Nel video a seguire uno stralcio della serata, davvero piacevole, tra suoni e didattica.
Nel video a seguire uno stralcio della serata, davvero piacevole, tra suoni e didattica.